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Rignano, razzista insulta medico di pronto soccorso: 'Non mi toccare perché la malattia mi attacca'

La notte del 17 agosto il dottor Andi Nganso era in servizio al pronto soccorso di Lignano, Friuli Venezia Giulia. Durante il servizio, ha subito "la più intensaviolenza verbale razzista della mia vita". Un uomo di 60 anni è arrivato in ambulanza con ferite multiple e io soffrivo di tutto il corpo. Questo è il risultato di una recente lite. Appena vede il dottore, il paziente inizia a maledirlo e insultarlo: "N*k di merda", "Tutta sfortuna, anche il dottore nero", "Non mi toccare. Ma io malattia da attacco." Dopo la laurea in medicina e chirurgia, ha lavorato per la Croce Rossa, dove ha deciso di concentrarsi sulla medicina d'urgenza.

I medici hanno chiamato la polizia dopo un attacco al pronto soccorso e hanno deciso di denunciare il paziente, spiegando su Instagram: Non solo esiste solo in questo Paese, mala vicinanza delle elezioni significa che alcuni status sono protetti. La necessità di dimostrare resistenza all'odio e al razzismo, che si rafforza quando suggerisce che il Suggerimento che un presidente veneto mi avrebbe "eliminato". La rimozione forzata di corpi, persone, umanità (la mia) è spesso definita sporca e disgustosa. In questo Paese la politica dovrebbe riconoscere e prendere coscienza delle conseguenze della propria retorica, ma la mancanza di essa resta trasversale.

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Il caso del dottor Ngaso è un altro caso estivo. Il 29 luglio, la venditrice ambulante nigeriana Arika Ogorchuk, 39 anni, è stata uccisa a mani nude per le strade di Civitanova Marche, provincia di Macerata. Solo pochi giorni fa, a una famiglia nigeriana (marito, moglie e figli)è stato negato l'ingresso alla piscina di Asti. A Marina di Ravenna è stato messo in piscina il 16enne Binyam. Impossibile accedere a discoteca. Un gruppo di nordafricani è rimasto con lui fuori dal club.

"Gli attacchi contro i neri sono in aumento in questo paese", aggiunge il dottor Nganso - e ora, per tutti noi, la paura di diventare la prossima Arica sta crescendo. realtà.