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Milleproroghe, prepensionamenti «ampi» fino al 2026 e più tempo per l’Irpef nelle regioni al voto

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùA Palazzo Madama

Il Dl 198/2022 prende sempre più forma nell’esame in commissione: tra le novità, dehors liberi fino al 31 dicembre ma niente da fare per la proroga al 30 giugno, proposta da FdI, del superbonus al 110% per le villette

8 febbraio 2023

Balneari, Tajani: "Trovare soluzione compatibile con norme Ue"

Dehors liberi fino al 31 dicembre ma niente da fare per la proroga al 30 giugno, proposta da FdI, del superbonus al 110% per le villette. Il decreto milleproroghe prende sempre più forma nell’esame in commissione a Palazzo Madama mentre si attende anche una possibile soluzione sulla questione delle concessioni balneari dopo il nuovo incontro di questa mattina, 8 febbraio, tra le associazioni di categoria interessate e Fratelli d’Italia.

Provvedimento da chiudere entro giovedì

Le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio hanno proseguito l’esame speditamente arrivando fino a votare gli emendamenti a tutti gli articoli del provvedimento ma con una cinquantina di proposte accantonate. In mattinata sui nodi ancora da sciogliere si terrà una riunione di maggioranza e governo con il Tesoro prima che ripartano i lavori delle commissioni alle 12.30. Si punta, infatti, a chiudere il provvedimento entro giovedì 9 febbraio. Il decreto, in scadenza il 27 febbraio, è previsto in Aula a Palazzo Madama tra il 14 e il 15 febbraio.

Requisiti “ampi” prepensionamenti fino al 2026

Tra le novità, sul fronte pensionistico, una proposta di modifica che sarà sottoposta al voto delle commissioni prevede che saranno possibili fino al 2026 gli accordi per effettuare dei pre-pensionamenti con il pagamento della pensione da parte del datore di lavoro nei casi in cui il raggiungimento dei requisiti minimi di pensionamento sia nell'arco di 7 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro. L'estensione da 7 anni invece di 4 dalla cessazione del rapporto di lavoro per raggiungere i requisiti minimi per la pensione attualmente scade alla fine del 2023.

Più tempo su scelte Irpef in Regioni al voto

Le Regioni nelle quali, al 31 dicembre 2022, sono state indette elezioni avranno più tempo per decidere se aumentare o meno l’addizionale Irpef, portandola dallo 0,50 fino all’1 per cento. È quanto prevede una riformulazione agli emendamenti del decreto Milleproroghe inserita nel pacchetto proposto dal governo ai gruppi parlamentari. Il termine per la decisione, attualmente fissato al 31 dicembre dell’anno precedente a quello cui l’addizionale si riferisce, viene differito al 31 marzo di quest’anno, solo per le aliquote applicabili per l’anno di imposta 2023.

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Salta la possibilità per i medici di andare in pensione a 72

Diversi i punti sui quali manca ancora una quadra definitiva. Secondo quanto viene riferito, infatti, sono in particolare tre i temi sui quali si attende una parola definitiva del governo: balneari, ma anche istruzione e salute. Su quest’ultimo fronte dovrebbe - secondo quanto riferito - probabilmente saltare la possibilità per i medici di andare in pensione a 72 anni su base volontaria (un’altra opzione è che venga prevista solo per alcune categorie). Confermata invece l’estensione delle ore di libera professione per infermieri e ostetriche così come la proroga dei fondi del piano oncologico nazionale. Tra le novità di giornata anche la proroga del bonus decoder per il terzo settore e quella per i Comuni dell’utilizzo delle risorse in conto capitale per far fronte ai costi energetici.