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Medici in pensione a 72 anni, la Lega aggiunge gli infermieri

Dopo la bocciatura dell'emendamento di Noi Moderati, il Carroccio presenta un nuovo testo "condiviso con la maggioranza". Superata l'ammissibilità in commissione, ci sarebbe già il placet del Mef. Allargata la platea di chi può restare al lavoro

Sembrava ormai archiviata definitivamente la possibilità per i medici di rimanere in servizio, su base volontaria, fino a 72 anni. Situazione che, nel giro di pochissimi giorni, si è invece ribaltata con la fortissima probabilità che, almeno fino al 2026, l’attuale limite di 70 anni sia aumentato di un biennio. 

Appena giovedì scorso la dichiarazione di inamissibilità dell’emendamento al Milleproroghe presentato dal senatore Antonio De Poli di Noi Moderati che, proprio per fronteggiare la carenza di personale medico, introduceva l’innalzamento della soglia massima, era stata accolta con esultanza dall’Anaao-Assomed. Il maggior sindacato dei camici bianchi ospedalieri è, infatti, da sempre contrario, mentre aveva lasciato parecchio deluso più di un assessore regionale alla Sanità, incominciando proprio da quello del Piemonte Luigi Icardi.

Ma arriva proprio dal suo partito, la Lega, una rapidissima contromossa destinata non solo a rimediare l’incidente di percorso della maggioranza, ma anche ad allargare a tutte le professioni sanitarie l’innalzamento dell’età lavorativa, comprendendo pure gli infermieri. Ha come primo firmatario il capogruppo a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo (a segnare in maniera evidente il peso politico dell’iniziativa) l’emendamento che ha già superato il vaglio dell’ammissibilità, visto che accortamente è stato depositato alle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato, proprio come “Proroga di termini in materia di personale sanitario”, quindi pertinente con il provvedimento omnicomprensivo che, esaurito il passaggio nelle commissioni, approderà in aula. Dal partito di Matteo Salvini si fa sapere che il provvedimento è concordato con tutta la maggioranza e che, sia pure nei tempi forzatamente ristretti, c’è già stata anche un’interlocuzione positiva con il Mef, per quanto concerne le coperture finanziarie, retto peraltro da un altro leghista, Giancarlo Giorgetti

L’emendamento, al contrario del precedente, è assai più articolato e non solo allarga a tutto il personale sanitario l’innalzamento della soglia d’età per la permanenza in servizio, inserendo nel novero anche i medici in servizio all’Inps e all’Inail, tutti i convenzionati con il sistema sanitario nazionale e i docenti universitari, ma prevede anche altri interventi mirati a ridurre le conseguenze della carenza di personale negli ospedali, così come nella medicina del territorio.

In Piemonte, l’attesa per il provvedimento è motivata dall’età media dei medici tra le più alte del Paese, superando i 60 anni. Su 17.919 iscritti all’Ordine dei medici di Torino, compresi gli odontoiatri, quelli nella fascia tra i 67 e i 72 anni sono 2798 e di questi 472 hanno 70 anni e 416 sono settantunenni. Cifre che raddoppiate danno all’incirca il quadro completo della regione. Numeri complessivi assai più alti quelli che riguardano gli infermieri.

Nel testo si prevede la possibilità “estendere al 31 dicembre 2026, l'esercizio temporaneo delle qualifiche professionali sanitarie e della qualifica di operatore sociosanitario, in deroga alle norme sul riconoscimento delle predette qualifiche professionali, a patto che Il professionista abbia una elevata conoscenza della lingua italiana in ragione della relazione clinico assistenziale con il paziente”.  E sempre da quanto disposto durante la pandemia, deriva un’ulteriore proroga, quella che estende sempre al 31 dicembre 2026 la possibilità per Asl di assumere, pur “nei limiti delle proprie disponibilità di bilancio e nei limiti di spesa per il personale”, con contratto a tempo determinato medici al terzo anno di specialità.

Insomma, contare ancora sui medici più anziani e nel contempo anche su quelli più giovani per rimpinguare, seppur parzialmente, organici sempre più ridotti e spesso del tutto innsufficienti. Questo lo spirito della norma che se, come pare, sarà approvata nel Milleproroghe avrà effetto per i prossimi tre anni. Salvo ulteriori proroghe.