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Borse ancora in calo dopo settembre nero. A Milano frena Banca Generali

Le Borse europee aprono ancora in calo dopo un mese di settembre da dimenticare (-6,6% per l'indice Stoxx600 Europe) risentendo ancora delle preoccupazioni per il rallentamento dell'economia che si profila all'orizzonte, con il costo dell'energia alle stelle, e per l'escalation dell'invasione russa in Ucraina. Da oggi per Mosca sarà effettiva l'integrazione del Donbass a seguito dei referendum, che non sono stati riconosciuti dalla comunità internazionale.

Piazza Affari è in chiara flessione (FTSE MIB) così come gli altri indici principali (DAX 30, CAC 40, FT-SE 100). Nell'ultima seduta anche Wall Street ha chiuso in deciso calo, archiviando i primi nove mesi dell'anno peggiori da venti anni. Tokyo ha recuperato questa mattina (NIKKEI 225), in calo gli altri listini asiatici.

A Milano il caso Banca Generali, opa su Aedes

A Piazza Affari continuerà a catalizzare l'attenzione Banca Generali, dopo la fiammata di dell'ultima seduta innescata dai rumor di una possibile vendita della società a Mediobanca, nonostante fonti finanziarie neghino al momento l'esistenza di trattative concrete tra l'istituto di Piazzetta Cuccia e la controllante di Banca Generali, Generali. Il gruppo assicurativo ha raffreddato le ipotesi di acquisizioni imminenti negli Usa, in particolare sull'asset manager Guggenheim Partners. "Su richiesta di Consob in merito alle recenti speculazioni sui media che riportano il coinvolgimento di Assicurazioni Generali in potenziali operazioni, la compagnia comunica che, com'è già noto al mercato, valuta in maniera continuativa potenziali opportunità di M&A nel perseguimento del proprio piano strategico. Tuttavia, ad oggi non e' stata presa alcuna decisione di procedere con alcun tipo di operazione".Occhi puntati anche su Telecom Italia, in vista della possibile presentazione di un'offerta non vincolante di Cdp per la rete. Sotto la lente anche Banca Mps, con il conto alla rovescia ormai scattato per l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Infine dovrebbe muoversi Aedes Siiq, dopo l'annuncio dell'acquisto della quota di maggioranza da parte di Domus, operazione che comporterà il lancio di un'opa a 0,2922 euro.

Sterlina recupera, dietrofront Truss su taglio tasse ai ricchi

Sul valutario, l'euro vale 0,9825 dollari (0,9797 venerdì in chiusura). La sterlina, sotto la lente in questi giorni anche dopo l'intervento della Bank of England sul mercato, vale 1,12 dollari (1,1144) e scambia a 0,874 euro (0,8791). Il ministro delle finanze britannico Kwasi Kwarteng ha annunciato di revocare il taglio delle imposte sul reddito annunciato pochi giorni fa per i più ricchi, una misura che ha fatto precipitare i mercati finanziari gettandoli nel caos. "E' chiaro che la soppressione dell'aliquota fiscale del 45% ha eclissato la nostra missione di affrontare le difficoltà del nostro Paese. Pertanto, annuncio che non la perseguiremo", ha scritto Kwasi Kwarteng, aggiungendo: "Capiamo, abbiamo ascoltato".

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Sale il prezzo del petrolio: il Wti, contratto di novembre, passa di mano a 81,5 dollari al barile, sull'ipotesi che l'Opec possa varare un taglio della produzione. In calo a 186 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.