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Kadyrov lancia una nuova proposta: Putin dovrebbe usare le armi nucleari in Ucraina

Cecenia: Putin usi nucleare in Ucraina

Il Presidente della Repubblica di Cecenia Ramzan Kadyrov, onnipresente condottiero delle truppe cecene sul fronte Ucraino in appoggio alle unità militari di Mosca ed a quelle filorusse, è intervenuto nel dibattito sui rovesci militari subiti dalle armate di Putin con una proposta assolutamente surreale.

Infatti dopo il ritiro dalle truppe russe dalla città strategica di Lyman, nella regione di Donetsk, il leader ceceno ha invitato Mosca a valutare l’impiego di un’arma nucleare a basso potenziale in Ucraina.

“A mio parere dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino alla dichiarazione della legge marziale nelle zone di confine e l’uso di armi nucleari a basso potenziale”, ha detto Kadyrov criticando duramente i comandi di Mosca Poi, critica il “nepotismo nell’esercito:serve gente forte e coraggiosa”,dice.

Donbass, annessione boomerang? 5 mila soldati russi circondati dalle truppe Ucraine a Lyman

Nonostante i referendum farsa organizzati dalla Russia nel sud est dell’Ucraina la settimana scorsa, e le conseguenti “annessioni” territoriali procalamate appena ieri, la situazione sul terreno volge invece al peggio per le truppe del Cremlino nel Donbass, dimostrando la precarietà dell’occupazione ottenuta da Putin in tali aree, al di là dei roboanti proclami di vittoria ascoltati ieri nella Piazza Rossa di Mosca.

Infatti oltre 5 mila militari russi nella città stategica di Lyman in Donbass sono sati circondati dall’esercito ucraino, afferma Kiev che ha rivolto loro un appello a ritirarsi,appello rifiutato dai comandanti militari.

Le truppe ucraine hanno preso il controllo delle strade e i russi non possono ritirarsi come hanno fatto nella regione di Kharkiv. Intanto questa mattina i russi hanno lanciato missili su Odessa e Mikolayv. Nelle ultime 24 ore sono stati oltre 50 gli attacchi russi nella regione di Donetsk. 4 civili morti.

Ucraina, Zelensky a Izyum liberata: “Torture come a Bucha”

Prima, quando guardavamo in alto, cercavamo sempre un cielo blu. Oggi, quando guardiamo in alto, cerchiamo solo una cosa: la bandiera dell’Ucraina. Il nostro giallo-blu sventola già nell’Izyum liberata. E così sarà in ogni città e villaggio ucraini. Ci stiamo muovendo in una sola direzione: avanti e verso la vittoria”. Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky arrivato a Izyum, dove ha issato di nuovo la bandiera dell’Ucraina. Alla celebrazione hanno preso parte i rappresentanti delle Forze armate ucraine e di altre forze di sicurezza, che pochi giorni fa hanno liberato la città dai russi. 

“Non ci si può abituare a queste cose ma dopo Bucha non saremo sorpresi dai passi compiuti dai terroristi russi, perché vediamo la stessa cosa. Di nuovo torture, di nuovo distruzione di scuole, asili… Loro fanno le stesse cose. Non ho visto niente di nuovo”, ha detto Zelensky.

Intanto l’esercito russo sta attaccando in tutte le aree della regione di Donetsk dove passa la linea del fronte, in particolare, c’è stato un massiccio bombardamento di Avdiivka: lo ha affermato il capo militare regionale Pavlo Kyrylenko. Lo riporta Unian. “Ad Avdiivka, i massicci bombardamenti di artiglieria al mattino hanno colpito di nuovo la parte vecchia e centrale della città. Non abbiamo ancora informazioni sufficienti su eventuali vittime e danni”, ha detto.

L’esercito russo ha nuovamente bombardato la notte scorsa la città di Kramatorsk, nella regione di Donetsk, come ha riferito il sindaco Oleksandr Honcharenko citato da Ukrinform. “Di nuovo un bombardamento notturno a Kramatorsk, di nuovo il settore privato. Non ci sono vittime, ma c’è distruzione di case”, ha scritto sui social.

Il Pentagono ha constatato che “un certo numero di soldati russi” si sono ritirati dalla regione ucraina di Kharkiv. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa americano, il generale Pat Ryder. “Abbiamo visto un certo numero di forze di Mosca, specialmente nel nordest, nella regione di Kharkiv, attraversare il confine per tornare in Russia”, ha detto il portavoce del Pentagono precisando tuttavia che “i soldati russi si trovano ancora in massa in Ucraina”. “Non si può rispondere alla domanda se l’Ucraina è a un punto di svolta. E’ difficile dirlo”. Lo ha affermato il presidente americano Joe Biden, rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito in Delaware. “È chiaro che gli ucraini hanno fatto progressi significativi. Ma sarà un lungo cammino”, ha aggiunto.

Cinque civili sono stati uccisi e 16 feriti nei bombardamenti russi dell’ultimo giorno nella regione di Donetsk secondo il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko, riporta Ukrinform. “Il 13 settembre 2022 i russi hanno ucciso cinque civili nella regione di Donetsk, precisamente a Bakhmut. Altre sedici persone sono rimaste ferite”, ha detto Kyrylenko, secondo il quale “per il momento è impossibile calcolare il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha”.

Il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych ha prospettato la possibilità di sfruttare l‘avanzamento sul territorio durante la settimana nella regione di Kharkiv per avanzare nella provincia orientale di Lugansk. “Ora c’è un assalto a Lyman e potrebbe esserci un’avanzata su Siversk”, ha detto Arestovych in un video, riportato dal Guardian. Tuttavia, i filorussi dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk hanno negato le affermazioni e in un video hanno affermato che Lyman rimane nelle loro mani: “La situazione si è stabilizzata. Il nemico naturalmente sta cercando di avanzare in piccoli gruppi, ma le forze alleate (a guida russa) lo stanno respingendo completamente”.

Durante la notte scorsa le truppe russe hanno colpito per tre volte il distretto meridionale di Nikopol con l’artiglieria pesante, sparando 75 proiettili. Lo afferma il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, citato da Ukrinform. “Il nemico ha colpito tre volte il distretto di Nikopol durante la scorsa notte. Le comunità di Nikopol e Marhanets sono state bombardate con artiglieria pesante. Sono stati sparati 75 proiettili. Non sono state segnalate vittime”, ha detto Reznichenko, “sono state danneggiate fino a 20 case, diversi gasdotti e linee di trasmissione elettrica. Circa 3.000 famiglie sono rimaste senza elettricità. I servizi di alimentazione sono stati parzialmente ripristinati, ma sono in corso lavori di riparazione nelle comunità di Marhanets, Myrove e Tomkivka”.

La Russia ha utilizzato probabilmente per la prima volta veicoli aerei senza equipaggio di fabbricazione iraniana in Ucraina: lo afferma l’intelligence britannica del Ministero della Difesa dopo che Kiev ha riferito di aver abbattuto ieri un drone Shahed-136. Il dispositivo è un’arma di “attacco a senso unico”, ha affermato il Ministero della Difesa nel suo report del mattino, ed è stata utilizzata in Medio Oriente. L’abbattimento del drone vicino alla linea del fronte in Ucraina suggerisce che la Russia stia usando le armi come arma tattica piuttosto che strategica, mirando alle installazioni militari più in profondità nel territorio ucraino. (ANSA)

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