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Malattia diverticolare, all’ospedale di Desio un protocollo unico nel suo genere

Pubblicato in questi giorni, sull’autorevole rivista scientifica Updates in Surgery, un innovativo protocollo per il trattamento della malattia diverticolare, introdotta da qualche tempo presso la struttura di Chirurgia Generale dell’Ospedale Pio XI di Desio. Significativa la risonanza presso gli specialisti. La diverticolite del colon (una delle patologie addominali che determina maggiormente perforazioni intestinali) è assai frequente nella popolazione in generale.

Negli ultimi anni è stata documentata una esponenziale crescita della sua incidenza non solo nell’anziano, dove è praticamente sempre presente, ma anche nella popolazione sotto i 50 anni.

Il numero dei ricoveri ospedalieri per attacchi acuti di diverticolite e il numero di accessi in pronto soccorso per problemi legati ai diverticoli si è incrementato, in modo considerevole, negli ultimi 5 anni, senza diminuire nemmeno durante l’emergenza Covid.

“Con l’introduzione della tecnica laparoscopica e la sua applicazione anche alla chirurgia d’urgenza – ricorda Giulio Mari, chirurgo dell’Ospedale di Desio – si è iniziato ad approcciare anche la perforazione colica su base diverticolare in modo mini invasivo. Questo approccio ha sì ridotto la percentuale di interventi eseguiti con tecnica open, ma non ha tuttavia ridotto la quota di stomie eseguite”.

Da due anni, presso la Chirurgia di Desio (che si occupa in modo sistematico della patologia diverticolare colica, tanto da esserne diventata punto di riferimento a livello internazionale), viene applicato un protocollo unico nel suo genere. In proposito è già stato applicato con successo a 40 pazienti, evitando il posizionamento di una stomia.

“Poter offrire un trattamento mini-invasivo, risolutivo e definitivo della malattia diverticolare, anche quando complicata da una perforazione, è un grande successo e rappresenta un deciso miglioramento della pratica chirurgica che vogliamo offrire a tutti i pazienti a cui può giovare” spiega Dario Maggioni, direttore della Chirurgia Generale del del Pio XI di Desio.

“Questo protocollo – aggiunge il primario – è l’esito del miglioramento anche delle terapie mediche, radiologiche e intensive che utilizziamo a Desio e che permettono la stabilizzazione della maggior parte dei pazienti con perforazione intestinale. Purtroppo vi sono ancora alcuni pazienti (fortunatamente una minoranza) che si presentano in pronto soccorso con situazioni cliniche talmente gravi da non poter applicare questa tecnica. I nostri sforzi oltre che a rendere sempre meno invasivo il trattamento della diverticolite anche nella sua fase più acuta, mirano a individuare quei pazienti a rischio per problematiche urgenti e procedere a un intervento chirurgico elettivo risolutore precocemente”.