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Da Bolzano a Roma, passando per Trento: Studi Trentini, Storia e Regione e Museo storico raccontano la “marcia fascista”

TRENTO. Riflettere storiograficamente sull’ascesa del fascismo, nell’anno del centenario della marcia su Roma (QUI l’articolo). È questo il senso del seminario promosso dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, previsto per lunedì 28 novembre alle ore 17 nell’Aula grande della Fondazione Bruno Kessler, in via Santa Croce 77 a Trento. Organizzato in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino e la rivista Geschichte und Region/Storia e Regione, fresca della celebrazioni del trentesimo anno di vita (QUI l’articolo), questo momento permetterà di affrontare in ottica divulgativa un passaggio nodale della storia nazionale e non solo.

È questo, d’altronde, il fine della Società degli Studi Trentini: aprire le porte della storia a un pubblico non specialistico, coinvolgere anche chi non si dedica al passato per professione contribuendo a una sua maggiore comprensione. In questo senso, l’atto fondamentale dell’ascesa fascista al potere verrà affrontato da diverse angolature. Dai tentativi di colpo di Stato provati dai vari movimenti di destra radicale in Europa alla marcia su Bolzano e Trento di inizio ottobre ’22, le prospettive di analisi del fenomeno si muoveranno così su dimensioni differenti, offrendo un quadro di contesto complessivo.

Al professore dell’Università di Trento Gustavo Corni, in primis, spetterà inaugurare il seminario, moderato da Adina Guarnieri di Geschichte und Region. Autore di importanti lavori sulla Germania, lo storico dell’Ateneo trentino affronterà l’inquadramento dei disordini e dei colpi di Stato in Italia e Germania del 1922-1923, dalla riuscita marcia su Roma al fallito putsch di Monaco. A seguire, il professor Andrea Di Michele della Libera Università di Bolzano, da tempo impegnato in studi sul fascismo e sulla sua particolare declinazione nel contesto sudtirolese, analizzerà il caso della marcia su Bolzano - evento che tuttora strumentalizzato da alcune forze politiche in Alto Adige/Südtirol (QUI l'articolo)

Tra settembre e ottobre del 1922, a poche settimane dalla tappa decisiva della marcia su Roma, fascisti provenienti da tutta l’Italia settentrionale invasero le città di Bolzano e di Trento, abbattendo l’amministrazione comunale tedesca di Julius Perathoner, dando prova di fedeltà monarchica e ottenendo la cacciata del commissario civile della Venezia Tridentina Luigi Credaro (QUI un approfondimento). Centrati gli obiettivi nella città altoatesina, le camicie nere conversero su Trento. Ed è proprio di questo che parlerà il ricercatore e archivista della Fondazione Museo storico del Trentino, esperto del movimento socialista del primo Novecento in area asburgica, Mirko Saltori.

Dall’analisi del contesto storico si passerà infine a una riflessione sui prodotti culturali. Prodotti realizzati dai fascisti stessi, come nel caso del documentario “A noi!” analizzato dalla ricercatrice del Museo storico Sara Zanatta, o prodotti di divulgazione a cent’anni di distanza, come nel caso degli operatori della Fmst Tommaso Baldo e Davide Leveghi, ideatori del podcast “La Macchia Nera. Come il fascismo è arrivato al potere” (QUI l’articolo), disponibile su tutte le principali piattaforme streaming.

La giornata di studio verrà registrata e successivamente messa a disposizione sul canale YouTube della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche.