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Guerra in Ucraina, la Nato avvisa Putin: «Reazione dura se userà nucleare». Si muove anche la Ue, la Farnesina convoca ambasciatore di Mosca

Per l’ex colonnello del servizio di intelligence Fsb ed oppositore Gennadij Gudkov, però, lo zar mostra i muscoli perché in difficoltà. «Non lasciatevi ingannare, Putin non ha più così tante ambizioni e ossessioni. Si sta salvando la pelle, perché è ben consapevole che la guerra, se non ancora persa, sarà persa. E i primi cigni neri della sua sconfitta - ha detto - sono già volati. Putin ha un piano sanguinario pragmatico e cinico molto chiaro. Sta creando le condizioni per un futuro ricatto nucleare».

Il nuovo sostegno della Ue a Kiev

Accanto a quello della Nato, a Kiev arriva anche il nuovo sostegno dell’Europa. In una telefonata con Zelensky, il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito l’impegno «ad aiutare l’Ucraina a ritrovare la piena sovranità ed integrità territoriale», promettendo di impegnarsi per «nuove sanzioni», mentre Germania, Danimarca e Norvegia hanno annunciato l’invio a partire dal 2023 dei sistema di artiglieria slovacchi Zuzana-2 con proiettili di 155 mm, secondo lo standard dell’Alleanza atlantica.

Nel frattempo, l’allarme resta alto sulla sicurezza alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica Rafael Grossi ha parlato di una «grave preoccupazione», annunciando visite «a Kiev e Mosca la prossima settimana» per cercare di rilanciare il progetto di una zona di sicurezza nell’impianto più grande d’Europa, sempre a rischio per i continui scontri e bombardamenti nell’area.

Farnesina convoca ambasciatore russo

Intanto, l’’Italia formalizzerà alla Russia che non riconosce l’esito dei referendum in Ucraina organizzati dalle forze di occupazione. E lo farà domani 3 ottobre alla Farnesina, dove è stato convocato l’ambasciatore Sergey Razov. Quella di Roma non è un’iniziativa isolata, ma in ambito Ue, tanto che a Berlino si sono mossi nella stessa direzione.

L’obiettivo è dare un segnale di condanna a Mosca per quest’ennesimo strappo, aggravato dalle minacce al ricorso di armi nucleari, che rischia di avvitare il conflitto in una spirale senza ritorno.