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Caro energia, dagli stoccaggi a bonus e bollette: come sarà l’inverno?

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLo scenario

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani: piano risparmi sul gas se inverno freddo o sabotaggio. Allarme dei Comuni per bollette,1 miliardo o default

di Andrea Carli

5 ottobre 2022

Mancano oltre due mesi all’arrivo dell’inverno, ma la domanda su cosa ci attende in questo scenario caratterizzato dal conflitto in Ucraina, con una Russia che non esita a usare l’arma del gas per colpire chi ha assunto una posizione contraria all’invasione e la corsa dei valori delle materie prime energetiche, è già attuale. Se il puzzle, allo stato attuale, è lungi dall’essere completato, qualche tessera già c’è.

Gas, Cingolani: esportiamo tra i 18 e i 20 milioni di metri cubi di gas

Partiamo dalla disponibilità di gas. «Bisogna distinguere i timori economici-inflattivi dai timori sulle quantità. In Italia in questo momento stiamo esportando», ha spiegato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, numeri alla mano: «Oggi ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati». «In caso di eventi di natura estrema (sabotaggio al gasdotto russo che viene dall’Ucraina o un inverno estremamente freddo) - ha poi aggiunto Cingolani, in un intervento a Porta a Porta -, è chiaro che dobbiamo essere pronti a potenziare il piano di risparmi. Ma dobbiamo ricordare che abbiamo superato il 90% di stoccaggi e che le forniture dall’Algeria sono triplicate. Mi rendo conto delle sofferenze enormi delle aziende e delle famiglie, è una cosa che non mi fa dormire. Ma tutto sommato il percorso che stiamo facendo in Europa sta andando nella direzione corretta».

«Se ok a price cap per calo bollette serviranno 2-3 mesi»

Infine, un’osservazione sull’ipotesi, caldeggiata dall’Italia in ambito europeo, di un tetto al prezzo del gas. «Nelle ipotesi che venga approvato il price cap - ha chiarito il ministro - deve diventare una norma europea, poi i singoli Stati la devono recepire e poi la applicano. Io credo che, nella migliore delle ipotesi, ci vorranno due o tre mesi».

Crescono ancora stoccaggi in Italia, riempimento a 91,15%

Intanto le iniezioni di gas negli stoccaggi italiani continuano e hanno superato l’indicazione fornita da Cingolani, anche grazie al fatto che la domanda è in calo grazie allo spegnimento dei condizionatori e al fatto che non sono stati accessi i riscaldamenti. A martedì 4 ottobre, la previsione è di circa 45 milioni di metri cubi. Secondo i dati di Snam, la previsione di gas immesso in rete per fine giornata è di circa 200 milioni di metri cubi a fronte di consumi intorno ai 140 milioni di metri cubi. Il livello di riempimento degli stoccaggi in Italia si attesta ad oltre il 91% (91,15% al 2 ottobre) contro 89,32% come media Ue.

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Tarvisio è tornato in attivo ma con meno di 10 milioni di metri cubi (non dalla Russia)

I flussi di importazione da Mazara del Vallo, l’entry point del gas algerino, si attestano a oltre 60 milioni di metri cubi. A Melendugno, con i flussi dall’Azerbaigian via Tap, le forniture si attestano ad oltre 30 mln di metri cubi. A Passo Gries, con le forniture proveniente da Nord Europa, il flusso è poco sotto 30 milioni. Martedì 4 ottobre anche Tarvisio è tornato leggermente in attivo ma con meno di 10 milioni di metri cubi: ma non sono flussi dalla Russia ma flussi spot di gas austriaco. Anche i tre rigassificatori stanno immettendo gas.