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Annessione Russia, Putin al Cremlino: “Il popolo ha fatto la sua scelta, difenderemo i nostri territori con tutti i mezzi. Kiev torni ai negoziati, noi siamo pronti. No alla dittatura dell’Occidente”

«Sapete che nelle repubbliche popolari si sono svolti dei referendum e i risultati sono noti: il popolo ha fatto la sua scelta». Così Vladimir Putin al Crelino, nella cerimonia di annessione delle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson dopo i referendum farsa degli ultimi giorni, disconosciuti dalla comunità internazionale. 

«Non c’è nulla di più forte che tornare alla propria patria storica alla quale si è stati strappati», ha aggiunto il presidente russo. «Voglio che mi sentano a Kiev, voglio che mi sentano in occidente: queste persone sono nostri cittadini per sempre e difenderemo i nostri territori con tutti i mezzi». Poi Putin ha esortato il presidente Zelensky a cessare gli attacchi e a tornare al tavolo dei negoziati: «Noi siamo pronti. Kiev deve rispettare la legittima volontà popolare, solo questa è la via della pace».

«La Russia non vuole e non le serve un ritorno dell'Urss, al passato non si torna», ha aggiunto Putin, che ha attaccato i leader occidentali. «Dopo il crollo dell’Unione sovietica l’Occidente ha deciso che il mondo deve seguire i suoi diktat. La Russia ha rischiato di cedere ma si è ripresa e ha ripreso il suo posto nel mondo, e continua a cercare di resistere a chi vuole indebolirla. Non cederemo a chi vuole trarre vantaggi e ad essere egemone per motivi del tutto egoistici. Alcuni paesi accettano di diventare vassalli, noi no». «L'Occidente», ha continuato, «ha cercato e sta cercando una nuova occasione per indebolire e distruggere la Russia, sono ossessionati dall'esistenza di un Paese così grande. Vuole farci diventare una colonia. E l’Occidente conta sull’impunità, sul fatto che tutto gli viene permesso. Anche gli accordi internazionali, come lo Start, sono stati fatti saltare con delle scuse. La Russia non ha intenzione di vivere con tutte queste regole false. La fine dell’egemonia occidentale è irreversibile». 

Poi, l’accenno alla atomica. «Gli Stati Uniti sono l'unico Paese al mondo ad aver usato le armi nucleari due volte, a Hiroshima e Nagasaki, stabilendo così un precedente», ha dichiarato Putin.
Ma gli attacchi del presidente non sono ancora finiti: «Gli anglosassoni non si sono accontentati delle sanzioni. Sono passati al sabotaggio e organizzato esplosioni contro i gasdotti Nord Stream che corrono lungo il fondo del Mar Baltico. Così hanno effettivamente iniziato a distruggere l'infrastruttura energetica paneuropea».

Il leader del Cremlino è andato oltre, con un esempio da brividi sulla «decadenza dell’Occidente»: «Vogliamo che in Russia ci siano il genitore 1 e il genitore 2 invece di mamma e papà? Siamo completamente impazziti? Vogliamo che i nostri bambini siano indottrinati sul fatto che ci sono altri generi rispetto a maschile e femminile?»

Infine la conclusione, con tanto di standing ovation degli invitati alla cerimonia del Cremlino: «Dalla nostra parte abbiamo la verità, dalla nostra parte abbiamo la Russia». E le firme sui trattati di annessione, con i leader filorussi dei territori a siglare a loro volta i documenti.