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Sanremo 2023: chi è Lazza, il rapper dei record

Diciotto settimane in vetta alla classifica, un risultato che non ha precedenti nell’ultimo decennio. Jacopo Lazzarini, meglio conosciuto come Lazza, sbarca al Festival di Sanremo 2023 dopo un anno da sogno: il suo album Sirio, uscito lo scorso aprile e certificato quattro volte Disco di Platino, è stato il più venduto del 2022 secondo i dati Fimi, nonché il più ascoltato in Italia su Spotify. Ma chi è davvero il rapper dei record?

Lazza, classe 1994, cresce nel quartiere milanese di Calvairate e si avvicina giovanissimo alla musica: studia classica al Conservatorio Giuseppe Verdi, innamorandosi del pianoforte che - ancora oggi - inserisce spesso nelle sue produzioni (e forse suonerà anche sul palco dell’Ariston). Un talento al quale, presto, se ne affianca un altro: l’abilità nel freestyle che, già da adolescente, gli fa conquistare parecchi fan.

La svolta definitiva verso l’universo hip hop arriva con l’entrata nei collettivi Zero2 e Blocco Recordz, con il debutto discografico nel novembre 2012 attraverso la pubblicazione di Destiny Mixtape, distribuito gratuitamente. Nel 2014 è la volta di K1, un altro mixtape a cui partecipa anche Emis Killa, inaugurando una collaborazione che andrà avanti anche gli anni successivi lanciando sempre più Lazza sotto i riflettori della scena.

Nel 2017 pubblica il suo primo album, Zzala, un titolo che richiama il linguaggio riocontra, ossia la pratica di invertire le sillabe delle parole che spesso utilizza per generare rime originali. Un disco in cui le sonorità rap si mischiano al piano, altra cifra del rapper che nel 2019 lancia il secondo disco, Re Mida, abbracciando la trap e raggiungendo per la prima volta la vetta della classifica. Lo scorso anno, poi, il boom con Sirio.

«Tante volte, davanti al successo, si urla “venduto”, ma non credo sia il mio caso», ha detto parlando con GQ. «Il massimo di critica che ha ricevuto il mio ultimo disco è “non è il mio genere”. I fan hanno notato un’evoluzione musicale, ma anche l’importanza che hanno per me le radici, una forma di riconoscenza». Come dimostra il tatuaggio di Chopin che sfoggia, con orgoglio, sul polpaccio: Lazza sa da dove viene e anche dove vuole andare.


Intanto, a Sanremo.