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Pd, Zingaretti sostiene Schlein: "Gruppo dirigente dem incapace di dare risposte. Con lei si può cambiare davvero"

Nicola Zingaretti ha scelto di sostenere Elly Schein. "Perché bisogna cambiare, non bisogna solo dirlo e aver paura di dire la verità. Abbiamo perso perché ci siamo allontanati dalla vita delle persone. Dobbiamo tornare ad essere il partito della giustizia sociale, ambientale e della pace. Ed Elly è l'ipotesi piu credibile, basta vedere l'entusiasmo delle giovani leve che si stanno avvicinando perche sentono il profumo del cambiamento", ha detto il governatore del Lazio arrivando a un evento romano della candidata alla segreteria del Pd. La sala del locale del quartiere Ostiense è piena di militanti dem e tra i partecipanti ci sono l'ex ministro Andrea Orlando, Livia Turco e la deputata Michela Di Biase.

Per Schlein è un "bilancio molto negativo quello dei primi cento giorni del governo Meloni, caratterizzato da alcune misure molto identitarie di questa destra nazionalista". E ha spiegato il perché. "Bersagli mancati, obiettivi mancati: la manovra che l'esecutivo ha messo in campo non prevede investimenti che servono a fare ripartire l'Italia, non c'è un euro sul sud, non c'è un euro su sanità e scuola, non c'è un euro sulle imprese e la transizione energetica che serve a far calare le bollette degli italiani e le emissioni che stanno avvelenando la nostra salute e il pianeta - ha commentato Schlein - Questa favola della flat tax nasconde una grande bugia perché abbassare le tasse a tutti e quindi anche ai ricchi fa venire meno servizi per i poveri. E non dimentichiamo che oggi in sanità ci sono liste d'attese così lunghe che chi può permettersi un esame va dal privato, chi non può rinuncia a fare prevenzione. Noi siamo per garantire a tutti gli italiani servizi di qualità soprattutto sui beni comuni fondamentali - ha aggiunto Schlein - Questo è un governo forte con i deboli e debole con i forti. In modo inumano e illegale hanno provato a bloccare le persone nei porti salvo scoprire che è illegale. Ora cercano un modo non conforme al diritto internazionale del mare per allungare le sofferenze e i viaggi di chi viene strappato dal mare. È il modo sbagliato di fare la battaglia per avere più solidarietà dall'Europa. Mi dispiace che quando lottavamo per modificare il regolamento di Dublino che blocca centinaia di migliaia di richiedenti asilo nel primo paese in cui mettono piede la destra non fosse a fare quella battaglia per paura di scontentare alleati come Orban", ha spiegato ancora la candidata alla segreteria del Pd.

Zingaretti ha provato invece a motivare cosa non ha funzionato dopo le elezioni del 25 settembre. "Il gruppo dirigente del Pd non è stato in grado di dare una risposta alla crisi post-voto con la Costituente. È stato detto lo faremo ma poi ancora una volta non si è avuto il coraggio di farlo. Questo è uno dei motivi principali che mi ha spinto a sostenere Elly. Bisogna voltare pagina che vuol dire costruire classe dirigente su un'idea di Paese. Credo nelle innovazioni ma le innovazioni devono avere un indirizzo".