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Cos'è il bonus acqua potabile

Info utili

L'agevolazione, prorogata anche per tutto il 2023, viene riconosciuta a chi installa sistemi per migliorare la qualità dell'acqua. Fino al 28 febbraio è possibile chiedere il rimborso per le spese sostenute lo scorso anno

Dal 1° al 28 febbraio è possibile inviare all'Agenzia delle Entrate le comunicazioni per ottenere il "bonus acqua potabile". Non si tratta, beninteso, di uno sconto sulla bolletta, bensì di un'agevolazione per l'acquisto di sistemi che migliorano la qualità dell'acqua da bere. A chi installa sistemi di filtraggio, mineralizzazione o raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare, viene riconosciuto un credito di imposta del 50% sulle spese sostenute. C'è tuttavia un tetto di spesa:  

I sistemi installati, spiegano dall'Agenzia delle Entrate, devono essere "finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti".

Come chiedere l'agevolazione

Fino al 28 febbraio è possibile comunicare le spese sostenute lo scorso anno, inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell'area riservata o i canali telematici dell'Agenzia. Una volta acceduti all’area riservata, il servizio si trova all'interno della sezione 'servizi', nella categoria 'agevolazioni', alla voce 'credito di imposta' per il miglioramento dell’acqua potabile.

In alternativa, precisano dall'Agenzia, si può "inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa". Prima dell'invio definitivo però "i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall'Agenzia delle entrate; i file non controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite".

Una volta ricevuto l'ok, il credito d'imposta riconosciuto sarà utilizzabile in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d'impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all'anno della spesa e agli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

Il bonus è stato prorogato anche per il 2023

L'agevolazione era stata introdotta inizialmente per il biennio, ma con l'ultima legge di bilancio è stata prorogata anche per il 2023. 

L'importo deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o comunque con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.  
 

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