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I bambini a lezione di legalità, gli encomi e la festa della polizia nel parchetto "della droga"

Cerimonie e ricorrenze / Centro Storico / Via Artigianelli

La cerimonia per San Michele, patrono della polizia di Stato, si è tenuta in un luogo simbolico. Il questore Odorisio: "Un città e una comunità che si stanno riappropriando di fette e porzioni del proprio territorio"

I bambini a lezione di legalità tra gli agenti a cavallo, nei giardinetti monzesi dove lo scivolo e i giochi spesso sono deserti perchè regna il degrado. E poi la messa, la festa e gli encomi. Giovedì 29 settembre nell'area verde di via Artigianelli la polizia di Stato ha celebrato il suo santo patrono, San Michele Arcangelo. 

Dopo la deposizione della corona di alloro presso il monumento ai Caduti della Polizia di Stato, in questura, alle 12 nei giardinetti di via Artigianelli si è tenuta la messa celebrata dall’Arciprete del Duomo, Silvano Provasi, dal cappellano della Polizia di Stato, Don Gianluca Bernardini e dal parroco della chiesa S.S. Trinità Artigianelli, Don Dario Dall’Era. Ad accompagnare e a scandire le fasi della cerimonia è stato il tenore, Lorenzo De Caro.

Un luogo simbolico

"Per l’occasione è stato scelto di celebrare tale ricorrenza ai giardini di via Artigianelli, per il suo preciso significato: quello di una città e di una comunità che si sta riappropriando di fette e porzioni del proprio territorio" hanno annunciato dalla questura. Alla festa hanno preso parte anche alcuni studenti delle classi quinte della scuola elementare Casati di Muggiò che hanno partecipato a percorsi informativi sulla legalità presso degli stand della Polizia Stradale, Polizia Ferroviaria e della Polizia Scientifica che li ha intrattenuti mostrando come vengono rilevate le impronte digitali. I piccoli cittadini hanno visto in azione il cane antidroga della Polizia di Stato e una pattuglia a cavallo insieme alle auto storiche e alle volanti di servizio.

"Come difensore della collettività e del bene comaune ogni operatore di polizia assolve la propria missione con generosità, altruismo e spirito di servizio" ha detto il questore nel corso del suo intervento pubblico. "Spirito di servizio: nei nostri uffici esistono i cosiddetti ordini di servizioin base ai quali il poliziotto va per le strade e i quartieri interpretando il senso nobile dell'accezione del verbo servire inteso come mettersi al servizio della gente, essere a disposizione del prossimo, soccorrere chi è in difficoltà, garantire e difendere il faro della legalità" ha aggiunto prima di rivolgere un pensiero a tutte le famiglie degli operatori.

Premi ed encomi

Nei giardinetti di via Artigianelli sono stati consegnati encomi e premi a poliziotti della questura che si sono distinti per particolari attività. Destinatari dei riconoscimenti sono stati il viceispettore Alessandro Petta, l'assistente capo Zampaglione Antonio, l'assistente capo Domenico Barra, l'agente scelto Alessandro Frangiosi e infine la medaglia di bronzo al merito del servizio consegnata all'agente scelto Spinella Daniele in servizio alla sottosezione della Stradale di Arcore per i dieci anni di attività.