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Bimbo ucciso a 2 anni, dalle indagini la scoperta agghiacciante sulla mamma

Tragedia a Torre del Greco, in provincia di Napoli. La dolorosa vicenda risale al 2 gennaio 2022 quando il piccolo Francesco è stato trovato privo di vita tra le braccia della madre sulla spiaggia di Torre del Greco. Per la donna di 41 anni scatta la terza perizia psichiatrica dopo i messaggi inviati al marito. In un primo momento si riteneva fosse stata la donna ad aver annegato il figlio fino alla morte, ma l’ipotesi sarebbe poi stata smentita dall’autopsia.

Terza perizia psichiatrica per Adalgisa Gamba. Una vicenda che non trova ancora le giuste risposte per fare chiarezza sulla tragica morte del piccolo Francesco di appena 2 anni e mezzo. L’autopsia avrebbe scartato la morte per annegamento in acqua. Infatti nei polmoni del piccolo non fu rinvenuta acqua, ma i sospetti sono rimasti sulla donna e sull’ipotesi che potesse aver ucciso il figlio prima di portarlo sulla spiaggia simulando l’annegamento in acqua.

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Terza perizia psichiatrica per Adalgisa Gamba dopo la morte del figlio Francesco

Terza perizia psichiatrica per Adalgisa Gamba dopo la morte del figlio Francesco. La decisione della Corte di Assise di Napoli

Dopo più di un anno dalla morte del piccolo Francesco, arriva la decisione della Corte di Assise di Napoli nel corso del processo che ha dunque disposto la nuova perizia, finalizzata ad accertare se la donna sia in grado di intendere e di volere. Opposizione in aula del pm Andreana Ambrosino della Procura di Torre Annunziata e degli avvocati di parte civile. Presenti anche il marito dell’imputata, Adalgisa Gamba, e i nonni paterni del bambino. La decisione sarebbe scattata in seguito ai messaggi di Adalgisa inviati al marito: “Non dorme, forse ci vuole ciuccio, o vogliamo farlo schiattare e magari si toglie il vizio?”, si legge in uno di questi, come riferito in sede di udienza dall’ufficiale dei carabinieri che si è occupato delle indagini che ha dunque risposto alle domande del pm.

Terza perizia psichiatrica per Adalgisa Gamba dopo la morte del figlio Francesco

Il cellulare fu recuperato dai sommozzatori in acqua il giorno dopo la morte del piccolo Francesco. Secondo quanto emerso, Adalgisa era convinta che il figlio fosse autistico. Sul caso, le parole di Salvatore Del Giudice, avvocato di Adalgisa Gamba, raggiunto dall’agenzia Ansa, che sul significato dei messaggi scambiati tra la donna e il marito si è così espresso: “Va messo l’accento sugli emoticon che compaiono in questi messaggi, un accento che era stato completamente tralasciato.

Terza perizia psichiatrica per Adalgisa Gamba dopo la morte del figlio Francesco

E ancora: “Quando dice “il bambino è brutto” le emoticon che seguono fanno comprendere che non si tratta di parole dette in un contesto violento. Dalle risposte del marito si comprende che anche lui non ha percepito pericolo in quelle frasi. Si tratta di un tono giocoso tra moglie e marito”.