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Gli attivisti però non si sono persi d’animo e nel giro di poco tempo hanno riposizionato la seduta che era stata danneggiata

TERRAGNOLO. “È la nostra rivincita” così gli attivisti che si battono contro la realizzazione della Valdastico, il prolungamento dell’A31, commentano il “riposizionamento” della panchina che era stata vandalizzata da ignoti.

Sono quattro le panchine “No-A31” con incisi alcuni slogan come “Questa è la tua casa, prenditene cura”, “Siedi, inspira, vivi la natura”, “Lasciati trasportare dall’incanto del paesaggio” e “Respira la natura, guarda la bellezza”. Messaggi chiari per ribadire la contrarietà al progetto della Valdastico fortemente voluto dalla Giunta leghista che governa in Trentino.

Le sedute (completamente in legno) sono state realizzate dall’artista Davide Bertoldi grazie alle donazioni ricevute dagli attivisti e sono state posizionate nella varie frazioni di Terragnolo: Campi, Soldati, Serrada sulla via della Forra del Lupo e appena fuori dalla galleria sul confine tra Terragnolo e Rovereto.

Una di queste però era stata divelta e poi spinta in una scarpata. Gli attivisti però non si sono persi d’animo e nel giro di poco tempo hanno riposizionato la seduta che era stata danneggiata anche con l’aiuto dell’associazione “Terragnolo Che Conta” e il supporto del Comune.

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