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Pagani, tifosi pugliesi seminano paura in città tra le famiglie: "Calci alle auto e minacce"

Cronaca Pagani

Avviata un'indagine sugli episodi. Il sindaco De Prisco promette: "Ci costituiremo parte civile. Atto increscioso per tutta la città"

Si staccano dal cordone delle forze dell'ordine e seminano paura e terrore in città, a Pagani. E' accaduto ieri pomeriggio, quando Gelbison e Taranto si sono affrontate al "Marcello Torre" di Pagani. Per motivi di ordine pubblico - vista anche la rivalità tra tifoserie - diverse volanti della polizia stavano scortando un paio di pullmini con dentro i tifosi pugliesi. Ricordiamo che la Gelbison gioca le sue partite in casa a Pagani. Un terzo bus, però, si sarebbe staccato dal gruppo. Lungo via Ferrante e piazza Sant'Alfonso, i tifosi provenienti da Taranto si sarebbero a quel punto resi protagonisti di atti vandalici - calci alle auto - così come di provocazioni e invasione in alcuni locali di ristoro. Alcuni di loro avevano in mano spranghe, altri bottiglie vuote. Diversi video girati dai residenti lo testimoniano. "Vi sembra normale ”far sfilare” persone incappucciate - dice Lucia - con spranghe in mano (a danno di ogni cosa che incrociano), che urlano insulti alla città di Pagani? Il tutto sotto gli occhi di famiglie, bambini terrorizzati, presenti in piazza e in strada per godersi un sabato sera!". Un'altra donna scrive sui social: "Mia figlia è morta di paura, questo non è calcio". "Sono degli incompetenti superficiali e pericolosi - dice Giuseppe - mi sono trovato personalmente coinvolto a via mangiaverri scene assurde, persone incappucciati che sono scesi dai furgoni con spranghe e aggredendo , c'erano bambini e famiglie per strada traffico impazzito e queste bestie che facevano quello che volevano"

L'indagine

Sul caso sono state subito avviate le indagini delle forze dell'ordine, con i carabinieri della tenenza impegnati a identificare i tifosi che avrebbero provocato e arrecato danni alle auto in sosta. Vi sarà certamente il vaglio delle telecamere, mentre monta la polemica per l'opportunità di aver fatto transitare i tifosi al centro della città di Pagani. L'incontro di calcio si è svolto alle 20.30. la polemica corre sui social, specie sul servizio pubblico. In molti sostengono che non bisognava permettere alla carovana dei tifosi del Taranto di giungere fino a via Sportelli dove, invece, c'era il pubblico di casa della Gelbison. I tifosi sono stati scortati passando per il centro di Pagani, tra via san Domenico e via Ferrante, eppure tra le tifoserie c'erano precedenti pericolosi in tal senso. 

Il sindaco: "Città scossa, atto imperdonabile"

"E’ stata una lunga notte tra strada, stadio e caserma - dice Raffaele De Prisco, sindaco di Pagani, che per fortuna si è conclusa senza particolari danni. Ma l'increscioso episodio di ieri sera che ha scosso l'intera città è imperdonabile e ci lascia attoniti”, ha scritto il primo cittadino. “Come sia stato possibile che dei delinquenti siano potuti arrivare in piazza Sant'Alfonso e in pieno centro incappucciati, entrando nei locali, tentando di aggredire le persone e di causare danni alle cose, terrorizzando tutti i presenti, sarà oggetto di un'indagine che è già partita. Dopo i controlli di stanotte, dalle prime ore di stamattina sono in contatto con la Tenenza, la Questura e la Prefettura. Tutte le immagini di piazza Sant'Alfonso e del centro interessato sono in corso di acquisizione per poter ricostruire i fatti. Annunciamo che ci costituiremo parte civile nel caso di eventuali daspo e presentazioni in Tribunale. Già da ieri sera, andando sul posto, ho mostrato tutta la mia solidarietà ai proprietari dei locali che sono stati coinvolti nei momenti di panico, fortunatamente senza grossi danni”. “Vicinanza che rinnovo a loro e estendo a tutte le famiglie e le persone che hanno dovuto vivere questa brutta esperienza. Visto che ogni episodio, però, anche il più drammatico, comporta sciacallaggio nei confronti dell'amministrazione, è giusto chiarire alcuni punti. Primo punto: già nei giorni scorsi avevo richiesto alla Prefettura di vietare la trasferta ai tifosi del Taranto, ma senza esito favorevole. Non è di certo il Sindaco a decidere la gestione delle tifoserie. Secondo punto, ovvero il vero nodo della questione: la gestione dell'ordine pubblico, che non è certamente in capo al Comune, bensì alle forze dell'ordine. Le indagini spiegheranno come sia accaduto che una camionetta di malintenzionati sfuggisse al torpedone scortato dalle forze dell'ordine, creando il panico in pieno centro. Terzo punto della questione, il più mortificante da dover sottolineare: le motivazioni che abbiano spinto ad accordare l'utilizzo del campo della Paganese Calcio al Gelbison. Nè la squadra, nè l amministrazione devono di certo giustificarsi, essendo il nostro stadio uno dei pochi in grado di accogliere un campionato di Lega Pro, ed essendo tutti noi profondamente convinti dei valori positivi dello sport e del calcio in particolare. Quello che è successo ieri per chi ha fatto sciacallaggio è stato assimilare la parola tifoseria alla parola delinquenza e noi tutti sappiamo che è assolutamente scorretto. Ancor più grave se lo sciacallaggio parte da consiglieri comunali che ben dovrebbero conoscere le funzioni e le competenze nella fattispecie. Attendiamo ora gli esiti dell'indagine, fiduciosi nel lavoro delle forze dell'ordine, sicuri che questi episodi non si ripetano più"

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