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Australia: Djokovic in finale, bufera sul padre

Domenica Novak Djokovic andrà a caccia del decimo titolo degli Open d'Australia, contro Stefanos Tsitsipas nella finale di Melbourne. Il serbo, attuale n.5 del ranking Atp e nove volte vincitore dello Slam australiano, in semifinale ha sconfitto lo statunitense Tommy Paul (n.35) in tre set, con il punteggio di 7-5, 6-1, 6-2, dopo 2h20' di gioco.

Alla partita non ha assistito dalla tribuna il padre del campione serbo, Srdjan, dopo essere stato filmato con alcuni tifosi che sventolavano bandiere filo-russe durante il torneo: scene definite "vergognose" dall'ambasciatore ucraino a Canberra. Dopo la partita dei quarti di Djokovic contro il russo Andrey Rublev, un gruppo di tifosi ha sventolato bandiere russe, tra cui una con il volto del presidente Vladimir Putin, vicino alla Rod Laver Arena di Melbourne, intonando anche slogan filo-russi. Un video successivamente pubblicato su un canale YouTube filo-russo australiano mostra Srdjan Djokovic in posa con l'uomo che sventolava la bandiera con la faccia di Putin. Il tutto con la didascalia: "Il padre di Novak Djokovic fa un'audace dichiarazione politica". 

"La mia famiglia ha vissuto l'orrore della guerra e desideriamo solo la pace", ha commentato Srdjan Djokovic, cercando di discolparsi e spiegando che "non avevo intenzione di causare tali titoli o turbolenze. Guarderò la partita da casa".

L'ambasciatore ucraino in Australia e Nuova Zelanda, Vasyl Myroshnychenko, aveva chiesto che venisse intrapresa un'azione dopo che molte di queste bandiere erano state viste in mezzo alla folla la scorsa settimana. "È un catalogo completo. Tra le bandiere serbe ci sono: una bandiera russa, Putin, il simbolo Z, la cosiddetta bandiera della Repubblica popolare di Donetsk", ha twittato con un link al video. "È davvero vergognoso", ha protestato con la Federazione australiana e gli organizzatori dell'Open. 

È "molto sconvolgente, sono turbata" da quanto avvenuto, ha commentato la tennista ucraina Marta Kostyuk subito dopo la sconfitta durante le semifinali del doppio femminile agli Australian Open che si stanno svolgendo a Melbourne. "Non importa chi sei, nessuno ha il diritto di sventolare quelle bandiere. Cose come questa non possono rimanere nell'ombra" ha aggiunto.