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Cerotti per punti neri, facciamo chiarezza

A volte si forma per un'alterazione ormonale, altre volte per una sbagliata o mancata detersione. Sta di fatto che il punto nero può apparire sul nostro viso con una certa facilità. E il desiderio di levarlo il prima possibile è per tutte impellente. Soprattutto se abbonda nella zona T: «I punti neri si formano per la secrezione del sebo da parte delle ghiandole sebacee che si accumula nel follicoli piliferi (i cosidetti pori) e il loro colorito scuro è dato dall’ossidazione dopo l'esposizione all’aria - spiega la dott.ssa Annamaria Peluso, specialista in Dermatologia presso la clinica Villalba di Bologna. Per eliminarlo è possibile ricorrere ai cerotti estetici, detti anche strip, che si sa, non fanno miracoli, ma in caso di emergenza possono ripulire velocemente il poro. Con Daniela Del Latte, titolare di Oltre l’Estetica Growing Wellness di Milano abbiamo cercato di capire qual è il modo corretto di utilizzarli e che tipo di pulizia garantiscono.

Che cosa eliminano effettivamente questi cerotti? 
«Questi cerotti contengono una sostanza che a contatto con l’acqua agisce come una colla che seccandosi aderisce al comedone aperto e, una volta rimossa, porta con sé cellule morte e impurità superficiali. Di solito le formule contengono ingredienti astringenti come il cetriolo e il thé verde. Questi prodotti, dunque, rimuovono una minima parte di cellule morte, sebo e impurità poste in superficie in maniera aggressiva, ma non agiscono in profondità».

Fanno male o no?
 «Più la pelle è sottile, più è possibile che i cerotti facciano male, perché possono vasodilatare i capillari del viso, rendendo la pelle più sensibile. Sulla pelle con couperose o acne infiammata possono peggiorare lo stato di sensibilità e infiammazione. E poi va detto che il punto nero è sebo che a contato con l’aria si ossida: per essere eliminato non basta un cerotto, ma servono prodotti professionali a base di acidi in grado di penetrare in profondità e "pulire" la pelle dal sebo in eccesso».

Come usarli al meglio?
 «Suggerisco di utilizzarli solo una volta al mese, solo se la pelle non presenta acne, dermatiti, abrasioni e irritazioni; in associazione a un'accurata e regolare cura delle pelle, il cerotto può senza dubbio risultare utile nel limitare il problema. A seconda della marca, il cerotto cambia i minuti di posa e la tipologia di applicazione: bisogna stare attenti a seguire le indicazioni del produttore. Ingredienti da evitare: siliconi, parabeni, PEG e agenti filmanti a “bollino rosso”».

Altri metodi efficaci contro i punti neri?
«Per avere una vera pulizia della pelle occorre programmare una consulenza con l'estetista professionista che in base al tipo di pelle consiglia il trattamento detossinante a base di acidi specifici più indicato. Come beauty routine quotidiana da fare a casa occorre iniziare ad usare un prodotto di detersione naturale e con acidi come il mandelico e il salicilico, utili a rimuovere cellule morte e punti neri».

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