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Le Borse di oggi, 3 febbraio. I mercati tirano il fiato dopo la volata Bce, pesano le trimestrali

MILANO - I future sui mercati europei sembrano tirare il fiato dopo la corsa della vigilia, spinta dall'interpretazione che gli investitori hanno dato alle parole di Christine Lagarde: la Bce tiene sì il pugno fermo contro l'inflazione con certi rialzi dei tassi ancora in futuro, ma il picco pare esser vicino. Nella notte, le trimestrali di Big Tech Usa hanno contribuito a sollevare qualche dubbio sulle prospettive economiche globali.

Non si riprende la galassia Adani del miliardario indiano finito sotto attacco con l'accusa di frode da parte del fondo Hindenburg Research. La Adani Enterprises Ltd. ha perso un altro 35% e tutte le dieci azioni della galassia sono andate in negativo, con perdite di ormai 115 miliardi di capitalizzazione.

Chiusura in rialzo, in mattinata, per Tokyo: +0,39%.

Petrolio in lieve calo in Asia

Petrolio in lieve ribasso sui mercati asiatici. Al momento i contratti sul Wti vengono ceduti a 75,6 dollari al barile, in calo dello 0,36%, mentre quelli sul Brent viaggiano a 82 dollari, cedendo lo 0,03%.

Future contrastati per Wall Street

Indici future di Wall Steet contrastati, in linea con la chiusura dei listini di ieri, con gli investitori che su muovono cauti tra l'ultimo rialzo dei tassi da parte della Fed e le comunicazioni delle trimestrali. Al momento i contratti su Dow Jones sono piatti a +0,01%, quelli su S&P perdono lo 0,55% mentre sul Nasdaq segnano -1,50%.

Tokyo chiude in rialzo in scia a Wall Street

La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dopo il rally dei titoli tecnologici statunitensi a Wall Street, con gli investitori che dopo le scelte della Fed sui tassi e i risultati delle trimestrali sono ora in attesa dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti. L'indice Nikkei 225 ha chiuso a +0,39% con 27.509,46 punti, mentre il più ampio indice Topix ha terminato a +0,26% con 1.970,26.

Pmi servizi, la Cina torna in positivo dopo quattro mesi

L'attività nei servizi in Cina a gennaio è migliorata dopo quattro mesi di contrazione, a seguito dell'abbandono delle restrizioni sanitarie legate alle rigide politiche di contrasto del Covid che hanno penalizzato l'economia. L'indice Pmi, calcolato da Ihs Markit e pubblicato dal gruppo Caixin, si è attestato a 52,9 punti a gennaio, in rialzo rispetto ai 48 di dicembre e con un risultato superiore rispetto alle stime di 51,6. Un dato inferiore a 50 riflette una contrazione dell'attività economica, superiore indica invece espansione.