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Al centro a sinistra: Dopo Si-Verdi, anche Enrico Letta firma una partnership con Luigi Di Maio

Centro sinistra. Dopo Si-Verdi, Letta si alleò anche con Di Maio. Il Pd muove il cardine tra le forze che lottano per andare d'accordo. Azione da una parte, Verdi Silist dall'altra, Di Maio&C dall'altra.

Di Maio, Letta e Tabacci (Ansa)
Di Maio, Letta e Tabacci (Ansa)

Di Maio, Letta, Tabac (Ansa)

Enrico Letta sta costruendo un centrosinistra davanti che sfiderà FdI, Lega e Fi al ballottaggio del 25 settembre. L'accordo finale fu un patto democratico con Verdi Sinistra Italiana, con un impegno civico, firmato in due convegni a Nazareno. Prima con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, poi con Luigi Di Maio econ Bruno Tabac. Qualche giorno fa c'era del materiale d'azione.

Retta: "accordi separati centralmente ma reciprocamente compatibili"

Questi sono accordi separati, ma "mutualmente compatibili" spiega. Nel senso che il Pd funge da cerniera tra forze che lottano per andare d'accordo: Azione da una parte, Verdi Si List dall'altra, Di Maio&C dall'altra. . È una strada di curve e salite, mala legge elettorale richiede alleati, quindi è l'unico modo per provare a vincere, spiega Letta.

Non solo c'è una semantica, ma c'è anche una distinzione. Quelli con l'azione sono "[35] accordi di governo", e [36] Letta spiega che quelli con i Verdi e la sinistra italiana "non lo sono". "Un patto per la Costituzione", per evitare il rischio che una destra unita possa "conquistare i due terzi del Congresso". A quel punto - sottolinea il segretario del Pd - Salvini e Meloni potrebbero da soli capovolgere la Carta».

D'altra parte, «la legge elettorale non prevede la nomina di un presidente del Consiglio né la programmazione pre-elettorale», ha ricordato il Pd. Per Letta, "il gioco più complicato è finito", quello dell'alleanza. Ma manca ancora il sigillo definitivo per Carlo Calenda ufficialmente convocato per le gare parallele con Si Verdi e Di Maio. Gli Action Leaders annunceranno ufficialmente l'accordo firmato dai Demo Leaders nelle prossime ore.

Anche leggendo alcuni tweet che ha scritto suggerisce che: Aggiungi accordi contrastanti sul primo con chi ha scoraggiato Draghi e tu perdi. Da Nazaret c'è “la volontà di capire e di andare avanti nell'azione”. Calenda invece prova maggiori sentimenti guardando all'esperienza di Draghi, a cui Verdi e Chy si sono sempre opposti. Ma Letta sottolinea che i Democratici hanno "fatto un ottimo lavoro sulla sostenibilità ambientale e sociale". Fratoianni riempie anche le lacune. Siamo in campagna per impedire che i diritti peggiori prendano piede. Bonelli lo ha invitato a prendere una tazza di tè mentre cercava di avviare una conversazione con Calendar.

Cinque Stelle e Renzi non hanno raggiunto un accordo

Cinque Stelle restano in disaccordo e sono 'colpevoli' di rovesciare il governo: Democratici e Azione non li vogliono, nonostante le pressioni del La sinistra italiana per coinvolgerli. Il chiarimento della situazione è confermato anche dalla scissione delle società unipersonali. Il 70% dei seggi del combinato Pd-Azione è assegnato a Pd e il 30% a Share. Il 20% dei seggi combinati Pd e Si-Verdi è assegnato a Si-Verdi e l'80% a Pd.

Il rapporto di Di Maio va dal 92% all'8%. Secondo i primi calcoli della Segreteria, i risultati della direzione distributiva dovrebbero essere 59% Pd, 24% azione, 13% Si-Verdi, 4% Di Maio. Per quanto riguarda i seggi, non è ancora chiaro se DiMaio e Tabac abbiano accettato l'invito a candidarsi per la lista proporzionale democratica. Oltre a

M5, la giornata è stata anche il break decisivo tra Pd e Renzi. "Non sorprende che praticamente tutti gli elettori e gli estremisti del Partito Democratico abbiano espresso giudizi molto severi contro di lui e la sua allegoria politica senza appello", ha detto Dal. Nazareno in un'intervista al leader di Action in Collier. "Siamo coinvolti in politica - risponde IV - senza fare affidamento su rancori personali. Consideriamo la strategia di Letta un dono per Meloni." 70}