Sotto inchiesta
ROMA - Probabilmente stavano scavando dei tunnel per mettere a segno dei colpi sulle sponde vicine. Accadde a Roma quando un uomo fu tirato fuori da un pompiere che scavarono una galleria parallela.
I Carabinieri udirono le voci di almeno tre individui ritenuti anch'essi della banda. Alcuni di loro, da quanto ho appreso, hanno precedenti penali. L'incidente è avvenuto intorno a mezzogiorno in via Innocenzo XI, 42, nel quartiere Aurelio.
Nei pressi di Via Innocenzo XI, ci sono due sponde a poche centinaia di metri l'una dall'altra. Non è escluso che nell'ipotesi la cosca abbia voluto andare per gradi. Quindi, nel fine settimana del 15 agosto, stavamo approfittando della città vuota e l'abbiamo scavata a poco a poco.
Ricostruzione dei fatti
Minacciato di tragedia come tentato dal presunto gangster a due passi dal Vaticano durante le riprese di un film. Approfittando di una Roma senza vacanze, il colpo, apparentemente meticolosamente pianificato, iniziò nella radura dove iniziarono gli scavi del tunnel, che presumibilmente portava alle volte di una delle due sponde vicine.30}
Un colpo di stato a metà Agosto centinaia di metri sottoterra. Ma qualcosa è andato storto ed è stato un flop. A metà dello scavo sono caduti dei pezzi di asfalto che hanno bloccato uno dei ladri a una profondità di circa 6-7 metri. "Per favore aiutami, per favore liberami", l'uomo ha disperatamente lanciato un appello ai soccorritori accorsi sul posto con le forze speciali per salvargli la vita.
Otto ore dopo, i vigili del fuoco riuscirono a portare l'uomo in superficie, tra gli applausi di molti che si erano radunati per seguire le delicate fasi del suo recupero. Nel frattempo i tre complici sono riusciti a sfuggire al crollo, ma sono stati fermati dai carabinieri. Entrambi hanno precedenti specifici, come il furto, sono stati intervistati dai militari e le loro posizioni sono ora oggetto di indagine.
Tutto è iniziato questa mattina con una chiamata al 911, che ha fatto scattare l'allarme. Alcune persone sarebbero rimaste bloccate nel tunnel di via Innocenzo XI, uno dei più famosi valichi di Gregorio VII. Dalla Basilica di San Pietro. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, con l'ausilio delle forze speciali, che individuano tempestivamente il luogo esatto del crollo.
Una voce chiama aiuto da sotto l'asfalto. Una squadra di soccorso interviene con un bulldozer per aprire un tunnel parallelo per raggiungere un uomo sepolto vivo tra le macerie. Le prime indagini suggeriscono che probabilmente ha chiamato un altro membro della banda, forse uno dei tre che si era fermato ai Carabinieri mentre vagava nell'area del proiettile.
I complici, tutti italiani precedenti, fuggirono, ma furono fermati dai Carabinieri non lontano dal luogo del crollo. Portati alla caserma di Trastevere, furono interrogati per ore. Gli inquirenti, infatti, stanno cercando di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti risalenti alla data di inizio dei “lavori”. L'indagine è coordinata dal pubblico ministero romano e dovrebbe rivelare anche se la banda non era più in maggioranza e si basava su altri complici e prove.
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