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Bimbo morto per un'otite, chiesta la condanna per il medico omeopata

Ancona

La richiesta è stata formulata dalla Procura al termine della requisitoria

La sua otite, curata con rimedi omeopatici, era degenerata in encefalite e a tre giorni dal ricovero al Salesi il bambino era morto. La Procura dorica oggi ha chiesto quattro anni di condanna per il medico Massimiliano Mecozzi, 60 anni, pesarese, ritenuto responsabile per quel decesso. Il dottore avrebbe malcurato il piccolo Francesco Bonifazi, 7 anni, di Cagli, che morì il 27 maggio 2017 per una otite batterica bilaterale curata con l'omeopatia. Con l'accusa di omicidio colposo, Mecozzi è a processo al tribunale di Ancona dove oggi il procedimento è arrivato alla fase finale, quella della discussione delle parti. La richiesta di condanna è stata formulata nel pomeriggio, dal pubblico ministero Daniele Paci. Dopo la deposizione di un atto dell'avvocato Corrado Canafoglia, che rappresenta l'Unione Consumatori, parte civile nel procedimento, sono seguite alcune obiezioni da parte della difesa di Mecozzi, rappresentata dall'avvocato Fabio Palazzo.

L'udienza è proseguita con la requisitoria della Procura, l'arringa della difesa e la discussione delle parti civili. La giudice Francesca Pizii ha rinviato al 4 novembre prossimo per repliche e sentenza. In aula c'erano i familiari del bambino, la mamma e il nonno materno Maurizio Olivieri. Solo quest'ultimo si è costituito parte civile, insieme allo zio del bimbo, con gli avvocati Federica Mancinelli e Daniela Gori, chiedendo un risarcimento di oltre 300mila euro. Secondo l'accusa, Mecozzi, che ha ripreso ad esercitare come medico, interpellato più volte dai genitori del piccolo Francesco, all'insorgenza della malattia, sia telefonicamente che via whatsapp, avrebbe "sottostimato il quadro clinico che indicava una infezione di elevata gravità".

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