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Giorgetti: nessun condono, non è direzione governo. Disponibili a correggere distorsioni su extraprofitti

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’audizione

Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti illustrando le misure contenuta in manovra in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato

2 dicembre 2022

(ANSA)

«L’andamento dell’economia continua a sorprendere in quanto a resilienza». Guardando avanti «non possiamo escludere una temporanea flessione del Pil nei primi mesi a cavallo dell’anno». «Tuttavia guardando più oltre - ha aggiunto Giorgetti - nell’ipotesi che non ci siano nuovi shock prevediamo che l’economia riprenda slancio nel corso del 2023 anche grazie all’impulso del Pnrr». Lo ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti illustrando le misure contenute in manovra in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.

A tal proposito il ministro ha ribadito l’importanza «di accelerare l’attuazione del Pnrr pur in presenza di ostacoli quali il rialzo dei prezzi dei materiali con le sue inevitabili conseguenze sui costi finali delle opere pubbliche».

«Nessun condono, non è direzione governo»

Inoltre Giorgetti ha spiegato che il governo non ha «introdotto alcuna forma di sanatoria o condono, come pure da qualche parte è stato erroneamente sostenuto: non sono stati previsti abbattimenti dell’ammontare delle imposte dovute né limitazioni dei poteri di controllo dell’Amministrazione finanziaria».

«Disponibili a correggere distorsioni su extraprofitti»
Per quanto riguarda l’impatto sulla platea degli extraprofitti, «sicuramente pagare le tasse non fa piacere a nessuno, ma pagarle in qualche modo distorto - e già c’era qualche sentenza che andava in questa direzione - ci ha spinto a riformare la misura sugli extraprofitti che andrà a colpire l’utile» ha detto il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in audizione. «Siamo disponibili, nell’ambito dell’esame parlamentare a correggere eventuali distorsioni», ha aggiunto.

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«Pil quasi 2% nel 2024,impegno superare stime 2025»

Capitolo crescita. Nel quadro macroeconomico programmatico, in presenza di una corposa manovra di bilancio, «prevediamo che la crescita del Pil acceleri a quasi il 2 per cento nel 2024. Il successivo rallentamento all’1,3% previsto per il 2025 è di natura prudenziale e riflette la consuetudine per cui la previsione di medio termine debba ’piegare’ verso il tasso di crescita potenziale stimato per l’economia italiana. Il nostro impegno è di conseguire un tasso di crescita del Pil assai più elevato di quanto indicato dal quadro programmatico anche nel 2025». Il tutto sottolineando che la manovra si muove nella linea «della sostenibilità finanza pubblica».