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Indonesia, sesso fuori da matrimonio vietato per legge

Nel nuovo codice penale confermata la pena di morte e viene estesa la legge sulla blasfemia. In allarme le associazioni per i diritti civili: "Minaccia libertà espressione e privacy"

 Il Parlamento dell’Indonesia ha approvato una controversa revisione del suo codice penale che vieta il sesso fuori dal matrimonio. I rapporti extraconiugali saranno puniti con un anno di carcere. Il codice si applica sia ai cittadini che ai visitatori stranieri.  

Dopo la ratifica, il nuovo codice penale dovrà essere firmato dal presidente, secondo quanto dichiarato dal vice ministro della Legge e dei Diritti umani Edward Hiariej, ma non sarà applicato immediatamente. Restano infatti molti regolamenti di attuazione che dovranno essere elaborati e non ciò non avverrà “prima di un anno”. Secondo Hiariej ci potranno volere anche tre anni per passare dal vecchio al nuovo codice.  

Una copia del codice penale modificato, ottenuta dall’Associated Press, include diversi articoli rivisti che rendono il sesso al di fuori del matrimonio punibile con un anno di carcere e la convivenza con sei mesi, ma le accuse di adulterio devono basarsi su denunce presentate alla polizia dal coniuge, dai genitori o dai figli.

Illegale la promozione della contraccezione, aborto illegale

Il testo dice anche che la promozione della contraccezione e la blasfemia religiosa sono illegali e ripristina il divieto di insultare il presidente e il vicepresidente in carica, le istituzioni statali e l’ideologia nazionale. Gli insulti al presidente in carica devono essere denunciati dal presidente e possono comportare fino a tre anni di carcere. Hiariej ha detto che il governo ha fornito “la spiegazione più rigorosa possibile che distingue tra insulti e critiche”. Il codice continua a ritenere l’aborto è un crimine, ma aggiunge eccezioni per le donne che corrono rischi per la salute e in caso di stupro, a condizione che il feto abbia meno di 12 settimane, in linea con quanto già regolato dalla legge sulla pratica medica del 2004.

Le critiche delle associazioni per i diritti

Gruppi che lottano in difesa dei diritti civili hanno criticato alcune delle revisioni ritenendole eccessivamente ampie o vaghe e hanno avvertito che la loro introduzione nel nuovo codice penale potrebbe penalizzare le normali attività e minacciare la libertà di espressione e i diritti alla privacy.

Abrogato una articolo che avrebbe reso illegale i rapporti omossessuali

Tuttavia, alcuni sostenitori l’hanno salutata come una vittoria per la minoranza LGBTQ del Paese. I legislatori, durante un’accesa sessione di deliberazioni, hanno infine concordato di abrogare un articolo proposto dai gruppi islamici che avrebbe reso illegale il sesso gay.

Il codice manterrà anche la pena di morte all’interno del sistema penale, nonostante gli appelli della Commissione nazionale per i diritti umani e di altri gruppi ad abolire la pena capitale, come hanno fatto decine di altri Paesi. Il codice penale è rimasto in sospeso per decenni, mentre i legislatori della più grande nazione a maggioranza musulmana del mondo lottavano per adattare la cultura e le norme locali al codice penale, retaggio dell’amministrazione coloniale olandese. 

Il nuovo codice prevede che la pena di morte venga comminata alternativamente con un periodo di prova: ciò significa che un giudice non può imporre immediatamente una condanna a morte. Se entro un periodo di 10 anni il condannato si comporta bene, la pena di morte viene cambiata in ergastolo o 20 anni di reclusione.

Carcere per chi diffonde ideologia marxista

Il codice espande anche la legge sulla blasfemia esistente e mantiene una pena detentiva di cinque anni per le deviazioni dai principi fondamentali delle sei religioni riconosciute in Indonesia: Islam, protestantesimo, cattolicesimo, induismo, buddismo e confucianesimo. I cittadini potrebbero rischiare una condanna a 10 anni per essersi associati a organizzazioni che seguono l‘ideologia marxista-leninista e una condanna a quattro anni per aver diffuso il comunismo. 

Human Rights Watch ha dichiarato martedì che le leggi che penalizzano le critiche ai leader pubblici sono contrarie al diritto internazionale e il fatto che alcune forme di espressione siano considerate offensive non è sufficiente a giustificare restrizioni o sanzioni. Il pericolo di leggi oppressive non è che vengano applicate in maniera generalizzata, ma che diano adito a un’applicazione selettiva”, ha dichiarato Andreas Harsono, ricercatore senior sull’Indonesia del gruppo. Molti alberghi, anche in zone turistiche come Bali e la metropoli di Giacarta, rischieranno di perdere i loro visitatori, ha aggiunto. Queste leggi permettono alla polizia di chiedere tangenti, ai funzionari di incarcerare i nemici politici, ad esempio con la legge sulla blasfemia”, ha detto Harsono.

L’Indonesia, la quarta nazione più popolosa al mondo e la terza più grande democrazia, è un avamposto di democrazia in un quartiere del Sud-Est asiatico di governi autoritari.

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