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Le Borse di oggi, 5 ottobre. I mercati dimenticano il rally, Milano in forte ribasso. Petrolio, attesi i tagli Opec

MILANO - I mercati europei archiviano i maxi-guadagni della vigilia alimentati dalla speranza che i segnali sempre più consistenti di recessione inducano le Banche centrali a rallentare le loro strette monetarie. Ieri l'Europa ha riguadagnato oltre 300 miliardi di capitalizzazione, lo S&P500 di Wall Street ha messo a segno la miglior due-giorni dal marzo 2020. Entusiasmo che, questa mattina, si è diffuso anche all'Asia dove la Borsa di Hong Kong ha segnato un vero e proprio rally.

Oggi però lo spartito cambia, con le contrattazioni che si fanno più pesanti nel corso della seduta. Occhi puntati sul petrolio: il cartello dell'Opec+ potrebbe oggi annunciare un maxi taglio alla produzione da 2 milioni di barili al giorno. Il mercato ha anticipato la mossa con un rally delle quotazioni di Brent e Wti, che - in attesa dell'ufficialità - tirano il fiato.

Istat, migliora la stima sul Pil del secondo trimestre. Potere d'acquisto in calo

L'Istat migliora le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l'Istituto ha rivisto al meglio il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un + 4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell'1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021.  La precedente stima della crescita congiunturale era stata dell'1,1% mentre quella tendenziale era stata del 4,7%.

"La variazione acquisita per il 2022 è pari al +3,6%. Quella relativa ai conti trimestrali rilasciati l'1 settembre era stata del +3,5%", dice l'Istat.

Per quel che riguarda le famiglie il reddito disponibile è aumentato dell'1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 4,1%. La propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 2,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. A fronte di un'aumento dell'1,5% del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie, il potere d'acquisto delle famiglie è lievemente diminuito rispetto al trimestre precedente (-0,1%).

A livello di Eurostat, continua il trend al ribasso per i risparmi delle famiglie nella zona euro: nel secondo trimestre del 2022 il tasso è sceso al 13,7% dal 15,2% registrato nel primo trimestre. Il calo è spiegato con l'aumento dei consumi del 3,5%, a un tasso più rapido rispetto al reddito disponibile lordo (+1,7%). Pressoché stabili invece gli investimenti delle famiglie al 10,1% nell'area euro.

Guardando alle imprese, la quota di utili nel secondo trimestre del 2022 è leggermente diminuita, passando dal 40,0% al 39,8% nell'area dell'euro. Il tasso di investimento delle imprese nell'area dell'euro è rimasto stabile al 23,9%.

Milano tocca il -2%, risale lo spread

Mercato azionario in ulteriore calo a fine mattinata, con l'indice che segna un minimo sul -2% a 21.249 punti. perdite del 4% per Pirelli, Stellantis -3,1%, Bpm -3,2%. Resta positiva Banca Generali (+2,7%).

Di contro, lo spread tra Btp e Bund tedesco continua il rialzo di giornata. Si porta a 238 punti base (+3,08% rispetto alla chiusura di ieri), con il rendimento del decennale italiano al 4,32% sul mercato secondario.

Le Borse estendono le perdite

Mercato azionario in ribasso in mattinata, con l'indice Ftse Mib che amplia le perdite segnate in avvio. Il calo è ora dell'1,50% a 21.365 punti. Piazza Affari fa peggio in questa fase delle altre borse europee che accusano perdite più contenute.
Giù i titoli dell'energia, con Enel -2,2%, Snam -2%, Hera -2,3%; peggiorano le banche con Intesa -2,1%, Unicredit -1,9% e restano deboli i titoli industriali e dell'auto con Stellantis -3%, Pirelli -3,5%, Leonardo -2,6%.

I mercati Ue partono in calo

Mercato azionario in calo nelle battute di avvio della seduta, in linea con le principali borse europee. Il Ftse Mib cede lo 0,55% a 21.572 punti. Per Piazza Affari un inevitabile rallentamento con prese di beneficio dopo il mini rally che ha portato la quota a guadagnare circa il 6,5% in quattro rialzi consecutivi. Mentre si consolidano i progressi gli operatori guardano già ai dati sull'occupazione negli Usa che saranno diffusi tra oggi e venerdì, termometro per capire le prossime mosse della Federal Reserve.
Sul listino scendono i titoli dell'auto, con Stellantis -1,5%, Pirelli -2,2%, Ferrari -1,2%, Iveco -1,5%. Tra le banche Intesa -1%, Unicredit -1,2%, tiene Mediobanca, Bpm -1,5%. Bene Monte Paschi con un +2,5%. Tra le altre blue chip positiva Stm (+0,3%), Nexi +1%, riparte Banca Generali con un +2,8%.

Segni negativi anche altrove in Europa. Il Cac di Parigi in apertura perde lo 0,58% a 6.004,79 punti, il Dax tedesco lascia sul terreno lo 0,60% a 12.594,59 punti e il Ftse 100 di Londra arretra dello 0,47% a 7.053,94 punti. Segno negativo anche per l'Ibex di Madrid che cala dello 0,50% a 7.657,39 punti.

Euro poco mosso sotto la parità

L'euro apre poco mosso sotto la parità con il dollaro. La moneta unica passa di mano a 0,9974 dollari e a 143,73 yen. Il biglietto verde si è stabilizzato nei confronti delle principali valute ed è scambiato a 144,06 yen dopo il nuovo aumento dei tassi di mezzo punto varato dalla banca centrale della Nuova Zelanda, che ha frenato le aspettative di una pausa o di un rallentamento della politica aggressiva della Federal Reserve. Il rally della sterlina si è interrotto con un calo dello 0,29% a 1,1443 dollari.

Petrolio in calo in attesa dell'Opec+

Prezzi del petrolio in lieve calo sui mercati asiatici, dopo aver guadagnato più del 3% nella sessione precedente, in attesa della riunione dell'Opec+ in programma oggi.

L'organizzazione starebbe valutando, secondo quanto riferito da alcuni fonti, un taglio di 2 milioni di barili al giorno, il più consistente dall'inizio della pandemia nel 2020. I future sui contratti Wti segnano un -0,15% a 86,37 dollari al barile mentre quelli sul Brent cedono lo 0,24% a 91,57 dollari al barile.

Wall Street, future in calo dopo i rally

Future in calo a Wall Street dopo la chiusura rally di ieri trainata dall'indice Nasdaq che è balzato dopo che Elon Musk ha formalizzato nuovamente la proposta di acquisto di Twitter da 44 miliardi di dollari.

I future sul Dow Jones cedono lo 0,49%, quelli sul Nasdaq arretrano dello 0,59% e quelli sull'S&P500 registrano un -0,52%.


Gli investitori attendono i dati sul mercato del lavoro statunitense di settembre che saranno diffusi venerdì dai quali sperano di trarre indicazioni sulle prossime mosse della Federal Reserve.

Borse asiatiche in forte rialzo

Le Borse asiatiche viaggiano in rialzo, sulla scia del rally di Wall Street, ancora orfane della piazza di Shanghai che resta chiusa anche oggi per la festa della Golden Week. A trainare i listini le speranze che le banche centrali rallentino la stretta di politica monetaria per limitare l'impatto economico dell'aumento dei tassi.

A Tokyo l'indice Nikkei sale dello 0,45% mentre Hong Kong vola, segnando un progresso del 6%, dopo essere rimasta ferma ieri per festività. Seul avanza dello 0,33%.