Graffiti di San Lorenzo nel Duomo romano: l'artista è mantovano

Mantova. Nella Basilica di San Lorenzo al Verano a Roma, ammira la nuova icona di San Lorenzo, firmata dal mantovano Ermanno Poletti, docente del Liceo e Accademia delle Arti Giulio Romano. I lavori sono stati inaugurati alla presenza del Vescovo Daniele Salera e delle autorità civili e religiose nel giorno della festa del Santo, il 10 agosto. Fu realizzato con una particolare tecnica di scarabocchio su gesso, insegnante all'Accademia di Belle Arti di Brera, da Poletti. Una serie di strati di gesso colorato, dal più chiaro al più scuro, sono posti su una lastra di alluminio. Questi sono illuminati da una specifica tecnica di incisione. Alto oltre due metri e largo un metro, il tavolo è decorato con foglia d'oro. Tecniche artistiche utilizzate soprattutto nell'antichità.

Per Poletti si tratta di un traguardo importante. «All'interno della cattedrale, oltre alle spoglie di San Lorenzo, ci sono anche le rovine di Santo Stefano di Papa Pio IX Alcide De Gasperi - racconta l'artista - Per me è un onore, un patrimonio incommensurabile di fede, cultura e tradizione è stata ereditata: un patrimonio appartenente alla Basilica di Roma e a tante altre città e realtà italiane e straniere.

Nella notte di San Lorenzo, vedi una stella cadente ed esprimi un desiderio. Chi è anche il Guardiano dei sogni?». . «Un anno fa ho partecipato a una mostra alla Camera dei Comuni dedicata a San Lazzaro - spiega l'artista - i monaci che sono venuti alla mostra sono rimasti colpiti dal mio lavoro. Mi hanno poi contattato e commissionato quest'ultimo pezzo». Barbara Rodella