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No all’Ucraina nella Nato, diventeremmo cobelligeranti: conseguenze disastrose

Prof. Paolo Becchi (foto di repertorio)

Ieri è successo quello che doveva succedere. Quattro Regioni dell’Ucraina abitate in prevalenza da russi hanno ufficialmente aderito alla Federazione Russa.

La risposta immediata da parte dell’Ucraina è stata quella di chiedere di entrare subito a far parte della NATO.

Le conseguenze, però, sarebbero in questo momento disastrose.

Se l’Ucraina entrasse ora nella NATO significherebbe per noi italiani e per i cittadini dell’intera Europa l’inizio ufficiale di una guerra contro la Federazione Russa, non solo con l’invio di armi, ma anche di uomini.

L’Ucraina nella NATO significherebbe, quindi, l’inizio della Terza Guerra Mondiale.

Stiamo camminando sull’orlo dell’abisso senza averne coscienza. Possiamo ancora fermarci ?

Chi ha letto il discorso integrale di Putin, un discorso storico, avrà capito che da parte della Federazione Russa non c’è alcuna volontà di inasprire il conflitto in Ucraina.

I russi hanno ottenuto quello che volevano e indietro non si torna. Finisce la guerra contro i russi in territorio ucraino iniziata nel 2014 e che ha avuto migliaia di morti. Ora basta: no alla guerra, sì alla pace.

C’è da sempre un diritto alla autodeterminazione dei popoli. Stare con chi si vuole e stare con chi ci vuole: sia questo il principio elementare da cui ripartire per una seria trattativa di pace. Prima che sia troppo tardi per tutti. Prof. Paolo Becchi

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