Italy
This article was added by the user . TheWorldNews is not responsible for the content of the platform.

Pd, Enrico Letta: “Quando cadrà governo chiederemo il voto”

Le parole del segretario del Partito Democratico all'incontro con la direzione nazionale dem e sul simbolo dice: "Rimanga com'è"

“Gli elettori ci hanno dato il mandato di essere la seconda forza del Paese e di costruire l’opposizione. La destra ha vinto ma gli elettori ci hanno dato il mandato di costruire l’alternativa”. Queste le dichiarazioni del segretario del Pd Enrico Letta durante il suo discorso di apertura all’incontro con la direzione nazionale del partito. Al centro dell’incontro c’è l’analisi della sconfitta alle elezioni e il prossimo congresso per le primarie.

“Il nostro risultato è stato migliore di altri che hanno fischiettato e sono passati ad altro. Noi non possiamo fischiettare e far finta di niente perché il nostro percorso vive di allargamento. È giusto che la discussione si faccia e si faccia senza sconti. Anche se il risultato non è stato catastrofico, la discussione serve oggi: una discussione vera, senza sconti a me stesso e a tutti noi che ci servirà per il futuro. Qualcuno ci darà il merito di questo? No, ma dobbiamo fare lo stesso questa scelta esigente perché ora è il tempo di farla. Anche se non siamo finiti al 10% o al 7,8%”, aggiunge il segretario del Pd. “Dobbiamo essere da subito in formato opposizione. Dobbiamo sapere che quando questo governo cadrà dovremo chiedere subito elezioni anticipate, senza governi di salvezza pubblica”

“Pd è stato e sarà un grande successo”

Il 14 ottobre nasceva il Pd. Oggi dobbiamo dirci con chiarezza se quel momento per ciascuno di noi ha cambiato la storia del nostro Paese e cosa rappresenta, nel passato, per il presente e per il futuro. Io penso che è stato un grande successo, che è stato e sarà una storia positiva per il nostro Paese”. 

Il simbolo di partito non si cambia

“Io amo il simbolo del Pd. Discuteremo di tutto, ma la mia personale scelta è che il simbolo rimane così com’è, perché racconta il nostro servizio all’Italia”.

L’alleanza

 “Abbiamo costruito un’alleanza che ci ha consentito di crescere rispetto al 2018 e di restare in campo”. Il leader ha ringraziato tutti i dirigenti e i militanti del Pd per come si sono mobilitati per la campagna elettorale, che è stata “molto difficile”.

Fratelli d’Italia  

“C’è un’unica forza politica che ha vinto le elezioni ed è Fratelli d’Italia. Tutte le altre forze politiche non le hanno vinte o le hanno perse. Un campo ha vinto perché è stato unito. L’altro, nonostante i nostri sforzi, non è stato unito. Costruire una larga unità era l’unica possibilità per andare a vincere ma non è stato possibile. Era un po’ il modello del 2006 ma questa volta non ci siamo riusciti. Questo è il film di quanto accaduto”.

“Non all’altezza”

“Siamo andati alle elezioni con un profilo non compiuto, di corsa, con un lavoro interrotto rispetto al percorso delle agorà e ci ha portato a non essere all’altezza su alcuni obiettivi fondamentali, che erano chiave per vincere. Il primo obiettivo era non essere in Italia il partito solo di coloro che ce la fanno“.

 “Nella rappresentanza parlamentare femminile abbiamo fallito”

Abbiamo la “necessità di avere dei capi dei gruppi parlamentari di segno femminile, non è possibile tornare indietro rispetto a questo. Nella rappresentanza parlamentare femminile abbiamo fallito. Dall’altra parte ci sarà la prima premier donna e dobbiamo essere credibili su questo punto”. 

Dalla parte giusta della storia

“C’è stato un brusco cambio di scenario attorno a noi ed è avvenuto nel mese di febbraio. Alla fine di gennaio, dopo la rielezione di Mattarella, un successo fondamentale, eravamo in una condizione ben diversa. Poi la guerra, per le responsabilità di governo che ci siamo assunti, ci ha messo in una condizione nella quale la nostra capacità espansiva è stata interrotta. Non rinnego la nostra scelta, c’è bisogno di assumersi delle responsabilità anche se si paga il conto in termini elettorali. Siamo stati dalla parte giusta della storia quel 24 febbraio“.

La campagna vaccinale

 “C’è la necessità di avere un governo chiaro e netto nel dire cose diverse sul tema delle vaccinazioni: non abbiamo sentito da Meloni e dalla destra parole chiare su come sarà la campagna vaccinale. La protezione dei cittadini è fondamentale, dobbiamo continuare sulla strada del rigore”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata