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Guerra Russia-Ucraina, maxi rissa tra reclute e soldati in una base vicino a Mosca

Nel 223esimo giorno di guerra in Ucraina, una maxi rissa tra nuove reclute e soldati è scoppiata in una base dell'esercito russo vicino Mosca. Secondo quanto riferito da Baza, «i nuovi arrivati» non hanno ricevuto un caldo benvenuto, ma al contrario «i soldati che prestavano servizio» nella base gli «hanno ordinato di consegnargli i vestiti ed i telefoni cellulari». Le nuove reclute – chiamate alle armi nel quadro della mobilitazione parziale annunciata da Puti – hanno respinto le richieste e ne sarebbe scaturita una rissa nella quale avrebbero avuto la meglio, tanto che circa 20 soldati si sarebbero rinchiusi in un edificio e avrebbero chiamato la polizia per chiedere aiuto. Nel frattempo, il conflitto sul terreno prosegue e Mosca ammette che l'esercito ucraino è riuscito a «penetrare le linee della nostra difesa» nell'area dei villaggi di Zolota Balka e Oleksandrivka, nella regione meridionale di Kherson, appena annessa da Mosca. A tal proposito, nella giornata di ieri la Farnesina ha condannato i referendum farsa nei territori ucraini occupati dai russi e ha convocato l'ambasciatore di Mosca Razov. La Svezia ha rilanciato invece l'allarme sul Nord Stream 2: «Una delle perdite non si è fermata, al contrario è aumentata».

L’analisi – Mosca alza la posta di fronte alla sconfitte, ma è sempre più sola
Il caso – La Farnesina all’ambasciatore russo: “Condanniamo i vostri referendum”
La storia – La Repubblica Ceca raccoglie 1.3 milioni di dollari per riparare un tank sovietico da spedire all’esercito ucraino

Cos’è successo nella giornata di ieri 4 ottobre

Aggiornamenti ora per ora
23.17 – Da Usa nuovi sistemi missilistici avanzati a Kiev
Gli Stati Uniti invieranno presto all'Ucraina quattro nuovi sistemi missilistici avanzati, nell'ambito di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 625 milioni di dollari, che dovrebbe essere annunciato martedì. Lo hanno riferito funzionari dell'Amministrazione. Si tratterebbe dei primi sistemi Himars (High Mobility Artillery Rocket Systems) che verrebbero inviati all'Ucraina a partire dalla fine di luglio, portando il totale a 20.