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Minacce a Meloni sul Reddito di cittadinanza, la maggioranza accusa Conte: "Fomenti odio". Lui replica: "Condanna senza se e senza ma"

"Se togli il reddito di cittadinanza ammazzo te e tua figlia". È solo uno dei messaggi postati da un unico utente, e riportati dall'account Twitter di Fratelli d'Italia, inviati alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sotto a un post pubblicato per spiegare le scelte del governo sul Reddito di cittadinanza. Minacce di morte a lei e alla figlia Ginevra: "Ci vuole la morte di lei e di sua figlia", scrive l'utente. E ancora: "Veramente attenta, finiscila co' sta cosa di togliere il Reddito di cittadinanza sennò ti ammazzo ma lo capisci?".

FdI fa quadrato attorno a Meloni

Il partito fa quadrato attorno alla propria leader, critica il clima d'odio di queste ultime settimane, respinge le minacce e invita tutte le forze politiche ad essere solidali. Sul banco degli imputati, da un punto di vista politico, finiscono il Movimento 5 Stelle e il suo leader Giuseppe Conte, paladino della misura contro la povertà e la disoccupazione.

"Fomentare rabbia sociale per raccattare qualche voto è pericoloso. Spero che Conte ci pensi un minuto e condanni senza esitazione questi violenti", ha twittato il responsabile Organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, vicepresidente del Copasir eletto ieri. Da più parti sono arrivati attestati di vicinanza e solidarietà. "Parole intrise di odio molto preoccupanti, mi auguro una condanna trasversale verso l'accaduto", scrive sempre su Twitter il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

L'appello: "Abbassare i toni"

"Occorre abbassare i toni", invita il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. Per Anna Maria Bernini (FI), ministra dell'Università e della Ricerca, "c'è un limite oltre il quale nulla può essere più derubricato, oggi quel limite è stato ampiamente superato". Solidarietà anche dall'opposizione "per le orribili minacce indirizzate via social a lei e alla sua famiglia. Condanniamo con forza ogni clima d'odio", scrive su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. Per il leader di Articolo 1 ed ex ministro della Salute, Roberto Speranza, "le minacce alla vita dei familiari sono oltre ogni limite".

La replica del M5S: "Accuse strumentali"

"A nome del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle esprimo la più ferma condanna per le gravi minacce ricevute da Giorgia Meloni. La violenza, di qualsiasi tipo, non è mai accettabile. Al tempo stesso respingiamo l'accusa rivolta a Giuseppe Conte di 'fomentare l'odio' o di 'aizzare le folle' che viene sollevata in queste ore da esponenti della maggioranza. Quella sul reddito di cittadinanza è una battaglia politica che il Movimento 5 Stelle porta avanti nel rispetto dei principi democratici e della correttezza del dibattito politico. Piena solidarietà a Giorgia Meloni alla sua famiglia, ma nessuno metta in connessione in maniera strumentale la nostra azione politica con le minacce o i messaggi d'odio pervenuti al presidente del Consiglio". Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Barbara Floridia.