in foto Gaetano Manfredi, Sergio Mattarella e Vincenzo De Luca

“Non si si sfugge alla sensazione che questo rilancio dell’autonomia differenziata in modo così affrettato e ideologizzato risponda a esigenze politiche di partito, e a scadenze elettorali a breve. La bozza di riforma circolata in queste ore è tale da rafforzare tutte le preoccupazioni già avanzate, rispetto a una riforma istituzionale tanto inefficace quanto foriera di pericoli gravi per l’unità del Paese. E’ un vero peccato”. Così in una nota il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Per il governatore “l’esigenza di modernizzare l’Italia e il suo sistema economico, amministrativo e istituzionale è una necessità urgente. Per questo, sarebbe necessaria la massima unità e condivisione come precondizione per produrre risultati concreti, senza spaccare l’Italia”. “Nel merito, le ragioni che rendono inaccettabile l’ipotesi di autonomia che è stata messa in campo sono: – evidenzia De Luca – Chi definisce i Lep? Occorre un organismo tecnico non politico. E’ insostenibile una riforma a costo zero. Come si recuperano i divari regionali nella spesa pubblica? E’ inaccettabile l’ipotesi di residuo fiscale trattenuto dalla regioni a maggiore capacità fiscale. Sono inaccettabili contratti integrativi regionali per la Sanità. Questo renderebbe impossibili servizi uniformi per i cittadini, e spaccherebbe il sistema sanitario nazionale. Inaccettabile il ridimensionamento scolastico a danno essenzialmente del Sud”. “Vedremo quali decisioni assumerà il Consiglio dei Ministri. I segnali che arrivano non sono rassicuranti. Valuteremo nel merito. Non consentiremo lo smantellamento della sanità pubblica e della scuola pubblica statale. Non consentiremo, in nessuna forma, la spaccatura dell’Italia” conclude De Luca.
Sul disegno di legge che prevede l’autonomia differenziata interviene anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Penso che questo disegno di legge non vada nella direzione dell’interesse nazionale: troppa frammentazione delle competenze in un momento in cui dobbiamo competere su scenari globali sempre piu’ complicati e troppi divari”. “Pensiamo all’energia, per esempio. Ora stiamo discutendo su approvvigionamenti globali con un impegno della presidente Meloni sull’Africa – sottolinea – queste cose mica le possono fare le regioni”. Stesso discorso vale per l’istruzione per Manfredi, secondo il quale “questo disegno di legge non fa bene all’Italia”. C’e’ poi il tema dell’equilibrio tra gli enti locali sottolineato dal sindaco: “Parlare di riforma degli enti locali e non parlare delle citta’ e dei comuni e’ antistorico e contro gli interessi dei cittadini”.