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Garbagnate morto l’artista Frank Kopo Coppolino, che ha suonato anche con Caparezza

Garbagnate morto l’artista Frank Kopo Coppolino, che ha suonato anche con Caparezza.
Il rock italiano e la comunità di Garbagnate piangono Franco Buzzi, in arte conosciuto come Frank Kopo Coppolino, che si è spento dopo aver lottato con forza contro una malattia che non gli ha dato scampo e ce lo ha portato via a soli 56 anni.

Nato a Milano il 17 aprile del 1966, Frank aveva abitato a lungo a Garbagnate, trasferitosi successivamente a Porto Ceresio. Ma con l’insorgere della malattia ha voluto riavvicinarsi alla madre residente in via Peloritana al 73. Frank inizia giovanissimo la sua carriera musicale, suonando basso, chitarra, tastiere e batteria, studiando però privatamente il basso con il grande jazzista Stefano Cerri. Inizia la sua carriera musicale a soli 14 anni nel gruppo rock garbagnatese dei “Coati”, insieme a Sal-vatore, Mimmo, Franco, Rosi, Francesco e Antonio, crescendo “a pane e Pooh”, come ricordano oggi i suoi ex compagni di band.

Garbagnate, morto Frank Kopo Coppolino: la sua carriera, anche con Caparezza

Poi, artista sempre più di talento, Franco nel 1988 entra nel gruppo dei Daydream, con i quali suona nei principali locali Italiani. Entra successivamente in pianta stabile nel gruppo degli Exilia per una lunghissima serie di apparizioni in show televisivi in Italia e all’estero, ne segue un lungo periodo durante il quale Kopo sperimenta soluzioni personali e collaborazioni con varie Band, si dedica anche all’insegnamento della musica a giovani allievi.

Nella sua carriera ha lavorato con grandi nomi della musica quali Dario Fochi, Steve Angarthale, Pino Scotto, Kee Marcello degli Europe, Caparezza… L’ultimo grande lavoro Frank lo ha prodotto a maggio 2020 insieme ad Alex Panigada e Steve Volta, realizzando l’album “Don’t look back” per la band chiamata Brothers In Rock che ha ottenuto successo in numerosi Paesi del mondo. Tutto questo fino a quando la malattia non ha interrotto repentinamente la sua carriera artistica, sino a sabato 21 gennaio quando giunge la notizia più triste della sua morte a soli 56 anni, forse per preparare per un “grande concerto fra le stelle”.

I funerali si sono svolti martedì 24 gennaio alle 14, nella chiesa di San Giuseppe Artigiano a Bariana, alla presenza della mamma, dei parenti e soprattutto degli amici, coloro che gli hanno voluto bene e non hanno voluto mancare all’ultimo saluto, prima che la salma fosse avviata alla cremazione. Il mondo musicale perde un talento unico che ha saputo imporre la sua impronta nel rock determinando uno stile seguito poi da tante nuove generazioni che si riferiscono a lui come ad una vera e propria icona, tant’è che della sua scomparsa hanno scritto con ammirevoli articoli tutti i più importanti siti di musica rock italiani.

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