Dopo la segnalazione, i Carabinieri spartiscono l'area e rivitalizzano la prefettura. L'Esercito lo fa brillare: "Ho corso un grosso rischio".
Pavullo Ha trovato una granata da guerra, l'ha processata per un po' indipendentemente dal suo rischio e l'ha posizionata su un muretto indipendentemente dal rischio. Per gli altri. Per fortuna tutto è andato bene, ma le azioni di chi ha trovato l'ennesimo ordigno militare in Appennino senza riferire ai Carabinieri sono state davvero improvvisate.
Una granata altamente esplosiva calibro 75 mm prodotta in Italia è stata recentemente scoperta per la seconda volta su un vecchio muro di cemento dal tecnico InRete di Coscogno. È un posto davvero raro e non può essere spiegato senza un intervento preventivo. Lo stesso esercito ha scritto una nota in cui "si presume che la granata sia stata elaborata e poi abbandonata da qualcuno che inconsapevolmente non conosceva il rischio che la granata venisse eseguita".
I tecnici di InRete hanno immediatamente segnalato l'intervento di personale professionale dell'esercito. E ieri mattina, per volere dell'Union Army General Army di Padova, vi è arrivato il reparto bombe del 2° Reggimento Genio Pontieri. La bomba è stata portata in una vicina cava con la massima sicurezza, dove ha brillato. Durante l'intervento, le cure mediche sono state garantite dalla CRI militare.
"I rottami di guerra sono ancora potenzialmente pericolosi se toccati o sollecitati. Avverte l'esercito. Se trovate un oggetto che potrebbe suggerire una bomba, chiamate immediatamente la polizia. Denunciate e attivate le procedure di sicurezza. ”L
