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Per Cospito anarchici a Milano da tutto il nord Italia e dalla Svizzera. Manifestazioni anche a Roma e Bologna

Sono iniziate a Milano e a Bologna le manifestazioni a sostegno di Alfredo Cospito e contro il 41 bis. E nel capoluogo lombardo è subito altissima tensione: un gruppo di manifestanti si è staccato dal presidio organizzato davanti al carcere di Opera in solidarietà ad Alfredo Cospito, dopo aver organizzato un corteo tra i campi per portare un saluto ai detenuti, si è avvicinato alla recinzione di sicurezza più esterna del penitenziario e ha lanciato all'interno fumogeni e sassi. Il camminamento più esterno è presidiato da camionette e agenti di polizia in tenuta antisommossa.

A Milano sono arrivati da Torino, Como, Saronno, Trento, Bologna, Lecco, Genova e anche dalla Svizzera. Si sono uniti a esponenti di diverse realtà milanesi dell’area anarchica. Qualche minuto prima delle 15 sono già almeno in 250 (ma altrettanti sono previsti) davanti al carcere di Opera dove lunedì scorso è stato trasferito, ricoverato nel reparto ospedaliero interno, il 55enne ideologo della Federazione anarchica informale, in sciopero della fame da 108 giorni contro il carcere duro. «Una battaglia - dicono al megafono nascosti dietro tre altri striscioni - non solo per lui ma anche per gli altri detenuti costretti a subire questa tortura di Stato».

Sono a meno di un centinaio di metri dall’ingresso del carcere, blindato da cordoni di agenti della penitenziaria, della polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Tra i soliti slogan “A sostegno di Alfredo”, la musica, le urla contro fotografi, operatori e giornalisti, il presidio è iniziato. E, da quel che hanno annunciato, andrà avanti fino alla sera.

Una manifestazione che, a Milano, segue il corteo non autorizzato di ieri sera in stazione Centrale. I numeri erano inferiori, ma le presenze più miste, tra centri sociali, collettivi studenteschi e sindacati di base Si. Cobas e Usb. Che, anche oggi, sono appena arrivati. 

Un gruppo corposo si è spostato nei campi intorno al carcere, per farsi sentire dalle celle, «“se non da Alfredo, dagli altri detenuti». A urlare slogan come “Fuori Alfredo dal 41 bis” e “Libertà”, a lanciare petardi e fumogeni. Il numero delle presenze sta crescendo mentre i manifestanti rimasti vicino all’ingresso del carcere, in diretta su radio Tagadà, leggono messaggi di solidarietà a Cospito, che arrivano da tutto il mondo, anche dal Sudamerica.

La manifestazione a Roma
La protesta in corso a piazza Vittorio, a Roma, si collega con il corteo anarchico davanti al carcere Opera a Milano. I promotori si sono messi in contatto telefonicamente con una manifestante di Milano che ha raccontato: «Stiamo intorno alle mura di Opera per raggiungere il 41bis, il centro clinico è nel cuore di questa struttura e proviamo a parlare da tutti i punti per raggiungere Alfredo». «Alfredo lo hanno portato qui solo per fingere di dargli un sostegno sanitario ma in realtà per mantenerlo al 41bis», ha detto la manifestante in collegamento da Milano. 

La protesta a Bologna
«Oggi riapriamo l'Acerchiata, il locale di via Zampieri 14/a. Uno dei tanti locali che è stato lasciato murato per nove anni da Acer, la stessa istituzione che nel 2021 ha sgomberato l'occupazione abitativa di via Zampieri a due giorni da Natale vantandosi della politica "zero occupazioni" in tempi di piena crisi abitativa in città». È quanto scrivono sul canale telegram «Infestazioni», i gruppi dei collettivi di Bologna che oggi in città si muovono anche a sostegno di Cospito. «In questa giornata di azioni in solidarietà alla lotta di Alfredo contro il regime del 41 bis, diamo il nostro supporto con le nostre pratiche: riapriamo uno spazio per noi e per il quartiere, contro chi ci vuole addomesticare e chiudere la bocca, contro chi specula facendo guerra ai poveri, per immaginare e costruire insieme nuove resistenze e liberazioni», aggiungono.