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"La vita è una danza", la rinascita di una ballerina nel nuovo film di Cédric Klapisch

Cinema

Arriva nelle sale italiane con Bim il 6 ottobre una delicata commedia che racconta una storia di resilienza nel mondo della danza

“La vita è una danza”, chi mai potrebbe smentire la profonda verità del titolo del nuovo film diretto da Cédric Klapisch? Il regista ci convince ancora meglio di tale realtà raccontando la storia di resilienza e rinascita di Elise, una ballerina professionista costretta a ricominciare da zero, interpretata da Marion Barbeau, prima ballerina del balletto dell’Opera di Parigi che in questo ruolo rivela anche un grande talento attoriale. Insieme a lei nel cast, attori navigati che non fanno alcuna fatica a dare credibilità ai loro personaggi: Denis Podalydès che interpreta il padre di Elise, Henry, Muriel Robin nel personaggio chiave di Josian, Pio Marmaï (Loich), François Civil (Yann), Souheila Yacoub (Sabrina) e il coreografo Hofesh Shechter nella parte di se stesso.

La vita è una danza, trama

La danza per Elise Gautier è tutta la vita da quando aveva sei anni, ovvero dal  giorno in cu la madre, morta di lì a poco, la portò a seguire la sua prima lezione. Quando incontriamo Elise, all’inizio del film di cui è protagonista, di anni ne sono ormai passati venti, tutti scanditi da estenuanti ore e giorni di esercizi, saggi, spettacoli, studio e da quella ricerca della perfezione che è il fine ultimo di una ballerina classica. 
Lei ormai è una stella in ascesa, ma dopo aver scoperto il tradimento del suo ragazzo dietro le quinte dello spettacolo in cui è impegnata, sale sul palco e subisce un terribile infortunio. I medici l’avvertono che quella grave slogatura potrà tenerla ferma anche due anni. Solo l’amico fisioterapista Yann cerca di darle un po’ di speranza, spronandola a combattere per rimettersi presto in piedi e continuare a inseguire i suoi sogni. 
Per Elise l’infortunio è un punto di svolta. La prospettiva di dover rinunciare a quello che dava senso alle sue giornate la costringe a fare i conti con se stessa e con tutta la sua vita, dal naufragio del suo rapporto sentimentale al complicato rapporto con un padre che, rimasto vedovo, con tutti i suoi limiti, ha provato a crescere alla meglio tre figlie femmine, alla ricerca di alternative, di un ‘piano B’ a cui una ballerina di talento e lanciatissima non aveva mai immaginato di dover pensare. 

Per Elise quindi, si chiude il sipario sul balletto e si apre quello sulla danza della sua vita, tra tentativi di credere ancora in se stessa e nella sua forza, incontri illuminanti come quello cruciale con Josine, o quello che la sprona a sperimentare con l’audace Sabrina, anche lei ballerina infortunata costretta a rinunciare ai suoi sogni. 

La vita è una danza, la rinascita di Elise tra commedia, sentimenti e magnifiche coreografie

Tra i tetti di Parigi, i vicoli di Montmartre e i paesaggi selvaggi della Bretagna, la storia di resilienza e rinascita di Elise si dipana scadenzata da splendidi momenti che sono veri e propri omaggi all’arte della danza, in tutte le sue forme.

Si inizia subito con l’apertura del film che regala allo spettatore quasi un quarto d’ora di pura grazia seguendo Elise impegnata in quello che sarà il suo ultimo balletto classico. Poi, esattamente come vediamo cambiare la protagonista, assistiamo a spettacoli di danza diversi, dall’arte ruvida e coinvolgente dell’hip hop alle potenti coreografie moderne proposte da Hofesh Shechter. 

Cédric Klapisch, gran conoscitore e amante del mondo della danza a cui ha già dedicato un documentario, fa del suo film anche un bellissimo omaggio a questa arte, non sempre di facile lettura per tutti ma sempre di grande fascino. Qui le coreografie vengono usate magistralmente per sottolineare gli stati d’animo di Elise, le tappe del suo viaggio di rinascita, e sono quindi un elemento narrativo fondamentale, di grande impatto visivo e perfettamente amalgamato a tutti gli altri.

Sorprendente la bravura di Marion Barbeau, completamente a suo agio davanti alla camera, che da vita a una credibilissima Elise.

E molto azzeccati anche i personaggi che la circondano, in particolare le due donne che in qualche modo la spronano e la ispirano: Josian e Sabrina, e poi l’amico innamorato Yann e il padre Henry, che inizia anche lui ad affrontare le proprie difficoltà nel rapporto con la figlia proprio grazie alla nuova forza scoperta da lei in un momento difficile.

Anche in questo nuovo film“La vita è una danza” il pubblico ritroverà tutta la leggerezza e la sapienza nel trattare i sentimenti e i rapporti umani di Cédric Klapisch, capace sempre di raccontare storie di persone alternando introspezione e commedia con un equilibrio invidiabile.

Voto 7

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