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Aggressione a Paul Pelosi, marito di Nancy: la polizia rilascia il video

Dalla nostra corrispondente a New York , Viviana Mazza

Un giudice di San Francisco ha divulgato le immagini riprese dalla bodycam di un agente intervenuto in casa di Paul Pelosi, durante l’aggressione nei suoi confronti del 28 ottobre 2022. La corte ha reso pubbliche anche: la registrazione della telefonata alla polizia di Pelosi, 82 anni, marito dell’ex speaker della Camera, al 911 dove sembra cercare di lanciare l’allarme senza inquietare l’intruso; la confessione alla polizia di David DePape, 42 anni; le riprese di una telecamera di sorveglianza che mostra l’irruzione di quest’ultimo nella residenza dei Pelosi, dopo essersi aggirato all’esterno per quattro minuti.

Nel primo video gli agenti arrivano nella casa, bussano, Paul Pelosi apre la porta, in camicia e boxer come qualcuno che sia stato svegliato nel sonno, mentre tiene una mano sul martello impugnato da DePape, che è vestito: sembrano calmi entrambi, ma quando la polizia vede l’arma e chiede che lo lascino cadere, DePape la usa per colpire con violenza Pelosi. Allora i poliziotti bloccano l’aggressore, mentre Pelosi giace a terra senza muoversi. In seguito è stato operato per frattura al cranio.


DePape, canadese, che si trovava illegalmente negli Stati Uniti, è accusato di tentato omicidio, aggressione con arma letale, tentato rapimento di un funzionario federale; alla polizia ha detto che il suo obiettivo era catturare e interrogare Nancy Pelosi, che però si trovava a Washington, e che le avrebbe spaccato le ginocchia le gli avesse “mentito”. Si è dichiarato non colpevole e la prossima udienza è prevista il 23 febbraio.


Il giudice Stephen Murphy ha reso pubbliche le prove su richiesta di un gruppo di media, ma sia l’accusa che la difesa si erano opposte. Sui social anche alcuni commentatori di destra come Glen Beck riconoscono a questo punto che le teorie del complotto circolate sulla vicenda sono smentite, ma altri continuano a divulgarle (video: LaPresse/Ap). (Dalla nostra corrispondente a New York , Viviana Mazza)