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Bivacco nell'ex fabbrica abbandonata ed elemosina molesta, cinque espulsioni

Cronaca

Sono cinque i provvedimenti di allontanamento emessi dalla questura nella giornata di martedì

Cinque espulsioni in un giorno. 

Martedì il questore di Monza e della Brianza Marco Odorisio ha emesso cinque provvedimenti di espulsione nei confronti di altrettanti cittadini stranieri irregolari sul territorio italiano. Due giovani cittadini marocchini, classe 1999 e 2001, sono stati colpiti dall’ordine di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni dopo essere stati sorpresi dai carabinieri di Varedo all’interno dell’area ex SNIA. Entrambi avevano già precedenti per immigrazione clandestina e detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, mentre uno dei due era stato colpito dal divieto di dimora nel comune di Varedo perchè già sorpreso all’interno della stessa area all’inizio di settembre.

Un cittadino peruviano del 1975 è stato sottoposto alla misura alternativa della consegna del passaporto e dell’obbligo di firma, dopo che, entrato in Italia come turista lo scorso maggio, si era determinato a presentare istanza di permesso di soggiorno per motivi di lavoro senza aver ottenuto il visto prescritto dalla normativa. Un secondo cittadino peruviano, quarantenne, è stato espulso dopo che, a seguito della scadenza del permesso per assistenza alla moglie post gravidanza, aveva richiesto un permesso di soggiorno per motivi di lavoro sebbene la normativa non preveda la possibilità della conversione del titolo. Lo straniero, inizialmente sottoposto alla misura alternativa della consegna del passaporto e dell’obbligo di firma, è stato accompagnato in frontiera per il rimpatrio nel suo paese di origine.

Infine, un uomo di origine nigeriana di 38 anni è stato fermato a Lissone dai carabinieri di Desio mentre chiedeva l’elemosina all’esterno di un esercizio commerciale infastidendo i passanti. Il 38enne, già noto ai militari che avevano ricevuto in diverse occasioni analoghe segnalazioni al riguardo, è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della questura. Già denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per aver fornito false generalità, aveva presentato nel 2017 istanza di protezione internazionale che però era stata rigettata dalla Commissione Territoriale. Pertanto, visti i suoi precedenti penali, i frequenti comportamenti molesti che destavano allarme sociale nei cittadini e la sua irregolarità sul territorio nazionale, il questore Marco Odorisio ne ha disposto il trattenimento presso il CPR di Torino prima dell'allontamanento definitivo dal territorio nazionale. 

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