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A Monza apre Il Circolino, il locale dove tutti vorranno andare (anche da Milano)

A Monza ci si va per fare due passi nel famoso Parco, magari per la Formula 1, qualcuno per visitare la Corona Ferrea e il Duomo rinnovato. Poi, però, per mangiare, per divertirsi, per assaggiare l'aperitivo «giusto» si punta dritti alla Gran Milano. E non è del tutto sbagliato: la scelta è sicuramente più ampia. Ma - ecco - chi conosce Monza sa che ora c'è un nuovo locale innovativo che ben compete con gli indirizzi più cool del momento e che, per una volta, vale il percorso opposto: andare da Milano a Monza.

Si chiama Il Circolino** **ed è in pieno centro, accanto al tribunale, proprio lì dove una volta c'era il famoso Circolo Anita Garibaldi, un baretto che conoscevano tutti, dove si giocava a carte, con un piccolo spazio all'esterno che gli dava un valore aggiunto. Un posto semplice, dove fermarsi a fare qualche chiacchiera.

Oggi, a dispetto del nome che ne richiama l'origine, quel posto ha decisamente cambiato aspetto. È un locale aperto tutto il giorno, dalle 8 a mezzanotte, dalla colazione al dopocena, con una cena in mezzo da farsi ricordare. Tutto con una regia sapiente: dalla proprietà (tra cui Mario e Stefano Colombo, padre e figlio, i signori Colmar che hanno coinvolto l'amico imprenditore Federico Grasso), al celeberrimo bartender Filippo Sisti che cura la drink list, fino alla cucina affidata alle sapienti mani di Lorenzo Sacchi, con la supervisione dello chef stellato Claudio Sadler. Come dire, nulla di improvvisato. Un team davvero da Formula 1.

I cocktail che qui si chiamano «Sciüra», «Bauscia», «Baloss», «Barlafüs» e via così snocciolando nomi da lombardi doc, hanno gusti mai provati altrove. Un esempio su tutti il «Meneghino»: bitter rouge bianco + Riserva Carlo Alberto vermouth bianco + cordiale di arancia e zafferano + prosecco allo zenzero + (tocco da maestro) sorbetto al Campari. Il mix, creato da Filippo Sisti, non è certo un copia/incolla: o lo si assaggia qui o non lo si trova altrove. E vale la pena. Spoiler: purtroppo, dopo l'ultimo meraviglioso sorso, è inutile aspettare che si sciolga il grande cubetto di ghiaccio per sperare che quel cocktail non finisca più, perché magicamente quel ghiaccio rimane intatto e non si scioglierà mai!

Già durante l'aperitivo si possono possono avere i primi assaggi della cena che verrà: dalle crocchette al il Bikini toast di jamon ibérico Montesano, mozzarella e tartufo.

A Monza apre Il Circolino il locale dove tutti vorranno andare

Jacopo Salvi

Sono i primi bocconi di quello che lo chef Lorenzo Sacchi, classe 1988, proporrà dopo: un vero giro a 360 gradi nei gusti del mondo, dalla lunanega di Monza alla salsa cinese hoisin, tra ostriche, patè e curry rosso, con incursioni evidenti nella cucina spagnola, che Lorenzo conosce bene visto che ha lavorato tanti anni a Barcellona con il maestro Martin Berasategui, lo chef più stellato di Spagna, e si è portato con sé Juan José Sanz, suo sous chef, oltre a Maria Sainz, sua compagna di vita e responsabile dell'impeccabile servizio in sala.

Dall'inizio della cena, che si apre con una Nuvola di Negroni,  alla fine, che si chiude con uno scrigno di sorprendenti bocconcini dolci, i piatti sono sorprendenti.

terrina di sedano rapa e salsa al grana padano riserva 24 mesi

terrina di sedano rapa e salsa al grana padano riserva 24 mesi

Jacopo Salvi

L'ambiente, curatissimo, ha un che di antico, con citazioni degli gli anni Trenta, dettagli gold e carte francesi alle pareti. Bella poi la cucina a vista, che ha sempre un che di rassicurante e mette in mostra la coordinazione di chi lavora, quasi facessero una danza.

I costi? I primi piatti si aggirano sui 24 euro, i secondo oltre i 35, i dolci 14. Se poi si volesse una carrellata completa, possibile il menu degustazione da 100 euro.

PS: Da non sottovalutare il piccolo giardino che si affaccia sul Lambro, location perfetta per il brunch della domenica o per cene romantiche.