Non eletto. Anzi sì. E’ l’ennesimo colpo di scena con al centro Umberto Bossi, di nuovo catapultato a Roma dopo il riconteggio da parte del Viminale delle schede elettorali, tre giorni dopo il voto di domenica. Alla Camera c’è posto dunque pure per il Senatur, che dato per sconfitto alle urne non aveva mancato di far sentire la sua voce, quasi sentendosi più a suo agio fuori dal Palazzo: “avevo accettato la candidatura solo per rispetto dei militanti”, aveva detto ieri all’AdnKronos, non facendo mancare una bacchettata alla linea salviniana, con l’appello ad ascoltare “il messaggio chiaro e inequivocabile del popolo Nord”. Tantissime le polemiche e i mugugni nel mondo leghista per la mancata elezione del padre del movimento padano. Tanto che lo stesso Salvini cerca rimedio in un ‘tecnicamente’ impossibile posto da senatore a vita per Bossi: