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Frana a Casamicciola (Ischia), una casa su 4 è abusiva: sono 27mila le richieste di condono

Polemiche sulla sanatoria del governo Conte, ma quasi un ischitano su due costruisce illegalmente.

Frana Casamicciola Ischia casa abusiva
Frana Casamicciola Ischia casa abusiva

Frana a Casamicciola (Ischia), una casa su 4 è abusiva: sono 27mila le richieste di condono (foto ANSA)

Ischia, un’isola con quasi 63mila abitanti e 27mila richieste di sanatorie per abusi edilizi presentate negli ultimi tre condoni. Poco più di 2mila sono i residenti di Casamicciola Terme che vivono in un terreno a rischio frane “molto elevato” o “elevato”. Significa un cittadino su quattro. Trecento residenti vivono in un’area a rischio elevato di alluvioni. Sono 72 le frane registrate tra il 2018 e il 2021.

Condoni a Ischia, come stanno le cose

L’ultimo condono dell’Era Berlusconi, di 19 anni fa, non era applicabile a causa del vincolo ambientale. Ci voleva una norma supplementare. La politica locale si è sempre messa di mezzo sugli abbattimenti. Nel 2018, ai tempi del “condono” di Conte, non mancarono polemiche anche dentro al Movimento 5 stelle, qualcuno definiì la norma per Ischia “una porcata” e 10 senatori M5s dissidenti votarono contro. Il testo passò però alla Camera e al Senato. I fatti dicono che nel 2018 il primo esecutivo Lega-M5s inserì una sanatoria nel decreto Genova, dopo il disastro del ponte Morandi. Una sanatoria che permise di condonare anche case abusive costruite in zone sottoposte a vincolo idrogeologico, applicando a tutti gli edifici danneggiati dal sisma del 2017 la sanatoria Craxi del 1985, più permissiva anche dei successivi condoni dei governi Berlusconi del 1994 e del 2003.

Cosa dice la norma del 2018

Nel testo del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, al capo III relativo agli interventi nei territori dei Comuni dell’isola di Ischia si trova l’articolo 25, “Definizione delle procedure di condono”. È stata in sostanza data la possibilità di riaprire i termini di un vecchio condono e sanare gli abusi costruiti negli anni. Un condono, quello targato Lega-5 Stelle, come spiega il segretario dei Verdi Angelo Bonelli, che è stato un successo: dalla sola isola sono arrivate 27mila richieste ufficiali di sanatoria edilizia: nei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno, che contano circa 13mila abitanti, le pratiche di condono sono oltre seimila, una persona su due”.

A Ischia costruzioni di ogni tipo sono spuntate vista mare senza alcuna pianificazione. “Case su altre case appoggiate malamente su un terreno per sua natura cedevole e fragile – scrive sulla Stampa il geologo Mario Tozzi – in un festival della bulimia costruttiva che ha pochi pari in Italia […] Quasi un ischitano su due costruisce illegalmente, un record. E ci sono anche 600 edifici che da anni sono in lista d’attesa per essere abbattuti. Non li abbatteranno mai”. Ogni ischitano è collegato, direttamente o tramite un parente, a un caso di abusivismo. 

Le polemiche sul dissesto idrogeologico e le sanatorie

Ospite di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più, Giuseppe Conte si difende dall’accusa di aver favorito l’abusivismo nell’isola con il decreto Genova del 2018. Il suo governo, questo il senso del suo discorso, cercò di dare una sistemata al caos normativo che altri avevano creato. Era pensata come una procedura di semplificazione: “Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l’articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l’esito delle pratiche”. L’ex premier insiste: “Non era affatto un condono. È uno dei primi dossier che abbiamo assolto con senso di responsabilità cercando di sbloccare una situazione che c’era senza derogare ai vincoli idrogeologici. Era una procedura di semplificazione”, aggiunge.

L’ex premier aggiunge: “Ischia è una tragedia in un territorio molto complicato, violentato dal dissesto idrogeologico. Quando mi sono insediato nel 2018 abbiamo trovato una unità di missione che impiegava solo nove mesi per attuare un progetto. Chiamai il ministro Costa e chiesi – insieme al capo della Protezione civile, Borrelli – di elaborare un progetto chiamato ‘Proteggi Italia’, un piano per mettere in sicurezza edifici pubblici e privati italiani. Per quel piano abbiamo stanziato 11,5 miliardi e abbiamo reso soggetti attuatori i presidenti delle Regioni. Di quei soldi non so dire esattamente ma è stata spesa una piccolissima parte ed è un problema che ci trasciniamo da tempo. A Ischia – conclude Conte – ci sono richieste di condono precedenti al 2018, dunque precedenti al mio governo, per circa 27mila abitazioni su 60mila abitazioni, quindi la metà con richiesta di condono. In più ci sono richieste per danni da terremoto per 1.100 abitazioni. Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l’articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l’esito delle pratiche”, dice il presidente del Movimento 5 stelle.

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