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Sempre più italiani a Londra nonostante la Brexit: i nostri 'expat' raddoppiati in 10 anni

L'esodo / Regno Unito

Il divorzio dall'Ue non ferma la migrazione tricolore verso il Regno Unito. Lavoro, carriera e salari: ecco perché i giovani continuano ad andarsene dal belpaese

Gli effetti collaterali della Brexit hanno fatto cambiare idea a tanti britannici che, stando agli ultimi sondaggi, oggi vorrebbero tornare nell'Ue. Chi invece non ha per niente cambiato idea in merito al Regno Unito sono i tanti italiani che ogni anno lasciano il proprio Paese per migrare a Londra e dintorni. L'ufficio nazionale di statistica nel 2021 ha censito 280mila persone nate in Italia e che vivono nel Regno Unito: più del doppio di dieci anni fa e il 40% in più rispetto al 2016, quando i britannici votarono per uscire dall'Unione europea. E il numero effettivo di italiani nel Paese sarebbe ben superiore a quanto rilevato dalle statistiche.

"Circa la metà di loro vive a Londra, dove gli italiani - riporta l'agenzia Bloomberg - sono diventati, per la prima volta nella storia recente, la nazionalità straniera più diffusa nella capitale, davanti agli indiani e ai polacchi". Eppure l'uscita del Regno Unito dall'Ue ha complicato la vita degli 'expat'. 

Gli europei che vogliono vivere oltre la Manica ora devono fare domanda per l'EU Settlement Scheme, una procedura che consente ai cittadini comunitari di continuare a vivere nel Regno Unito dopo la Brexit. Fino allo scorso settembre si contavano ben 600mila domande, il numero più alto tra i Paesi dell'Europa occidentale. Ma perché così tanti italiani vogliono vivere in Gran Bretagna?

"Anche se l'economia del Regno Unito sta affrontando i suoi problemi, sembra ancora attraente per molti italiani che cercano di sfuggire all'elevata disoccupazione, ai salari stagnanti, al clima economico difficile e alla crescita limitata in patria", si legge nell'approfondimento di Bloomberg sulla fuga di cervelli dall'Italia. Per mettere in cifre il divario basta ricordare che lo stipendio medio annuo a Londra si aggira intorno alle 40mila sterline, circa 44.500 euro, mentre a Milano i salari annui medi si fermano a 38mila euro. E mentre in Italia il tasso di disoccupazione è di poco inferiore all'8%, nel Regno Unito è pari al 3,7%, meno della metà.

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