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Corsa all’acquisto di pillole di Iodio. La Polonia le distribuisce. La Russia si sta rifornendo. Ma ecco perché in Italia è inutile e dannoso assumerle

La paura che la Russia ricorra all’utilizzo di armi nucleari contro l’Ucraina sta spingendo i cittadini europei all’acquisto di pillole di Iodio. Nonostante il diffondersi della tendenza, assumere il prodotto, in Italia quanto in altri Paesi, non è solo inutile ma anche e soprattutto dannoso per l’organismo.

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Corsa all’acquisto di pillole di Iodio. La Polonia le distribuisce. La Russia si sta rifornendo

È corsa all’acquisto di pillole di Iodio in Italia e non solo. Il Cremlino, infatti, ha pubblicato un maxi bando per procedere alla compravendita del prodotto mentre la Polonia ha dato il via alla distribuzione delle compresse alla popolazione. Cosa si cela alla base del trend emerso in modo insistente in più Paesi del Vecchio Continente?

La decisione di comprare e assumere pillole di Iodio è legata alla falsa credenza che la sostanza protegga l’organismo dalle radiazioni nucleari. Mentre la minaccia del ricorso ad armi atomiche da parte della Russia è sempre meno remota e su tutto l’Occidente incombe lo spettro della Terza Guerra Mondiale, sono tanti i cittadini che tentano di premunirsi e prepararsi per sopravvivere a un conflitto nucleare. L’assunzione del prodotto, tuttavia, non è solo inutile ma anche dannosa per la salute.

La “moda” di acquistare o distribuire pillole di Iodio scaturisce da una paura legittima fomentata dal drammatico quadro geopolitico che si è sviluppato dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca e dalla scelta di Nato e Ue di sacrificare i negoziati di pace, preferendo inviare aiuti militari a Kiev per portare avanti una guerra nefasta e sanguinosa.

Ma ecco perché in Italia è inutile e dannoso assumerle

Il falso mito delle pillole di Iodio assunte come protezione contro le radiazioni nucleari si era già diffuso all’indomani dello scoppio del conflitto russo-ucraino. L’inefficacia del prodotto è stata più volte smentita ed è stata nuovamente ribadita dal fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Ircc, Silvio Garattini.

“Le pillole allo Iodio, come ormai diciamo da tempo, non servono a nulla contro le radiazioni nucleari” rilasciate in caso di uso della bomba atomica, ha spiegato Garattini ad AdnKronos Salute. L’esperto, inoltre, intervenendo rispetto al rischio che la Russia opti per il ricorso ad armi atomiche, ha precisato: “L’unica soluzione è evitare una catastrofe nucleare da cui non può proteggerci nulla. Possiamo solo insistere perché la politica e le organizzazioni trovino i mezzi per fermare l’escalation. E anche le persone devono farsi sentire. Per il resto che dire: che Dio ci aiuti”.