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Elezioni 2022, i risultati delle politiche. FdI: "Costituzione bella ma ha 70 anni". Più Europa chiede il riconteggio dei voti e attacca Calenda. Bonelli: "Ora dialogo coi 5S"

Il centrodestra vince le elezioni, ma soprattutto vince Giorgia Meloni con Fratelli d'Italia oltre il 26%. Mentre la Lega crolla al 9% e Forza Italia all'8%. Prova a minimizzare Matteo Salvini: "Puntiamo a quota cento eletti della Lega. Ma il 9% non mi soddisfa. Brava Giorgia, lavoreremo insieme e a lungo". Al governatore Luca Zaia non sembra bastare: "Ora analisi seria sulle cause". Il centrosinistra non arriva al 27%: il Pd è sotto il 20%. Enrico Letta annuncia che non si ricandiderà al Congresso. Ma la resa dei conti tra i dem è già partita, Decaro: "Abbiamo perso. Il Pd perde dal 2008". Verdi e Sinistra superano la soglia del 3%, obiettivo che non raggiungono +Europa e Impegno Civico. Fuori Emma Bonino e Luigi Di Maio. Bene il Movimento 5 Stelle che è intorno al 15%. Beppe Grillo esulta: "Rigogliosi come il nespolo". Azione-Italia Viva si ferma sotto l'8%. "Obiettivo fermare la destra non raggiunto", commenta Carlo Calenda. Più Europa, non avendo raggiunto il 3% dei conseni, non supera la soglia di sbarramento e, quindi, resta fuori come partito dal Parlamento. Più Europa chiederà il riconteggio voti, non avendo raggiunto il 3% dei consensi, non supera la soglia di sbarramento e, quindi, resta fuori come partito dal Parlamento. Le reazioni internazionali. "Ansioni di lavorare con Italia, partner prezioso", fa sapere il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Interviene anche il Cremlino: "Benvenute forze più costruttive con Mosca". "Vittoria meritata", per Viktor OrbanMarine Le Pen: "Il popolo italiano ha eletto un governo sovranista". Il ministro degli Esteri spagnolo ammonisce: "I populismi finiscono sempre in catastrofe". La stampa turca: "Meloni nuova Mussolini?". Fa riflettere il dato dell'affluenza, al 63,95%, nuovo minimo storico.

Lollobrigida (FdI): "Il reddito di cittadinanza va cancellato ma non significa abbandonare i deboli"

"Il reddito ha fallito miseramente e va cancellato, ma il che non significa lasciare i deboli e chi non può lavorare senza sostegno. Dall'altra parte bisogna adottare vere politiche per l'occupazione".  Così il capogruppo di Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida, durante il punto stampa organizzato presso il comitato elettorale a Roma

Lollobrigida (FdI): "Costituzione bella ma ha anche 70 anni"

"La Costituzione è bella ma ha anche 70 anni", osserva Francesco Lollobrigida rispondendo ai giornalisti sul tema delle riforme. Il capogruppo FdI alla Camera osserva anche che "bisogna anche riconoscere che nasce da criticità" che, in sostanza, hanno 'blindato' il percorso delle riforme.

Della Vedova: "Ci mancano 15mila voti, lo 0,05%"

Più Europa non ha raggiunto il 3% ed è fuori dal prossimo parlamento per "circa 15 mila voti, lo 0,05%. Una sorta di errore statistico a fronte di 4-500 mila schede nulle", aggiunge Benedetto Della Vedova di +Europa, nel corso di una conferenza stampa nella sede del partito, spiegando il motivo della richiesta di riconteggiare i voti.

Lollobrigida (FdI): "Lo scostamento è ultima istanza"

"Bisogna battersi in maniera decisa per arrivare al tetto del gas e al disaccoppiamento del costo del gas dall'energia elettrica. Indebitarci ancora è l'ultima istanza, con lo sforamento non è che si stampano soldi alla zecca come nei film. L'indebitamento porta a criticità ulteriori. Non si deve escludere nulla, siamo persone pragmatiche e responsabili, ma dobbiamo ragionare per priorità". Così Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI alla Camera, in conferenza stampa.

(ansa)

Della Vedova: "+Europa chiederà riconteggio voti"

"Chiederemo una verifica sui risultati" elettorali ottenuti da Più Europa, "perchè il margine di errore è infinitesimale". Lo annuncia Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa, in conferenza stampa. "Il risultato da un punto di vista politico è un risultato che ha dello straordinario. Il problema è che ci siamo fermati a un 2.95%. Una sorta di errore statistico: lo 0,05% sono poco più di 10mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia di schede nulle. Per questo chiederemo un riconteggio dei voti", aggiunge. "Chiederemo riconteggio dei voti per restituire valore al voto di tantissimi cittadini", sottolinea Riccardo Magi. Più Europa, non avendo raggiunto il 3% dei consensi, non supera la soglia di sbarramento e, quindi, resta fuori come partito dal Parlamento.

Lollobrigida (FdI): "Letta ha chiamato Meloni, riconosciuto risultato"

"Letta ha chiamato Meloni riconoscendo un risultato che è sotto gli occhi di tutti", dice in conferenza stampa il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida.

La leader di Fratelli d'Italia Meloni e la lettera della figlia su Fb: "Felice che hai vinto"

Lettera alla Presidente. La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni su Facebook ha postato un biglietto scritto dalla figlia di 6 anni, accompagnata da una emoji a forma di cuore. "Cara mammina! Sono tanto felice che hai vinto. Ti amo tanto", c'è scritto con i caratteri maiuscoli, tipici di chi sta imparando a leggere e scrivere.

Casini sulla resa dei conti nel Pd: "Dire che Letta è il problema, vuol dire non capire"

"Da indipendente sostenuto dal Pd, che rispetta profondamente questo popolo, la sua storia e il suo lavoro, credo che se oggi per il Pd il problema diventa Letta vuol dire che non hanno capito assolutamente nulla. Mi sembra che qui qualcuno cerchi ingenerosamente di scaricare su Letta problemi e contraddizioni che in parte sono dell'attualità, in parte sono del passato, in parte ci saranno sempre". Così Pierferdinando Casini, eletto in Senato all'uninominale a Bologna col centrosinistra battendo Vittorio Sgarbi, commenta il voto incontrando i giornalisti in piazza Maggiore. "Qualcuno rimprovera a Letta di non aver fatto l'alleanza coi 5 Stelle, ma siamo sulla luna. Se l'avesse fatto sarebbe stato lapidato sulla pubblica piazza. Oggi Letta può essere colui che avvia a soluzioni i problemi del Pd, non certo colui che li ha generati". E sull'ipotesi Bonaccini segretario? "Non voglio entrare in cose che riguardano la vita interna del Pd, la situazione è delicata".

Bonelli al Pd, ora dialogo con M5S

"Il problema non è il segretario del Pd, ma a noi spetta segnalare il disagio venuto dal Paese. Al Pd diciamo comunque che è giunta l'ora di costruire ponti e di avviare il dialogo", anche con il Movimento Cinque Stelle. Lo ha detto il co-portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, in una conferenza stampa alla Camera dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che ha superato la soglia di sbarramento al 3%. "Queste elezioni - ha aggiunto Bonelli - devono servire a non ripetere gli errori che sono stati fatti".

Volturara Appula, nel paese natale di Conte M5S all'85%

Grande successo per il Movimento Cinque Stelle in Puglia dove è il primo partito, come singola forza politica, e in particolare a Volturara Appula, in provincia di Foggia, il paese natale del leader del Movimento Giuseppe Conte. La percentuale nel piccolo paese "va da circa l'85% della Camera all'80% del Senato", spiega all'Adnkronos il sindaco Vincenzo Zibisco.

A Volturara, dove Conte è nato anche se la sua famiglia adesso risiede a San Giovanni Rotondo, è andato alle urne oltre il 70% sui 326 iscritti al voto. Hanno votato 217 persone in una giornata caratterizzata da una pioggia incessante fino a sera. "È stato un bel risultato", prosegue il primo cittadino. "Il presidente è rimasto commosso e soddisfatto, l'ho sentito questa notte, ci ha ringraziato", aggiunge.

(ansa)

Fratoianni si appella a Pd e Conte: convergere su temi comuni

"Ci rivolgiamo direttamente al Partito democratico e a Giuseppe Conte, a chi ha parlato di progressismo e ambientalismo: se crescono le forze che ne parlano siamo contenti, ma si traduca quel lavoro nei programmi di adesso. Continueremo a chiedere la tassazione sugli extraprofitti, il salario minimo, lo stop al consumo di suolo e che in Parlamento si crei una convergenza su questi temi". Così Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana in conferenza stampa.

Letta telefona a Meloni

Il segretario Pd Enrico Letta ha telefonato, poco prima della conferenza stampa di questa mattina, a Giorgia Meloni. Una telefonata in cui il segretario del Pd ha riconosciuto la sconfitta del partito e la vittoria della destra. È quanto si apprende da fonti del Nazareno.

Usa: "Italia partner forte, ansiosi di lavorare con il governo italiano"

"Siamo ansiosi di lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi condivisi: sostenere un'Ucraina libera e indipendente, rispettare i diritti umani e costruire un futuro economico sostenibile. L'Italia è un alleato fondamentale, una democrazia forte e un partner prezioso". Lo scrive su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken.

All'estero Pd primo partito, Maie vince in Sudamerica

Il Partito Democratico si conferma il partito più votato dagli italiani all'estero, sia alla Camera che al Senato. Quando mancano solo una manciata di voti da scrutinare - alla Camera sono state già analizzate 2.144 sezioni su 2.165, mentre al Senato 2.133 su 2.165 - il PD ha incassato al Senato 365.341 voti, che rappresentano il 33,89 % dei votanti, mentre alla Camera la percentuale è del 28,17 %, per un totale di 302.703 preferenze.

Speculari anche il secondo ed il terzo posto, che vedono rispettivamente la coalizione di centrodestra - 291.322 voti per una percentuale del 27,03 al Senato e 279.362 per una percentuale del 26 alla Camera - e il movimento associativo italiani all'estero (MAIE) - con il 12,86 % dei votanti (291.322) al Senato e del 13,14 % (141.245) alla Camera. Guardando le percentuali delle singole ripartizioni, il Maie fa il pieno di voti in America Meridionale: alla Camera prende 134.124 voti (33,77 %) seguito dal Pd con il 20.30% (80.626) mentre al Senato si attesta al 32,49 % (131.863 voti) superando il centrodestra che ha preso 91.827 voti (22,62 %).

Il Movimento Cinque Stelle si attesta invece su 100.236 preferenze (9,30%) al Senato e 92.195 (8,58%) alla Camera. Dietro il partito di Conte al Senato si trova, con il 6,95% (74.914) Azione - Italia Viva, che invece totalizza 59.685 alla Camera (5,55 %), dove viene superata dai 73.241 voti (6,82 %) dell'Unione Sudamericana Emigrati Italiani - USEI, che invece al Senato ha guadagnato 55.875 voti (5,18 %). Dopo Italia Viva, alla Camera, si trova anche l'alleanza Verdi- Sinistra italiana e + Europa, rispettivamente con 52.002 (4,84%) e 29.420 (2,74%). Il Movimento delle Libertà ha totalizzato 17.956 preferenze per una percentuale del 1,67 alla Camera, mentre al Senato conta 22.977 voti (2,13%); segue, al Senato, Impegno Civico di Luigi Di Maio, (14.416 voti - 1,34%), ultimo partito alla Camera (11.457- 1,07 %) dove viene superato da L'Italia del Meridione (15.394- 1,43%), che invece si piazza come ultimo partit del Senato (14.229 dei voti - 1,32 %).

Conferenza stampa Conte alle 17.30

Conferenza stampa del leader del M5S, Giuseppe Conte, all'auletta dei gruppi della Camera dei deputati. L'ex premier incontrerà la stampa alle 17.30.

Domani Consiglio federale Lega alle 15 a Milano

Il Consiglio federale della Lega, annunciato dal segretario Matteo Salvini in conferenza stampa per domani, è convocato, secondo quanto si apprende, alle 15 nella sede del partito in via Bellerio, a Milano. Sul tavolo, in particolare, l'analisi del voto, con il Carroccio appiedato sotto la soglia del 9%.

"Io già domani ho convocato il Consiglio federale della Lega, ascolteremo tutti. E da domani farò un giro ascolto provincia per provincia di tutta la Lega". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, nella conferenza stampa post voto, in cui ha mandato un messaggio chiaro a chi lo critica all'interno del partito: "Il mio incarico è in mano ai militanti, non a due o tre dirigenti di partito. Chi è militante della Lega da trent'anni, è stato abituato da Umberto Bossi - ed è sano - a ragionare nelle sedi opportune, non al vento".

Zaia: "Risultato deludente, ora analisi seria sulle cause"

"Il voto degli elettori va rispettato, perchè, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, 'il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega'.  E' innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni".  Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando con l'ANSA l'esito del voto. "E' un momento delicato per la Lega - aggiunge - ed è bene affrontarlo con serietà perchè è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l'elettore a scegliere diversamente".

Zaia torna poi sul dossier politicamente più importante: "ciò non toglie - afferma - che temi come l'autonomia restino per noi un caposaldo, sul quale non  transigeremo minimamente nei rapporti con il prossimo Governo; questo nel rispetto degli oltre 2,273 milioni di veneti che legittimamente e democraticamente sono andati a votare il referendum".

(ansa)
Sull'esito delle urne, il governatore osserva che "non è irrilevante il dato dell'astensionismo, all'interno del quale potrebbe esserci un'ulteriore lettura del nostro risultato".

"Proprio per questo motivo - prosegue - la  l'analisi da fare non può essere liquidata con letture banali. Anche da noi si è replicato quello che è accaduto a livello nazionale, pur avendo avuto come Veneto il risultato più alto a livello nazionale". Ma, avverte Zaia, "è doveroso che siano ascoltate le posizioni, anche le più critiche, espresse dai nostri militanti. L'obiettivo dovrà essere un chiarimento per non lasciare nulla di inesplorato".

"Per quanto mi riguarda - conclude Zaia - esporrò la mia analisi nella riunione ufficiale del consiglio federale che si terrà nelle prossime ore".

Alle 16 conferenza stampa FdI con Meloni

Fratelli d'Italia oggi alle ore 16 al Parco dei Principi Gran Hotel terrà una conferenza stampa per un'analisi del risultato elettorale. Parteciperanno i presidenti dei gruppi di Camera e Senato, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani e il capo dell'organizzazione, Giovanni Donzelli. Lo comunica una nota di Fratelli d'Italia.

Meloni: "Responsabilità importante, non deluderemo italiani"

"Gli italiani ci hanno affidato una responsabilità importante. Ora sarà nostro compito non deluderli e fare il massimo per restituire dignità e orgoglio alla Nazione". Lo scrive in un post la leader di FdI, Giorgia Meloni.

"L'Italia ha scelto noi e non la tradiremo - aggiunge Meloni - se saremo chiamati a governare lo faremo per tutti gli italiani con l'obiettivo di unire questo popolo ed esaltare ciò che lo unisce anzichè ciò che lo divide. Faremo sì che gli italiani siano di nuovo orgogliosi di essere italiani"

Figlie Almirante: "Vittoria Meloni onora nostri genitori, nostro padre sarebbe contento di vedere la fiamma"

"Un risultato straordinario che omaggia e rende onore al padre della destra italiana Giorgio Almirante e a sua moglie Assunta Almirante". Interpellate dall'Adnkronos le figlie Giuliana e Marianna de Medici esprimono le loro emozioni in merito alla vittoria elettorale di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. "Per Giorgio Almirante - dice Marianna de Medici - il grandissimo successo col voto di voto di oggi avrebbe significato il compimento di un percorso, e anche per mia mamma, Donna Assunta, sarebbe stata felicissima, soprattutto per premiare il lavoro di questa ragazza che ha molto creduto nelle sue idee: credere nelle proprie idee è importantissimo. Giorgio Almirante da bambina mi diceva che la costanza viene sempre premiata".

"Le idee - sottolinea ancora Marianna De Medici - quando sono belle e sincere e vengono dal cuore sono sentite e sono quindi eterne. Un successo così è plateale ed è dovuto anche alla negligenza e al cattivo governo da parte degli altri. Gli italiani si sono resi conto che non si va da nessuna parte continuando a governare in maniera assurda".

"Questa è una vittoria storica. Va riconosciuto a Giorgia Meloni di aver portato il partito a risultati incredibili. Quello che voglio far notare è che questo risultato straordinario è stato raggiunto col simbolo della fiamma", dice all'Andrkronos la sorella Giuliana de Medici. Quando Giorgia Meloni nel suo discorso dopo la vittoria ha fatto riferimento alle persone che sono scomparse e meritavano di godersi questo risultato, faceva riferimento "non solo a mia mamma - osserva - ma a tutti coloro che hanno fatto sacrifici, che hanno lottato e che sono morti. Credo mio padre sarebbe contento di vedere la fiamma: il lavoro dei nostri padri è stato un lavoro che non ha avuto le stesse soddisfazioni, ma tutti i mattoni che hanno messo hanno permesso alle nuove generazioni di raggiungere qualcosa di molto importante".

+Europa non supera 3%, Bonino fuori da Parlamento

Niente da fare per +Europa, che non supera la soglia di sbarramento del 3% nè alla Camera nè al Senato. E niente seggio, quindi, per Emma Bonino, che ha anche perso la sfida al collegio uninominale di Roma Centro al Senato, vinta dal centrodestra con Lavinia Mennuni. Al Senato +Europa si ferma a un passo dalla soglia, il 2,94%, quando mancano ormai poche decine di sezioni da scrutinare su 60.399. Alla Camera, dove mancano un pugno di sezioni, il partito si ferma al 2,83%.

(ansa)
Entrano invece alla Camera sia Benedetto della Vedova che Riccardi Magi, che si sono aggiudicati i rispettivi collegi uninominali.

Cremlino sull'Italia: speriamo in partiti più costruttivi

"Siamo pronti a dare il benvenuto a qualsiasi forza politica in grado di mostrarsi maggiormente costruttiva nei rapporti con la Russia": lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in riferimento al risultato delle elezioni in Italia, secondo quanto riferisce la Tass.

"Si tratta di un affare esclusivamente interno della Repubblica italiana. Siamo pronti ad accogliere qualsiasi forza politica che sia in grado di andare oltre il mainstream consolidato pieno di odio per il nostro Paese e mostrare più obiettività e un atteggiamento costruttuvo nei confronti del nostro Paese", ha detto Peskov ai giornalisti.

Letta, Meloni a Palazzo Chigi perché Conte ha fatto cadere Draghi. Ma Pd lavorerà in prospettiva per campo largo
 

"Se Meloni è a Palazzo Chigi questo è figlio della prima scelta, quella di Conte di far cadere Draghi". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno.

"Con questa destra, chi verrà dopo di me dovrà lavorare per un lavoro che dia una alternativa alla maggioranza degli italiani. Non sono mai stato per la autosufficienza, non sono mai stato per l'isolamento, sono sempre stato per il dialogo. Sia per fare opposizone che per costruire l'alternativa: avremo delle elezioni in primavera e dovremo andare con uno schema che non dia campo libero alla destra. Gli elettori hanno detto la loro e spero che da oggi in poi si possa costruire questa alternativa", ha aggiunto.

"Il Pd lavorerà per costruire in prospettiva quello che non è stato possibile fare questa volta, i numeri dicono che l'unico modo per battere la destra era il campo largo: questa volta non è stato possibile non per nostra responsabilità, ma perché alcuni interlocutori si sono sfilati", ha aggiunto.

Letta: "A congresso non sarò candidato"

Sarà "un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all'altezza di questa fida epocale, di fronte a una destra che più destra non c'è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno.

(afp)

Letta: "Non permetteremo Italia esca da cuore Ue"

"Il Pd non permetterà che l'Italia esca dal cuore dell'Europa, che si stacchi dai valori europei e che si stacchi dai valori costituenti della Costituzione". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno.

Letta: "Risultato insoddisfacente"

"Oggi il Pd, pur con un risultato insoddisfacente, ma è il secondo partito del Paese e il secondo gruppo parlamentare e la prima forza di opposizione". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno.

(afp)

Letta: "Destra al governo, giorno triste"

"Gli italiani e le italiane hanno scelto, una scelta chiara e netta, la destra, il governo avrà un governo di destra". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno. "Oggi è un giorno triste per l'Italia e l'Europa".

(reuters)

Letta: "Faremo opposizione dura e intransigente"

"Faremo una opposizione dura e intransigente". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno.

Salvini, governo eviti atti non concordati con nuova maggioranza

"Contiamo che non ci siano atti amministrativi attivi in questo mese", assunti dal governo "in distonia con la volontà popolare e che l'ordinaria
amministrazione sia solo ordinaria amministrazione". "No a nomine in ordine sparso in ultimo mese del governo". E anzi, l'esecutivo "deve evitare di prendere iniziative non concordate con la nuova maggioranza che è uscita dalle urne". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Milano.

Salvini: daremo migliore squadra Lega. Anche su sicurezza

"Daremo al governo la squadra leghista migliore che ci sia. Diciamo che sulla sicurezza la Lega si è distinta". Così il segretario leghista Matteo Salvini in conferenza stampa in via Bellerio a Milano.

Ue: "Speriamo in cooperazione costruttiva con nuovo governo"

"La Commissione e la presidente lavorano con i governi che escono dalle elezioni dei Paesi dell'Ue e non sarà diverso in questo caso. E noi speriamo di avere una cooperazione costruttiva con le nuove autorità italiane". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa.

"Ricordo che per il momento attendiamo che l'Italia proceda alla nomina di un governo secondo le sue procedure costituzionali", ha aggiunto.

Lombardia: Salvini, squadra che vince non cambia

Sulla Lombardia "ho letto analisi simpatiche. Ma il centrodestra è sopra il 50% nella Regione". Quindi, anche "in ottica Regionali, la squadra che vince non si cambia". Così il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Milano.

Salvini, non semplice governo con Draghi e Pd ma lo rifarei

"Per la Lega stare al governo con Pd, M5s e Draghi non è stato semplice ma lo rifarei". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Milano.

"Non oso immaginare cosa sarebbero stati altri 9 mesi con un governo confuso e litigioso - ha aggiunto - il giudizio degli elettori è chiaro: hanno premiato coloro che hanno fatto opposizione e coloro che hanno fatto cadere il governo su un termovalorizzatore".

"Ho anteposto l'interesse del Paese a quello del partito" ha spiegato aggiungendo che "gli italiani hanno premiato chi ha fatto opposizione e chi ha fatto cadere il governo sul termovalorizzatore. Conte ha sparato pallettoni contro il governo che aveva sostenuto fino al giorno prima".

Salvini, andato a letto inc... to, svegliato carico

"Sono andato a letto incazzato e mi sono svegliato carico con una molla, ottimista". Così il segretario leghista Matteo Salvini in conferenza stampa in via Bellerio a Milano.

(afp)

Salvini: "Oggi sento Meloni per ragionare su governo"

"Con Giorgia ci sentiamo già oggi per ragionare presto e bene del prossimo governo". Così il segretario leghista Matteo Salvini in conferenza stampa in via Bellerio a Milano.

(reuters)

Salvini: "9% dato che non mi soddisfa ma al governo da protagonisti"

"Oggi commentiamo un dato che evidentemente non mi soddisfa, è chiaro che stare all'opposizione ha fruttato e Giorgia Meloni l'ha fatto bene. Stare al governo ci è costato, ma lo rifarei. Ma siamo al governo con un ruolo da protagonista". Così il leader della Lega Matteo Salvini a Milano. "Entro la fine dell'anno - ha aggiunto - faremo i congressi in tutte le 1400 sedi. Poi faremo l'anno prossimo i congressi provinciali e regionali".

Salvini: "Bella giornata, 5 anni di stabilità davanti"

"Oggi è una bella giornata perchè abbiamo 5 anni di stabilità davanti". Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa dalla sede di via Bellerio a Milano.

Salvini: "Brava Giorgia, lavoreremo insieme a lungo"

"Intorno alle 4 del mattino ho messaggiato con Giorgia. Le ho fatto i compolimenti, è stata brava, lavoreremo insieme a lungo". Così Matteo Salvini nella prima conferenza stampa in via Bellerio dopo le elezioni.

Salvini: "Puntiamo a cento parlamentari della Lega"

"Puntiamo a cento parlamentari della Lega. Ce la giochiamo col Pd per essere secondo gruppo. Quello di ieri è un punto di partenza", così Matteo Salvini nella prima conferenza stampa in via Bellerio dopo le elezioni.

Pillon resta fuori dal Parlamento: "Mi metto a disposizione di Salvini"

Un altro nome eccellente tra gli esclusi dal prossimo Parlamento è quello del leghista Simone Pillon. "Fatale" per l'ormai ex senatore la posizione nella lista del plurinominale di centrodestra in Umbria, ovvero il secondo posto dietro a Valeria Alessandrini. A darne notizia è lo stesso Pillon sui propri canali social: "Il mio seggio non è scattato ma questo non significa affatto che io mi arrenda o che torni a vita privata. Mi metto a disposizione del segretario del mio movimento politico e dell'intero centrodestra per continuare l'impegno nel difendere la natalità e la vita umana dal concepimento alla morte naturale, nel promuovere da ogni punto di vista la famiglia e la bigenitorialità, con l'insostituibile ruolo della mamma e del papà, nel sostenere la libertà educativa e nel combattere la protervia del Gender, l'orrore delle droghe e tutte le altre minacce che incombono sui più fragili e particolarmente sui bambini".

Stampa turca: "Meloni nuova Mussolini?"

"La nuova Mussolini?". E' la domanda che si pone il quotidiano turco Daily Sabah nel titolo di un articolo dedicato al voto in Italia in cui si sottolinea che Giorgia Meloni è "pronta a diventare la prima donna" premier in Italia alla guida "potenzialmente" dal governo "più a destra dai tempi del Partito Nazionale Fascista di Benito Mussolini". Secondo il giornale, la recente evoluzione di Meloni "lascia domande senza risposta sul suo futuro come leader". Il Daily Sabah ricorda che "da giovane ha elogiato Mussolini, ma ora ha ripudiato queste opinioni e le leggi antisemite", tuttavia, segue "una politica islamofoba".

"Molti osservatori ritengono che Meloni dovrà affrontare il classico calo di popolarità che gli ex leader dell'opposizione hanno sempre subito una volta al governo", prosegue il giornale turco, secondo cui la leader di Fdi eredita da Mario Draghi "un'agenda molto impegnativa" fatta di crisi energetica, inflazione record e recessione incombente.

"L'approccio internazionale è meno definito e segue 19 mesi di leadership stabile e credibile sotto l'ex capo della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi", conclude il giornale turco, evidenziando che "Meloni dovrà assumere posizioni solide sulle politiche dell'Ue per contrastare la guerra russa in Ucraina, sulle politiche economiche europee attuali e future e sulla resilienza della democrazia italiana".

Salvini sente Meloni

 Giorgia Meloni e Matteo Salvini si sono sentiti stamane. È quanto confermano fonti leghiste.

Orban si congratula con Meloni: "Vittoria meritata"

"Congratulazioni, vittoria meritata". Così il premier ungherese, Viktor Orban saluta la vittoria della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in un post su Facebook accompagnato da una foto dei due politici insieme.

Grillo twitta: "Viva il Movimento 5 stelle"

"Viva il Movimento 5 stelle". Lo scrive su Twitter il fondatore dell'M5s Beppe Grillo.

In un video, si sente la voce del garante del Movimento mentre riprende un albero all'interno di un giardino: "Il grande nespolo - afferma Grillo - gliene abbiamo fatto di tutti i colori a questo nespolo negli anni, eppure è rigoglioso verde e nonostante tutto sopravvive con un filo di linfa che c'è dentro, sopravvive con un pò di tronco va su e fa delle nespolo bellissime, questo è il Movimento 5 stelle, è il simbolo, il nespolo vivo".

Pd primo partito in seggio Beppe Grillo

Il Partito Democratico, con il 26,35% alla Camera Plurinominale, risulta il primo partito nel seggio elettorale 617 di Genova Sant'Ilario, dove vive il fondatore del M5S Beppe Grillo, il secondo partito è Fratelli d'Italia con il 19,53% più che doppio rispetto al 9,65% dei pentastellati.

Su 475 votanti il Pd ha ottenuto 112 voti validi, 83 a FdI, 41 al M5S, 40 all'alleanza Verdi-Sinistra con il 9,41%, 39 voti al terzo polo dell'alleanza Azione-Italia Viva con il 9,18%, 38 alla Lega con il 8,94%, 21 a Forza Italia con il 4,94%, 15 a +Europa con il 3,53%, 6 alla lista 'Noi Moderati' con l'1,41%, 2 a Impegno Civico con Luigi Di Maio con lo 0,47%, preceduto dai 6 voti di Unione Popolare, i 7 di Italexit, i 5 di Italia Sovrana e Popolare, i 9 di Vita e seguito solo dall'unico voto ottenuto dalla lista Mastella Noi di Centro Europeisti.

"I populismi finiscono sempre in catastrofe", avverte Madrid

"Il populismo finisce sempre in un disastro", ha avvertito il ministro degli Esteri spagnolo a commento della vittoria di Giorgia Meloni nelle elezioni italiane. "È un momento di incertezza e nei momenti di incertezza, i populismi acquistano sempre importanza e finiscono sempre allo stesso modo: in catastrofe" perché "la loro risposta è sempre la stessa: chiudiamoci in noi stessi e torniamo al passato", ha detto José Manuel Albarès.

Da Re (Lega), disfatta ha nome e cognome, Salvini

"Questa disfatta ha un nome e cognome, Matteo Salvini": lo afferma senza giri di parole l'europarlamentare trevigiano della Lega, Gianantonio Da Re, commentando il tracollo del suo partito in Veneto.

"Dal  Papeete in poi ha sbagliato tutto - ragiona Da Re - ha nominato nelle segreterie delle persone che hanno solo ed esclusivamente salvaguardato il proprio sedere".

"Quindi si dimetta - conclude - passi la mano a Massimiliano Fedriga e fissi in anticipo i congressi per la ricostruzione del partito".

Serracchiani (Pd): "Letta? Prematuro parlarne, c'è congresso"

"C'è un congresso già fissato per scadenza naturale a marzo, credo sia prematuro oggi parlare di questo. Dobbiamo darci tutti una svegliata, l'opposizione è il luogo dove potremmo recuperare quello spazio politico che oggi non abbiamo". Lo ha detto l'esponente Pd Debora Serracchiani, intervistata su La7, interpellata in merito al futuro del segretario Pd Enrico Letta.

M5S elegge De Raho e Scarpinato

I Cinquestelle, in Calabria, raddoppiano il dato nazionale e si confermano primo partito. A differenza del 2018, quando superarono il 43% alla Camera, in questa tornata elettorale i pentastellati arretrano, ma conquistano un significativo 29%, rispetto al 15,4% a livello nazionale.

(ansa)
Il risultato positivo consente l'elezione dei due magistrati antimafia che il leader Giuseppe Conte ha candidato quali capilista: Federico Cafiero De Raho, che è stato anche procuratore della Dda di Reggio Calabria, eletto alla Camera, e l'ex pm di Palermo Roberto Scarpinato, eletto al Senato.

De Magistris (Up): "Pensavamo risultato diverso"

"Unione Popolare riprende subito il cammino" e "lavorerà senza sosta per farsi trovare pronta quanto prima per essere l'alternativa etica, culturale, sociale, economica e politica nelle istituzioni". Lo dichiara Luigi de Magistris, portavoce di Unione Popolare.

(ansa)
"Voglio ringraziare le candidate e i candidati, le militanti e i militanti, chi ci ha sostenuto e le persone che ci hanno votato. In meno di due mesi - spiega de Magistris - abbiamo costruito un luogo politico autentico, raccolto le firme con candidature in tutta Italia, stilato un ottimo programma, fatto una campagna elettorale straordinaria sui social e negli spazi mediatici che ci hanno dato, sempre tra la gente nei limiti di pochissimi giorni che abbiamo avuto. Il tutto senza soldi, solo con la nostra passione e il nostro entusiasmo. Il tempo è stato poco, in piena estate, e far conoscere un simbolo neonato non era facile. Pensavamo di poter ottenere un risultato diverso, ma siamo stati schiacciati, in un tempo davvero tiranno, tra voto utile e astensionismo. Siamo però convinti della necessità del nostro progetto e della forza e coerenza delle nostre idee e delle nostre azioni".

Conferenza stampa di Letta alle 11.30

Enrico Letta terrà una conferenza stampa alle 11,30, in Sala Sassoli nella sede del Pd al Nazareno.

(ansa)

Roma svolta a destra: solo 2 collegi uninominali su 12 al centrosinistra

Roma si sveglia a destra. Nelle 12 sfide dei collegi uninominali, nove alla Camera e tre al Senato, dieci sono andati alla coalizione guidata da Giorgia Meloni e due al centrosinistra. A resistere all'avanzata sono stati i neo deputati Paolo Ciani, eletto a Roma centro, e Roberto Morassut, che ha vinto di un soffio all'Ardeatino-Tuscolano. Per il centrodestra entreranno al Senato Lavinia Mennuni (vinta la sfida contro Emma Bonino e Carlo Calenda), Giulia Bongiorno ed Ester Mieli. Alla Camera siederanno Simonetta Matone, Fabio Rampelli, Antonio Tajani, Alessandro Palombi, Alessandro Battilocchio, Federico Freni e Luciano Ciocchetti, che entra ai danni del dem Claudio Mancini (per lui probabile ingresso però con le liste plurinominali).

Al senato la sconfitta che fa più rumore è quella di Emma Bonino, candidata nel collegio Lazio u02. La leader radicale, sostenuta da tutto il centrosinistra, è arrivata al 33,2%, mentre Lavinia Mennuni di Fratelli d'Italia si è aggiudicata il 36,4%, guadagnando così il pass per Palazzo Madama. A consentire la vittoria del centrodestra sono stati i risultati di Carlo Calenda, al quale sono andate il 14% delle preferenze, e Alessandra Maiorino del M5S all'11,3%. Per il leader di Azione le porte del parlamento si apriranno grazie al ripescaggio nelle liste plurinominali.

Al collegio Lazio u04, Monica Cirinnà, candidata tra mille polemiche, è stata sconfitta da Ester Mieli. L'esponente del Pd ha avuto il 31% dei voti contro il 37,4 della candidata di centrodestra.

Nel collegio lazio u03 Giulia Bongiorno ha sfiorato il 40% delle preferenze.

Alla camera fa festa Roberto Morassut, Candidato del pd nel collegio tra il Tuscolano e l'Ardeatino, che per circa mille voti ha vinto la sfida con Maria Teresa Bellucci di Fratelli d'Italia, finita 35,12% a 34,64%.

Il centrosinistra si è aggiudicato anche il collegio di Roma centro con Paolo Ciani, esponente di spicco della Comunità di sant'Egidio, con il 38,42%.
Nel collegio u02, che comprende il III e IV municipio, la magistrata della Lega Simonetta Matone ha vinto di circa 4mila voti su Enzo Foschi del Pd.

Fabio Rampelli, vicepresidente della Zamera e candidato di FdI, ha fatto il pieno di preferenze in periferia, ottenendo il 43,13%.

Al 98% sezioni scrutinate +Europa sotto 3%

(ansa)
+Europa di Emma Bonino all'uninominale alla Camera si ferma al 2,84% con 768.064 voti rimanendo sotto la soglia del 3% dunque quando sono 60.000 le sezioni scrutinate su 61.417. Al Senato all'uninominale +Europa arriva al 2.95% con 784.034 voti quando sono state scrutinate 59.406 sezioni su 60.399.

Marta Fascina centra il bis a Montecitorio

Marta Fascina, deputata uscente di Forza Italia, centra la rielezione a Montecitorio. Quando sono stati scrutinati i voti di 423 sezioni, su un totale di 455, la compagna di Silvio Berlusconi è nettamente in testa nel collegio uninominale di Marsala con il 36,21%. Una candidatura, quella di Fascina, che aveva provocato diversi malumori nel collegio della Sicilia occidentale, con conseguenti polemiche sui 'paracadutati'.

Al momento la deputata uscente di FI sta ottenendo 54.246 voti, 633 dei quali espressi direttamente con una 'x' sul suo nome. A distanza di quasi nove punti percentuali (27,36%) segue un'altra deputata uscente, la cinquestelle Vita Martinciglio, che finora ha messo insieme 40.955 Voti (928 sono quelli espressi direttamente sul suo voto). Terzo il candidato del centrosinistra, Antonio Ferrante, presidente della direzione regionale del Pd: per lui 26.693 voti, 647 dei quali espressi direttamente nei suoi confronti, pari al 17,82%.

Staccato l'ex pm Antonio Ingroia, che ha tentato l'elezione con Italia sovrana e popolare: ha racimolato finora l'1,15%, frutto di 1.716 voti (70 quelli espressi sul suo nominativo).

Buttafuoco: "È vittoria generazione Tolkien"

"È la generazione Tolkien che entra a Palazzo Chigi. È la rivincita di Coccia di Morto su Capalbio. È la ex babysitter che ce l'ha fatta, alla faccia di tutte le signorine della Roma bene. Giorgia trionfa non perché di destra o perché è capo di una comunità politica, ma perché è diventata terminale di un'aspettativa collettiva". Lo dice in un'intervista a La Repubblica Pietrangelo Buttafuoco, intellettuale amico della leader di FdI.

Giorgetti eletto in collegio uninominale Camera a Sondrio

(ansa)
Giancarlo Giorgetti (Lega-centrodestra) è stato eletto alla Camera nel collegio uninominale di Sondrio, con il 61,85% delle preferenze. Al secondo posto Valeria Duico (centrosinistra) con il 19,79% dei voti e a seguire Alessandro Stefano Bertolini (Terzo polo) con l'8,55%.

Bolsonaro jr celebra vittoria Meloni: "È Dio, patria e famiglia"

Il figlio del presidente del Brasile Jair Bolsonaro, Eduardo, ha celebrato su Twitter la vittoria di Giorgia Meloni. "È un successo", ha scritto, affermando che "la nuova premier italiana è Dio, patria e famiglia". Bolsonaro Jr, che è deputato federale dello Stato di San Paolo, ha quindi sottolineato che Meloni "è la prima donna in questa posizione in Italia".

Spread Btp-Bund a 231 punti dopo il voto

Spread tra Btp e Bund a 231 punti base vicino ai valori della chiusura di venerdì (230 punti) nel giorno successivo alle elezioni. Il differenziale dopo un calo a 223 punti è poi risalito. Il rendimento del decennale italiano è in aumento al 4,41%.

Calenda: obiettivo fermare la destra non raggiunto. Maggioranza a destra sovranista, prospettiva pericolosa

"L'obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi non è stato raggiunto. Sentiamo in primo luogo il dovere di ringraziare il Presidente Del Consiglio per il lavoro svolto a servizio del paese. Così come ringraziamo i quasi due milioni di cittadini che hanno deciso di votare una lista nata a ridosso delle elezioni. Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta. Vedremo se la Meloni sarà capace di governare; noi faremo un'opposizione dura ma costruttiva". È quanto afferma il leader di Azione e del Terzo polo Carlo Calenda.

(ansa)

"In meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i liberali, i riformisti e i popolari. Una casa per gli italiani che non vogliono un paese fondato sui sussidi e le regalie ma che vogliono rimanere a testa alta tra i grandi paesi europei, saldamente ancorati all'Occidente e ai suoi valori. Nei prossimi mesi si consolideranno tre schieramenti: la destra al Governo; una sinistra sempre più populista che nascerà dalla risaldatura tra PD e 5S, e il nostro polo riformista. Abbiamo il compito -aggiunge- di dare una rappresentanza stabile e organizzata all'Italia che cerca una politica seria. Con quasi l'8% dei consensi partiamo da solide basi. Avvieremo subito un cantiere affinché questo processo sia ampio e partecipato".

La premier francese Borne: saremo attenti a rispetto diritti e aborto

La Francia sarà attenta al "rispetto" dei diritti umani e dell'aborto in Italia. Lo ha dichiarato la premier francese, Elisabeth Borne, dopo la vittoria della coalizione di centro-destra nelle elezioni di ieri.

Malpezzi (Pd): "Letta chiarirà, a marzo ci aspetta il congresso"

"Letta stamani chiarirà tutto. Noi abbiamo le nostre discussioni. Il congresso ci aspetta a marzo. Letta ha sempre analizzato i problemi che si affrontano poco per volta man mano che si presentano". Lo dice la capogruppo del Pd al Senato Simona Malpezzi al Tg1.

Marine Le Pen: "Italiani hanno deciso governo sovranista"

(agf)
"Il popolo italiano ha deciso di prendere in mano il proprio destino eleggendo un governo patriottico e sovranista". Marine Le Pen, la leader sovranista di Rassemblement National, ha commentato così i risultati delle elezioni in Italia.

Le peuple italien a décidé de reprendre son destin en main en élisant un gouvernement patriote et souverainiste.

Bravo à @GiorgiaMeloni et à @matteosalvinimi pour avoir résisté aux menaces d’une Union européenne anti-démocratique et arrogante en obtenant cette grande victoire !

— Marine Le Pen (@MLP_officiel) September 26, 2022
"Bravo a Giorgia Meloni e Matteo Salvini per aver resistito alle minacce di un'Unione Europea antidemocratica e arrogante nell'ottenere questa grande vittoria!", ha scritto Le Pen su Twitter.

M5S vince tutti gli uninominali a Napoli e provincia

En plein del Movimento 5 Stelle nei collegi uninominali di Napoli e provincia alla Camera e al Senato.

L'ampio risultato ottenuto dal partito di Giuseppe Conte in Campania, e in particolare nel capoluogo Napoli e nella sua provincia, ha comportato la vittoria di ben 11 collegi uninominali, 7 alla Camera e 4 al Senato, a partire dal collegio Napoli-Fuorigrotta alla Camera, dove il candidato pentastellato Sergio Costa (ex ministro dell'Ambiente nei Governi Conte 1 e 2) quando manca il dato di una sola sezione sfiora il 40%, battendo il candidato del centrosinistra Luigi Di Maio, ex M5S oggi leader di Impegno Civico, Mariarosaria Rossi per il centrodestra e Mara Carfagna per Azione-Italia Viva.

Vittorie nette anche a Giugliano (Campania 1-U01) per Antonio Caso (42,58%), a Napoli-San Carlo all'Arena (Campania 1-U03) per Dario Carotenuto (45,49%), a Casoria per Pasqualino Penza (47,20%), ad Acerra per Carmela Auriemma (43,70%), a Somma Vesuviana per Carmela Di Lauro (34,78%) e a Torre del Greco per Gaetano Amato (34,26%).Vittoria pentastellata anche nei 4 collegi uninominali di Napoli e provincia al Senato.

Nel collegio unico di Napoli città viene eletta Ada Lopreiato con il 41,47%, battuti Valeria Valente per il centrosinistra (25,35%) e Stefano Caldoro per il centrodestra (22,25%). Vincono poi a Giugliano Mariolina Castellone (44,85%), ad Acerra Raffaele De Rosa (39,01%) e a Torre del Greco Orfeo Mazzella (35,32%), battendo per circa 2.500 voti la candidata del centrodestra Pina Castiello della Lega.

Borsa: Milano verso avvio positivo dopo voto

La Borsa di Milano si mostra positiva in pre-apertura, dopo le elezioni politiche. Piazza Affari è sostenuta dalle banche e dall'energia con i principali titoli che appaiono tonici.

In Lombardia Misiani sola vittoria al Senato per il Pd

All'uninominale al Senato nella circoscrizione di Milano Buenos Aires con il 39,07% delle preferenze è stato eletto Antonio Misiani, davanti alla leghista Maria Cristina Cantù con il 33,28 e a Ivan Scalfarotto che, con il terzo polo, ha ottenuto il 16,33% dei voti.

Quella del responsabile economico del Pd è l'unica vittoria all'uninominale per Palazzo Madama del centrosinistra in Lombardia dove il centrodestra è arrivata al  50,66% dei voti, il centrosinistra si è fermato al 27,22, il Terzo polo ha sfiorato il 10% (9,96%) e il Movimento 5 stelle ha ottenuto il 7,23.

Bonaccini si complimenta con Meloni

"L'affermazione della destra è chiara. Complimenti a Giorgia Meloni". Lo scrive su Twitter il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Napoli, al senato il primo uninominale va a M5S

A giugliano in campania la candidata del Movimento 5 stelle Maria Domenica Castellone, con il 44,85% delle preferenze, si aggiudica il primo uninominale del Senato tra Napoli e provincia. A seguire Elena Scarlato (centrodestra 29,26%) e Davide Crippa (centrosinistra, 17,89%).

Berlusconi vince a Monza e torna in Senato

Silvio Berlusconi vince nel collegio uninominale di Monza per il Senato. Quando le sezioni scrutinate sono 689 su 739 (93,2%), Berlusconi è al 50,32% delle preferenze. Seguono Federica Perelli (centrosinistra) con il 27,17%, Fabio Albanese (Azione-Iv) con il 10,21% e Bruno Marton (M5S) al 7,66%.

(ansa)

Ex ministro Terzi al 60%, Gelmini terza a Treviglio

L'ex ministro degli Esteri del governo Monti Giulio Terzi di Sant'Agata, candidato di Fdi, è stato eletto con il 60,28% delle preferenze al Senato nel collegio uninominale di Treviglio, in provincia di Bergamo, dove il ministro uscente Mariastella Gelmini, del Terzo polo, è arrivata terza con l'8,12% dei voti.

Si è fermata al 20,65% Cristina Tedaldi, sindaco di Leno ed esponente del Pd.

Ilaria Cucchi eletta a Firenze

Vittoria per Ilaria Cucchi, candidata di centrosinistra, al collegio uninominale di Firenze al Senato. Cucchi ha ottenuto il 40,8%, superando nettamente Federica Picchi (centrodestra) al 30,03% e Stefania Saccardi (terzo polo) al 12,23%.

(ansa)

In Lombardia Rauti batte Fiano, Santanché vince su Cottarelli
 

Nel collegio per il Senato di Sesto San Giovanni Isabella Rauti batte Emanuele Fiano : la candidata del centrodestra, esponente di FdI,  ha ottenuto il 45,4% dei voti contro il 30,8% dell'ex deputato Pd. Sempre in Lombardia, nel collegio di Cremona la coordinatrice regionale Daniela Santanchè ha ottenuto il 52,17% dei voti contro il 27,3% di Carlo Cottarelli.

(fotogramma)

Casellati vince in Basilicata

Maria Elisabetta Casellati vince al collegio uninominale della Basilicata per il Senato. L'attuale presidente di Palazzo Madama, quando sono state scrutinate 671 sezioni su 683, ottiene il 36,10% dei voti, distanziando Antonio Materdomini (M5s) al 24,28% e Ignazio Petrone (Centrosinistra) al 21,83%.

Casini eletto a Bologna, battuto Sgarbi

Nella sfida nel collegio di Bologna del Senato viene eletto Pierferdinando Casini del centrosinistra con il 40%. Battuto Vittorio Sgarbi, candidato del centrodestra, fermo al 32,3%.  Distaccato il candidato M5s, Fabio Selleri, al 10,86%.

(fotogramma)

Biancofiore vince il testa a testa a Rovereto

La vicepresidente di Coraggio Italia ed deputata uscente Michaela Biancofiore passa al Senato. Nel collegio di Rovereto, in Trentino, con il sostegno di Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Noi Moderati si impone in un lungo testa a testa con il 36,79% dei consensi contro la senatrice uscente Donatella Conzatti di Italia Viva (anche lei sostenuta dall'Alleanza democratica per l'autonomia come Patton).

Lotito eletto senatore in Molise: "Manterrò le promesse"

Claudio Lotito eletto senatore in Molise per il centrodestra. Lotito ha atteso i risultati nell'albergo di Campobasso che nell'ultimo mese è stata la sua residenza molisana poi nel, cuore della notte, ha commentato la vittoria: "Io in questa campagna elettorale ho messo cuore, passione e sentimenti autentici - ha detto - che sono stati recepiti dai molisani. Gli abitanti di questa regione mi sono entrati nel cuore e hanno capito la mia totale disponibilità. Ora porterò lo loro istanze in Parlamento con la stessa determinazione che ho impiegato nella campagna elettorale". Lotito infine ha ribadito che manterrà gli impegni presi nelle ultime settimane: "I molisani non saranno traditi perché lo meritano, questa è una terra fantastica che è stata troppo dimenticata negli ultimi anni e che ha bisogno di una voce in Parlamento".

(ansa)

Bassa l'affluenza anche per le regionali in Sicilia

Bassa affluenza anche alle Regionali in Sicilia: appena il 48,62%, comunque superiore a quella di cinque anni fa quando era stata del 46,75%. Colpisce la forte differenza rispetto al dato delle Politiche: in questa caso ha votato per Camera e Senato, infatti, il 57,35%: uno scarto di 8,73 punti percentuali, che conferma una disaffezione e una sfiducia per l'istituzione regionale. Lo scrutinio per le regionali inizierà alle 14.

In Alto Adige lista no vax oltre il 6% dei consensi

In Alto Adige a sorpresa la lista Vita, vicina al mondo no vax, si attesta ben oltre il 6%, con un collegio che sfiora addirittura il 9% dei consensi. Il risultato è comunque in linea con quelli delle ultime tornate elettorali nel mondo di lingua tedesco. Al Senato a Bolzano Hannes Loacker attualmente è al 6,21%, a Merano Susanna Singer al 6,99% e a Bressanone Rudolf Schopf al 5,99%. Alla Camera è andata ancora meglio a Francesco Cesari con il 7,92% a Bressanone e la nota avvocatessa dei no vax Renate Holzeisen che a Bolzano sfiora il 9% (8,94%).

A Roma centro Mennuni (centrodestra) batte Bonino e Calenda

Nel collegio uninominale di Roma centro per il Senato la consigliera comunale Lavinia Mennuni (FdI) ha battuto Emma Bonino e Carlo Calenda con più del 36% dei consensi contro il 33% circa dell'esponente di +Europa e il 14% del leader di Azione.

Del centrosinistra l'unico senatore "italiano" in Alto Adige

Il Pd-centrosinistra difende l'unico senatore di lingua italiana in Alto Adige. L'ex sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, dopo 143 di 144 sezioni scrutinate, è in testa con il 26,20%. Doveva essere una volta a tre e così è stato: il candidato della Svp Manfred Mayr, che in nottata è stato a lungo in testa, ora è al 25,26% e il candidato leghista del centrodestra Maurizio Bosatra al 24,99%. Spagnolli ha così impedito il 'cappotto' della Svp che conquista tutti gli altri collegi in Provincia di Bolzano, sia al Senato che alla Camera.

Meloni su Facebook: "Oggi abbiamo scritto la storia"

"Oggi abbiamo scritto la storia. Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che - in questi anni - ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato". Lo scrive Giorgia Meloni su Facebook, postando una foto che la ritrae con il cartello mostrato durante il suo intervento di commento al voto ("Grazie Italia"). "A coloro che, nonostante le difficoltà e i momenti più complessi, sono rimasti al loro posto, con convinzione e generosità. Ma, soprattutto, è dedicata a chi crede e ha sempre creduto in noi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l'Italia. Grazie", conclude la leader di Fratelli d'Italia. 

Conte: "Il gruppo dirigente del Pd si assuma le responsabilità. Il centrodestra ha vinto"

"Le scelte compiute da questo gruppo dirigente del Pd hanno compromesso un'azione politica che poteva essere competitiva con questo centrodestra che si è presentato unito. Il centrodestra ha vinto, il gruppo dirigente del Pd se ne assuma le responsabilità. Di fatto i cittadini stanno dimostrando, soprattutto al sud, che il voto per contrastare il centrodestra è il voto per il M5S". Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte.

Conte: "Nostra rimonta significativa. Le scelte del Pd hanno aiutato il centrodestra"