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L'Europarlamento libera la plenaria per Zelensky: in giornata l'annuncio ufficiale della visita a Bruxelles

BRUXELLES. Mancano solo alcuni dettagli, ma più fonti assicurano che la visita di Volodymyr Zelensky a Bruxelles è ormai definita e l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare nelle prossime ore: il presidente ucraino sarà a Bruxelles giovedì per partecipare prima a una seduta straordinaria del Parlamento europeo e poi alla riunione del Consiglio europeo. Un ulteriore segnale è arrivato con la comunicazione che l’Eurocamera ha trasmesso al Comitato delle Regioni nella quale si fa riferimento all’organizzazione della seduta plenaria.

I rappresentanti delle amministrazioni locali avrebbero dovuto riunirsi nella plenaria del Parlamento domani e giovedì, ma l’inatteso arrivo del capo di Stato ucraino costringerà il Comitato delle Regioni a spostarsi nell’edificio Jozsef Antall e a lasciare l’emiciclo agli eurodeputati, dove Zelensky farà un intervento prima di trasferirsi all’Europa Building per partecipare al Consiglio europeo in quella che sarà la sua prima visita a Bruxelles e la sua seconda uscita dal Paese dal 24 febbraio dello scorso anno, dopo il viaggio negli Stati Uniti a dicembre.

Ci sono almeno tre buone ragioni che hanno spinto Volodymyr Zelensky a organizzare questa missione nella capitale Ue. Vorrebbe poter guardare negli occhi Viktor Orban per chiedergli di smetterla di fare resistenza sulle sanzioni economiche alla Russia. E rivolgersi direttamente a chi, come Mark Rutte, frena sul percorso di adesione dell’Ucraina nell’Unione europea. Ma soprattutto vuole avvertire gli alleati Ue che tra una settimana-dieci giorni è prevista una pesante offensiva da parte di Mosca nell’Est e nel Sud del Paese, per questo è necessario aumentare il supporto militare e accelerare la consegna dei carri armati.
 

Davanti alla sede del Parlamento europeo, nella Place du Luxembourg, sono stati esposti un camion dei pompieri distrutto e un’ambulanza con la fiancata sinistra crivellata di colpi. Il primo era esploso sopra una mina nei pressi di Kiev, mentre la seconda era stata attaccata dall’esercito russo nella regione di Kharkiv. Li hanno portati fin qui i volontari dell’associazione “LUkraine” e i due mezzi resteranno davanti alla sede dell’Europarlamento fino a giovedì, giorno in cui dovrebbe arrivare Zelensky. Il programma al quale stanno lavorando nella massima riservatezza i vertici delle istituzioni Ue prevede infatti la convocazione di una seduta straordinaria del Parlamento, durante la quale la presidente Roberta Metsola darà la parola al leader ucraino. «Non vediamo l’ora di darle il benvenuto a Bruxelles, presidente Zelensky», ha scritto in un tweet il gruppo del Ppe, salvo poi cancellare il messaggio.

Dopo l’intervento in Parlamento, la bozza di programma – ovviamente suscettibile di modifiche – prevede il trasferimento all’Europa Building, dove si terrà il Consiglio europeo dedicato alla crisi economica e a quella migratoria, ma che ha in agenda anche una discussione sulla guerra in Ucraina. «I vertici delle istituzioni Ue ci appoggiano – aveva detto venerdì scorso Zelensky al termine del summit a Kiev con Ursula von der Leyen e Charles Michel –, ma a noi serve il sostegno di tutti i leader». Oltre al valore simbolico, la missione a Bruxelles ha quindi un obiettivo chiaro: sedersi al tavolo del vertice europeo per cercare di convincere i 27 capi di Stato e di governo a fare di più. Un anno fa, la sera del 24 febbraio, il suo intervento in video alla riunione del vertice Ue era servito a convincere anche i leader più riluttanti a dare il loro sostegno all’Ucraina, sia in termini di aiuti militari, sia sul fronte delle sanzioni. «Forse questa è l’ultima volta che mi vedete vivo», disse Zelensky, una frase che colpì molto anche l’ex premier Mario Draghi.


Un anno dopo Zelensky è convinto che sia necessario dare un’altra scossa agli alleati europei per evitare che si «rilassino». La Germania ha superato le resistenze e dopo un intenso pressing ha dato il via libera alla consegna dei carri armati Leopard 2. Ieri un portavoce del governo ha assicurato che arriveranno “rapidamente”, ma per Zelensky il tempo stringe. Al momento, infatti, è arrivato in Polonia soltanto un Leopard, spedito dal Canada: servirà per l’addestramento dell’esercito ucraino. La Russia si starebbe muovendo in anticipo per sfruttare questo vantaggio in modo da conquistare l’intero Donbass. Serhiy Hayday, governatore militare del Luhansk, ha detto che l’offensiva di Mosca inizierà “in qualsiasi momento dopo il 15 di febbraio”, dunque ben prima dell’anniversario dell’invasione.

Secondo gli analisti l’escalation nelle prossime settimane sarà inevitabile e anche il segretario generale delle Nazioni Unite vede solo nuvole nere all’orizzonte. “Le prospettive di pace continuano a diminuire e crescono le possibilità di un’ulteriore escalation” dice il portoghese Antonio Guterres, secondo il quale è “alto” il rischio di un conflitto nucleare, che potrebbe iniziare “volontariamente o per un incidente”.