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Covid, gli esperti preoccupati per la nuova ondata: "Troppi anziani senza quarta dose "

Covid, gli esperti preoccupati per la nuova ondata: "Molti anziani non si sono vaccinati"

I numeri

Le ospedalizzazione sono sotto controllo, ma in costante crescita così come le diagnosi notificate. Ricciardi: "Italiani in larga parte impreparati"

Sono 162.279 i nuovi casi di coronavirus registrati tra lunedì e giovedì contro i 129.040 notificati nello stesso periodo della settimana scorsa e gli 80.371 di due settimane fa. Com'era ampiamente previsto con l'avvicinarsi della stagione più fredda i contagi hanno ricominicato a crescere. Va detto che però, almeno finora, non sembrano esserci particolari motivi di allarme per le strutture sanitarie. A livello nazionale (dati Agenas) i posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid sono pari al 2%, una percentuale che sale all'8% se consideriamo i posti letto in area non critica. Certo le ospedalizzazioni hanno ripreso a crescere, ma anche questo dato era ampiamente atteso. Le terapie intensive occupate sono in totale 180 (il bolletino di ieri ha fatto segnare +9), mentre i ricoverati con sintomi 5.188 (+115 nelle ultime 24 ore). 

Secondo i dati dell'ultimo monitoraggio Iss nel periodo 14-27 settembre, l'indice di trasmissibilità Rt di Covid in Italia è salito sopra la soglia epidemica di 1. "L'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 0,98-1,52), in aumento rispetto alla settimana precedente e superiore al valore soglia", segnala l'Istituto superiore di sanità sulla base del report coi dati principali dal monitoraggio Covid-19. Anche l'Rt ospedaliero, "l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, è in aumento ed oltre la soglia epidemica", a quota "1,28 (1,23-1,32) al 27 settembre", contro il valore precedente di 0,95 al 20 settembre, evidenzia l'Iss.

Nella settimana tra il 30 settembre e il 6 ottobre, viene evidenziato ancora nel report, l'incidenza è salit a 441 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, contro i 325 della settimana precedente (23-29 settembre). 

Sette regioni a rischio alto

Sono di fatto sette le regioni/province autonome d'Italia classificate a rischio alto per Covid: per sei viene registrata la presenza di molteplici allerte di resilienza e "una regione è non valutabile, status equiparabile al rischio alto, ai sensi del Dm del 30 aprile 2020", spiega l'Istituto superiore di sanità riportando i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute su Covid-19. Le restanti 14 regioni/Pa sono a rischio moderato. "Tutte - prosegue l'Iss - riportano almeno un'allerta di resilienza. Sette riportano molteplici allerte di resilienza".

Ricciardi: "Italiani impreparati, molti anziani non si sono vaccinati"

La situazione è sotto controllo, per ora. Ma non mancano i motivi di preoccupazione legati soprattutto l'andamento della campagna vaccinale. "Sta partendo una nuova ondata pandemica" di Covid "che purtroppo troverà in larga parte gli italiani impreparati perché molti soprattutto anziani non si sono vaccinati con la quarta dose e quindi di fatto non sono protetti contro la malattia grave". A dirlo, ospite di Rai Radio 1, è Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Università Cattolica di Roma. L'impatto sugli ospedali dell'aumento dei casi "non sarà quello drammatico degli anni passati" ha precisato Ricciardi, "ma un impatto forte sicuramente l'avrà. È un onda non uno tsunami". Quanto alla quarta dose di vaccino l'esperto ha chiarito che "sarebbe opportuno che tutti la facessero, però per i soggetti fragili per età o patologia è veramente una questione di sopravvivenza".

Sulla stessa linea il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta che ieri ha parlato di forte preoccupazione per alcuni fattori: "La campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all'obbligo di mascherina. Ma ancor di più inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno". Finora sono solo 3,3 milioni gli italiani che hanno ricevuto la quarta dose di vaccino, contro gli oltre 40 milioni che invece si sono  vaccinati tre volte. Vero è che qualche segnale positivo c'è: ieri sono state somministrate 34.389 dosi, una cifra che supera anche il record del mese di settembre. 

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