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Elezioni, la Lega dimezza i suoi consensi (anche al Nord), mentre il M5S rimane forte al Sud Italia. L'analisi del voto di Youtrend

TRENTO. Una Lega che dimezza i suoi consensi e un Movimento 5 stelle che invece spopola al sud. E' questa l'analisi che emerge dai risultati di Youtrend trasmessi durante la trasmissione Omnibus questa mattina su La7. A spiegare l'analisi della composizione parlamentare dopo le elezioni politiche Lorenzo Pregliasco di Youtrend.

Sulla base dei dati del Ministero dell'Interno il parlamento dovrebbe comporsi alla Camera di 118 seggi per il primo partito, Fratelli d'Italia; 65 alla Lega; 45 a Forza Italia; 7 a Noi moderati. Seguono poi per l'opposizione 65 seggi al Partito democratico; 2 a + Europa, 1 a Impegno Civico; 12 Alleanza Sinistra-Verdi. Ventuno i seggi per Azione-Italia Viva e 51 al Movimento 5 stelle.

"La Lega ha avuto un buon risultato per i collegi uninominali - spiega Pregliasco intervistato a Omnibus -  grazie alla ripartizione che è stata fatta stata fatta a luglio, basandosi sui rapporti di forza nei sondaggi: la lega ha avuto più seggi rispetto a quanti ne avrebbe avuti se l’accordo fosse stato fatto oggi".

Infatti come si può notare dai risultati con "meno di un terzo dei voti di Fratelli d'Italia ha più della metà dei seggi in parlamento: 65 deputati sui 118 alla Camera".

Per quanto riguarda il Senato, stando ai risultati, 66 a FdI; 29 alla Lega; 18 a Forza Italia; 2 a Noi moderati. Seguono poi per l'opposizione 37 seggi al Partito democratico; 4 Alleanza Sinistra-Verdi. Nove i seggi per Azione-Italia Viva e 28 al Movimento 5 stelle.

Anche al Senato rimane quindi lo stesso rapporto per i seggi della Lega rispetto a Fratelli d'Italia. "In termini di rappresentanza parlamentare la lega peserà soprattutto al Senato - continua Pregliasco - con 115 senatori di maggioranza, 29 pesano".

La lettura politica che ne emerge è però ben diversa, proprio perché la Lega dimezza il consenso rispetto alle precedenti politiche. Nel 2018 se alla Camera la Lega aveva ottenuto 17,35%  (con FdI ferma al 4,35%), ora a livello nazionale cambiano i giochi: con le elezioni del 25 settembre FdI sale al 25,99% con la Lega che si ferma invece all'8,77%.

"Calo di 3 milioni di voti rispetto al 2018". E non solo. Secondo i dati la Lega è stata più che doppiata da FdI anche in Lombardia e Veneto, da sempre aree ad ampio consenso leghista. "La Lega perde anche quasi tutto quell’insediamento che Salvini aveva pazientemente costruito sotto l’Emilia Romagna, nell'Italia centro meridionale fino al sud per le Europee".

Molto forte quindi FdI che non ottiene consensi soltanto al suo "classico radicamento nel centro sud. La distribuzione del partito di Fdi pesca moltissimo nel Nord est e nel Nord produttivo, moto diverso dal bacino classico di Fdi. Ha assorbito caratteristiche classiche del centrodestra italiano".

Sempre secondo le statistiche riportate da Youtrend, il M5S rimane forte nel Sud Italia: "Il reddito di cittadinanza rimane sicuramente un fattore importante. C’è una correlazione geografica da dove sono stati raccolti i voti del M5s e il numero di percettori del reddito di cittadinanza, misura che tocca molto tante persone nel sud".

Inoltre oltre alla misura, questo sarebbe stato visto dai cittadini come "una promessa mantenuta che ha dato credibilità".