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Caro energia: come risparmiare in bolletta senza rinunciare a nulla con la tecnologia “fai da te”

Chiudere i rubinetti, diminuire le ore del riscaldamento e magari fare la doccia semifredda: siamo sicuri che per risparmiare in bolletta si debba per forza rinunciare, patire, sternutire? Non è così. O meglio, può non essere così. Per contrastare il caro energia a volte basta poco: qualche accorgimento, nei nostri comportamenti ma soprattutto nelle nostre dotazioni energetiche, e tagliare le bollette diventa possibile. Possiamo risparmiare gas ed elettricità rinunciando a pochissimo o addirittura a nulla. In nome non del risparmio ma dell’efficienza energetica. La strada migliore, la più drastica, è certamente quella di ristrutturare la nostra abitazione cercando di ricorrere il più possibile ai bonus fiscali per sostituire infissi e dotarci di caldaie e impianti ad alta efficienza. Ma anche senza imbarcarci azioni così impegnative molto, moltissimo, si può fare.

La base di partenza è sicuramente nei sensatissimi consigli che vengono dal Governo, contenuti nel piano di contenimento dei consumi di gas legato all’emergenza provocata dalla guerra in Ucraina, ma anche dalle istituzioni che si occupano attivamente di innovazione energetica, a partire dal decalogo che l’Enea ci ripropone ogni anno in versione aggiornata. Consigli e raccomandazioni opportune e sensate, che hanno però uno sgradevole effetto colaterle: impongono sacrifici in termini di confort.

Ecco allora qualche suggerimento sui comportamenti in grado di risparmiare in bolletta senza farci rinunciare a nulla, grazie a qualche intervento semplice e rapido sulle nostre dotazioni energetiche che ben si combina con le raccomandazioni ufficiali sui comportamenti “salva energia”.

Come non sprecare energia e trattenere il calore in poche mosse

Un ingiustificabile colabrodo energetico? Proprio così. Una parte consistente delle abitazioni italiane disperdono energia non solo perché sono prive degli ultimi accorgimenti costruttivi che vanno dal cosiddetto cappotto per la coibentazione dei muri perimetrali agli infissi a bassa dispersione. Una quota non disprezzabile delle dispersioni di calore potrebbe essere eliminata, nelle abitazioni più vecchie, con qualche semplice accorgimento a cui possiamo provvedere da soli con una spesa davvero limitata: nei vecchi infissi, tipicamente in legno e non dotati dei doppi vetri, almeno il 10% della dispersione termica può essere eliminata dotando il perimetro dell’area di chiusura di una semplice guarnizione adesiva da acquistare dal ferramenta sotto casa.

Lo stesso intervento può essere opportuno per i cosiddetti “celetti”, ovvero i coperchi delle tapparelle avvolgibili che troviamo sopra le nostre finestre: un’area di dispersione troppo spesso ignorata. Stesso discorso per la porta d’ingresso: anche se si tratta di un portone blindato di ultima generazione la tenuta alle infiltrazioni di aria è spesso precaria. Anche qui una guarnizione adesiva può essere la soluzione.

Risparmiare in bolletta: comandare a distanza i nostri dispositivi energetici

Prese elettriche intelligenti controllabili da remoto (da frapporre tra la presa a muro e il nostro dispositivo ma anche quelle, minuscole e praticamente invisibili, che si installano all’interno della presa elettrica) e termostato digitale per la caldaia o il climatizzatore, collegati via Internet e comandabili con una app dallo smartphone. Non serve una costosa rivoluzione del nostro impianto elettrico o la sostituzione integrale degli impianti per la climatizzazione con quelli di ultima generazione. Anche una semplice modernizzazione delle nostre vecchie dotazioni può fare moltissimo.

Le valvole termostatiche da installare singolarmente su ogni termosifone (anche nei vecchi impianti, se non siamo già dotati delle valvole contabilizzatrici degli impianti termici condominiali) non servono solamente a rispettare le ultime normative, ma ci consentono significativo risparmio in bolletta grazie alla possibilità di riscaldare un po’ meno i locali meno frequentati o meno bisognosi di calore indotto (la cucina o la lavanderia, ad esempio). Le possiamo installare con poca spesa, ma vale la pena di fare di più: è di questi giorni un’offerta promozionale (siamo sull’onda del Black Friday ma a cercare bene nel Web le occasioni si trovano sempre) che a poco più di 100 euro consente di dotare anche la nostra vecchia caldaia a gas o il climatizzatore elettrico di un termostato connesso che non si limita ad accendere spegnere il riscaldamento (o il raffrescamento) grazie a un algoritmo preimpostato che possiamo però modificare come vogliamo, ma regala al nostro impianto termico tutta l’intelligenza delle caldaie e dei climatizzatori di ultima generazione, che permette ad esempio di modulare minuto per minuto l’intensità del riscaldamento combinando nella maniera migliore il comfort con la quantità di energia impiegata, anche grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale che assimilano progressivamente le nostre abitudini di frequentazione della casa.

Si tratta di un dispositivo che possiamo installare facilmente per conto nostro, di cui esistono anche versioni con un modulo di comunicazione cellulare autonomo per chi (caso ormai rarissimo) non ha già una connessione Internet a casa. Il risparmio di gas o elettricità che possiamo ottenere a parità di risultato va dal 20 al 30%. Niente male, magari in attesa di dotarci anche grazie ai bonus fiscali dell’ultima caldaia a gas a condensazione o di climatizzatore in tripla classe A.

Si tratta di interventi che globalmente possono costarci qualche centinaio di euro, che però possiamo recuperare, considerando i sensibili aumenti delle materie prime energetiche, in pochi mesi.

Un aiuto anche dal nostro condominio

Una fonte di sprechi (e dunque di opportunità) troppo spesso ignorata o comunque sottovalutata riguarda il nostro condominio. Abbiamo una caldaia centralizzata che serve tutti gli appartamenti? Vale certamente la pena di dare un’occhiata alla sua efficienza: se non è un esemplare relativamente recente a condensazione vale sicuramente la pena di sostituirla, specie se riusciamo ad effettuare l’operazione godendo degli ecobonus previsti anche per le dotazioni condominiali. In questo caso l’investimento si ripaga in tempi brevissimi: il risparmio netto è garantito in pochissimi mesi. E se vogliamo osare perché no valutare, in occasione dell’assemblea del condominio, l’installazione sul tetto di pannelli solari consortili, che oltretutto ci aprono la strada alle agevolazioni legate alle comunità energetiche?

Ma intanto possiamo fare molto, rapidamente, con posa spesa e molta resa. Perché ogni condominio e immancabilmente caratterizzato da numerose strutture “mangia-energia”: le scale, gli androni, i cortili. Non basta aver installato lampadine a risparmio energetico (quelle vecchie, a filamento, sono praticamente scomparse da anni). Decine di lampadine accese tutta la notte sono davvero giustificate? Sicuramente vale la pena di valutare l’installazione di sensori di prossimità, magari mantenendo una parte delle lampadine sempre accese e il resto da attivare temporaneamente in automatico quando si avvicina qualcuno. Un buon elettricista sarà in grado di modificare l’impianto con una spesa limitata.