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Le Borse di oggi, 29 settembre. Recessione e tensioni geopolitiche spaventano i mercati, listini Ue in forte calo. Germania, inflazione al 10%: massimo dal 1951

MILANO - Continuano a moltiplicarsi le nubi sull'economia europea. Ai timori di recessione e alla corso dei prezzi  in atto legata alla guerra si aggiungono ora i segnali di tensione in arrivo dal Regno Unito. Il maxi piano fiscale annunciato dalla neo premier Liz Truss è stato accolto con grande preoccupazione dai mercati e dagli osservatori internazionali, facendo precipitare la sterlina ai minimi di sempre e i rendimenti sui titoli britannici verso l'alto. Un'accelerazione che ha costretto la Bank of England ad intervenire con un acquisto temporaneo di titoli. Sullo sfondo continua a destare preoccupazione la crisi energetica, dopo i possibili sabotaggi al gasdotto Nord Stream, con il gas che è tornato ieri a salire, mentre in mattinata è stata individuata una quarta perdita.

Tutti segnali che spingono gli operatori verso la prudenza e in mattinata l'Europa parte con il freno a mano tirato e poi si appesantisce nel corso della mattinata. Va meglio in Asia, dove Tokyo archivia gli scambi a +0,95%.

Sussidi Usa, calo oltre oltre le attese

Calano in Usa le richieste dei sussidi di disoccupazione: nella settimana terminata il 24 settembre sono diminuite di 16 mila unità a 193.000, ossia ai minimi da aprile. Lo riporta il dipartimento del Lavoro. Le attese erano per 215.000 richieste.

Gas in calo dopo il maxi piano tedesco

Il prezzo del gas naturale in Europa cala ancora e si posiziona sui minimi di seduta a 185,5 euro per megawattora (-10,5%) dopo l'annuncio del nuovo pacchetto d'aiuti in Germania tra i 150 e i 200 miliardi volto a frenare i prezzi del gas. "Importiamo gas da altri Paesi, utilizziamo le capacità di tanti porti all'est e al nord, i nostri stoccaggi sono al 90%", ha dichiarato Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino, spiegando che "le centrali di carbone continuano a funzionare", mentre due delle ultime tre centrali nucleari "continuano a lavorare fino ad aprile 2023".

Ue, a picco la fidiucia dei consumatori a settembre

A settembre la fiducia dei consumatori europei nelle prospettive dell'economia ha registrato una nuova flessione di 3,5 punti "toccando il livello più basso di sempre". E' quanto emerge dai dati sull'andamento dell'indice Esi diffusi oggi dalla Commissione Ue. Nel complesso l'Esi - che misura il sentimento economico di industria, consumatori, servizi, commercio, costruzioni - ha registrato cali di 3,5 e 3,6 punti rispettivamente per l'insieme dell'Ue e per l'Eurozona. Per l'Italia la flessione dell'Esi è stata di 3,7 punti, la stessa dell'Olanda e inferiore solo a quella della Germania (4,8 punti).

Germania, inflazione verso nuovi rialzi

L'economia tedesca soffrirà ancora la crisi dei prezzi dell'energia e l'alta inflazione. L'inflazione salirà dalla media dell'8,4% nel 2022 a una media dell'8,8% nel 2023. Lo hanno annunciato oggi in conferenza stampa a Berlino i responsabili dei maggiori istituti economici tedeschi, presentando il loro rapporto "Crisi energetica: inflazione, recessione, perdita di ricchezza". Solo nel 2024 la soglia del 2% sarà "di nuovo gradualmente raggiunta".

Si appesantiscono le Borse europee

Le Borse europee proseguono in forte calo dopo un avvio debole, nonostante la chiusura positiva di Wall Street che ieri ha interrotto la serie di sei sedute di fila in calo. Sui listini pesano i timori per le tensioni geopolitiche e per una incombente recessione globale. Le prospettive economiche dell'Europa rimangono estremamente incerte anche alla luce della crisi energetica in corso, acuita dalle fughe di gas nel Mar Baltico e dall'avvicinarsi dell'inverno. A circa un'ora dall'inizio delle contrl'1,9% il Dax cede l'1,93% e Parigi l'1,76%. Milano segna -1,72%

Spread stabile a 240 punti

Lo spread tra Btp e Bund apre stabile a 240 punti. Stabile il rendimento del decennale italiano sale al 4,6%, rispetto al 4,5% della chiusura di ieri.

Sterlina ancora in calo

 La sterlina perde oltre l'1% sul dollaro, dopo l'intervento di ieri della Banca d'Inghilterra. La valuta britannica vale 1,0775 dollari, dopo essere scesa in precedenza a 1,0763.

Petrolio in flessione

Sono in calo questa mattina i prezzi del petrolio. Il Wti americano scende dello 0,8% portandosi a 81,49 dollari, mentre il Brent quotato a Londra è in flessione dello 0,76% a 88,64 dollari al barile.