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Quindici affreschi a Bondone e otto a Baitoni: dal Re di fronte alla Morte al Padreterno un progetto per recuperarli e valorizzarli

BONDONE. Sono affreschi per lo più devozionali ma come spiega la stessa Pro Loco della zona ''sorprende di trovare pochi Crocifissi. Forse, quella gente, non aveva bisogno di rappresentarsi quanto è duro patire e morire. Aveva familiarità con la sofferenza e perciò cercava protezione e consolazione''. ''Ecco allora le molte immagini del Padre Eterno - spiega ancora la Pro Loco Bondone -, mai però in atteggiamento di giudizio. Sempre con segni che trasmettono protezione e soccorso. Ed ecco le innumerevoli immagini della Madonna, quasi sempre col Bambino in braccio. Come la statua della Vergine che, a settembre, è portata in processione fin dentro il bosco, al capitello di Plos, per soddisfare un voto fatto in tempo di peste''. Sono immagini straordinarie, oggettivamente alcune davvero mal conservate, che si possono ritrovare tra le vie del borgo delle Giudicarie. E ieri alcuni membri della giunta provinciale vi si sono recati per ammirarli e per capire come intervenire per preservarli. 

''A Bondone - spiega l'assessore all'istruzione Mirko Bisesti - in uno dei borghi più belli d’Italia, abbiamo fatto un sopralluogo con la Soprintendenza per fare in modo che l’importante patrimonio artistico e culturale rappresentato dagli affreschi di Bondone e della frazione Baitoni possa essere preservato e valorizzato. Il Comune si è attivato dimostrando grande attenzione alla tutela delle opere; la Provincia, attraverso la Soprintendenza, si è mossa con altrettanta celerità prevedendo innanzitutto una fase di studio approfondito degli affreschi per poi procedere al restauro. Vogliamo che questo borgo possa essere pienamente valorizzato nelle sue potenzialità".

Con Bisesti c'era il vicepresidente Mario Tonina, il dirigente della Soprintendenza per i beni culturali Franco Marzatico e la restauratrice Lucia Giovannini,. Il vicepresidente e l’assessore sono stati accompagnati nella visita dal sindaco Chiara Cimarolli e da una delegazione composta da rappresentanti del Comune e dei cittadini. “Come Provincia – ha detto il vicepresidente Tonina – abbiamo attivato un percorso con il Comune, puntando anche al coinvolgimento dei privati proprietari degli immobili che ospitano gli affreschi, per recuperare queste opere. Il dialogo fra tutti i soggetti coinvolti e interessati a preservare questo patrimonio artistico è fondamentale per poter intervenire tempestivamente e ottenere così il miglior risultato possibile.”

“Come amministrazione comunale – ha detto il sindaco Chiara Cimarolli – intendiamo preservare al meglio il nostro patrimonio artistico. Grazie alla Provincia e al sopralluogo con il vicepresidente Tonina, l’assessore Bisesti e la Soprintendenza, attiviamo concretamente un percorso che intende valorizzare i quindici affreschi che abbiamo a Bondone e gli otto che abbiamo a Baitoni”.

Le condizioni degli affreschi, come ha spiegato il dirigente della Soprintendenza Franco Marzatico, risentono particolarmente di fattori ambientali, in particolare delle variazioni climatiche che mettono a dura prova la conservazione delle opere. Nel caso specifico di Bondone, si rende necessario innanzitutto un esame attento degli affreschi attraverso una diagnostica preliminare, al fine di predisporre un piano di intervento calibrato sulle specifiche caratteristiche delle opere. Negli interventi di restauro si cercherà, fra l’altro, di mantenere visibili le opere e consentire alla comunità di seguire il lavoro degli esperti.

''Accanto alla Madonna - conclude la Pro Loco sul suo sito - ecco poi altri Santi ausiliatori, primo fra tutti S. Rocco, protettore contro la peste, poi il grande taumaturgo S. Antonio da Padova, l’Angelo Custode, S. Martino a cavallo che divide il suo mantello col povero. Su tutte le raffigurazioni domina tuttavia, per ricchezza di significato, quella del Re di fronte alla Morte. E’ una sintetica danza macabra, che racconta quelle nascoste convinzioni dei povericristi che sono un po’ anche sensi di rivalsa: alla fine, davanti alla Morte, tutti saranno uguali, il Re e il Carbonaio''.